Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, buona la prima di Eric Bledsoe ai Bucks. Popovich elogia Giannis: "Ora gioca per distruggerti"

NBA

Dario Vismara

La nuova point guard dei Milwaukee Bucks ha esordito con una vittoria sul campo dei San Antonio Spurs. Incoraggiante soprattutto l'attività difensiva e l'intesa con Giannis Antetokounmpo, pubblicamente elogiato da coach Popovich: "Ora sa di poterti fare male ad ogni azione"

Per essere uno che non giocava da tre settimane e non ha mai fatto un allenamento completo con i suoi compagni, la prima partita di Eric Bledsoe dopo l’addio ai Phoenix Suns è stata un successone. Certo, le gambe hanno cominciato a cedere nel secondo tempo e l’intesa con gli altri può essere decisamente migliore, ma esordire con 13 punti, 4 rimbalzi, 7 assist e un recupero, oltre che dare una mano alla squadra per interrompere una striscia di 4 sconfitte consecutive con un canestro decisivo negli ultimi due minuti di gara, può essere considerato come un passo nella giusta direzione. “È facile giocare con questi ragazzi: non devo fare altro che passare loro il pallone. È un compito semplice…” ha dichiarato l’ex Suns dopo la prima gara, in cui è partito in quintetto nonostante avesse fatto solo uno shootaround con i compagni. La facilità dell’adattamento è stata confermata anche dal leader dei Bucks Giannis Antetokounmpo, che ha segnato 10 punti grazie a 5 assist da parte del compagno. “Eeeeeeeeasy” è stata la definizione entusiastica del greco della prima gara con Bledsoe. “È molto facile giocare con lui perché sai già che ti troverà facendo la giocata giusta. Stamattina abbiamo parlato un po’ di come giocare il pick and roll e di come i nostri avversari avrebbero provato a marcarci. Gli ho detto che se lui attacca in avvicinamento a canestro, rende tutto più facile per gli altri”. A vedere il primo alley-oop confezionato dalla coppia, con il playmaker che rinuncia a una conclusione personale per alzare l’assist all’accorrente compagno, l’intesa tra i due promette scintille.

Difesa e attacco: l’impatto di Bledsoe

I protagonisti hanno parlato soprattutto dell’impatto offensivo di Bledsoe, ma quello che davvero ha fatto girare la gara con gli Spurs è stata l’attività difensiva dei Bucks, specialmente nel terzo quarto vinto 30-23. L’ex Phoenix di per sé è un difensore sopra la media solo quando è concentrato (e non succede molto spesso), ma è solido per il ruolo grazie alla struttura fisica che gli permette di cambiare su più ruoli, soprattutto grazie alla sua apertura alare di oltre due metri (su un corpo a malapena di 1.85…) che si inserisce perfettamente negli schemi difensivi ultra-aggressivi di coach Jason Kidd. Le 18 palle perse forzate agli Spurs, e soprattutto i 10 recuperi (record stagionale) che sono valsi 19 punti in contropiede, hanno permesso a Milwaukee di scatenarsi in campo aperto e cambiare l’inerzia della gara, concedendo solo 92.7 punti su 100 possessi ai nero-argento e lasciando il penultimo posto per defensive rating nella lega. “Da allenatore, è quello che voglio ogni singola sera” ha dichiarato coach Kidd sull’aggressività dei suoi. “Sappiamo che è difficile da fare, ma l’intensità è stata quella giusta. Eric da quel punto di vista ci ha dato ulteriore vita: la sua velocità nel primo tempo ha reso la vita più facile per tutti quanti. Per essere la prima volta in cui hanno giocato insieme, hanno fatto un lavoro splendido”.

I Bucks però possono iniziare a fregarsi le mani anche per quello che Bledsoe potrà dare nell’attacco a metà campo. Il playmaker è partito da titolare al posto di Malcolm Brogdon e rispetto al Rookie dell’Anno in carica offre un profilo più completo in termini di realizzazione individuale, pericolosità dal palleggio e penetrazione delle difese. Ora i Bucks non dovranno più affidarsi solamente ad Antetokounmpo per creare attacco, ma potranno dare il pallone a Bledsoe, giocare per lui dei pick and roll, far collassare le difese e giocare sugli scarichi – uno dei talloni d’Achille della squadra visto che, con meno di 40 a partita, Milwaukee è 22^ nella lega per penetrazioni a partita. Avendo un baricentro più basso rispetto a tutti gli altri membri del roster, Bledsoe è più adatto a “navigare” tra gli spazi stretti delle difese NBA per creare occasioni per gli altri. Non sempre prende le decisioni migliori e il tiro in sospensione rimane sospetto, ma avere un altro creatore di gioco che possa servire Antetokounmpo in ricezione dinamica piuttosto che statica fa tutta la differenza del mondo, visto che il greco lanciato in velocità è semplicemente inarrestabile.

Popovich: “Giannis ora gioca per distruggerti”

Anche gli avversari di serata non hanno potuto fare a meno di notare il cambio di marcia dei Bucks ora che c’è Bledsoe. “Nel secondo tempo hanno cominciato a negare di più le ricezioni e a pre-rotare velocemente: ci hanno messo in difficoltà. Quando abbiamo capito come attaccarli, era già troppo tardi” ha dichiarato Manu Ginobili, autore del suo massimo stagionale a quota 18 punti all’interno della peggior gara dell’anno per gli Spurs, tenuti a soli 87 punti. “Bledsoe ha giocato in maniera intensa e aggressiva: deduco – visto che non lo conosco così bene – che avesse voglia di dimostrare qualcosa là fuori, di fare una bella prima impressione e vincere all’esordio”. “Hanno aggiunto un altro grande giocatore: buon difensore, realizzatore, forte fisicamente, veloce. Ha molto talento” il commento di coach Popovich, che però ha riservato i maggiori elogi per Giannis Antetokounmpo. “È diventato molto più sicuro dei suoi mezzi: la sua crescita in termini di capacità e comprensione del gioco è stata esponenziali. All’inizio era già piuttosto forte di suo ed era capace di fare varie cose, ma ora sa di poterlo fare ogni singola azione: è uno vero, ed è divertentissimo vederlo giocare. Ma soprattutto è diventato un leader, sa quello di cui è capace e ora gioca per distruggerti”. Con una nuova point guard a disposizione, ora i Bucks sperano che il resto della squadra riesca a essere all’altezza della propria stella.