NBA, risultati della notte: pazzesco Bradley Beal, 51 punti a Portland! Toronto sorride contro Phoenix
NBALa guardia di Washington realizza il suo massimo in carriera trascinando i suoi alla vittoria sul campo di Portland, a cui non bastano i 30 di Damian Lillard. Tutto facile per Toronto contro Phoenix, che perde Devin Booker per un infortunio all'inguine
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Portland Trail Blazers - Washington Wizards 92-106
IL TABELLINO
“What a Difference a Day Makes” cantava Dinah Washington negli anni ’50. Ne sa qualcosa un’altra persona, un po’ più recente, che ha a che fare tanto con Washington quanto col numero 50: Bradley Beal nella notte ha ribaltato una sconfitta di 47 punti del giorno precedente sul campo degli Utah Jazz segnandone ben 51 su quello dei Portland Trail Blazers, trascinandosi dietro gli Wizards ancora privi di John Wall. Si tratta ovviamente del massimo in carriera per il prodotto di Florida, avviato di gran carriera alla prima convocazione in carriera all’All-Star Game di febbraio visto che sta giocando ad ottimi livelli sin dall’inizio della stagione. Beal ha letteralmente preso a schiaffi quella che prima di questa partita era la quarta miglior difesa della lega, segnando 21 dei 37 tiri tentati tra cui 5/12 da tre punti e 4/5 ai liberi in 43 minuti, facendo lievitare il vantaggio dei suoi anche sul +23. Ai Blazers non sono bastati i 30 con 8 rimbalzi e 9 assist di Damian Lillard per evitare la terza sconfitta consecutiva in casa, ma alle brutte notizie si aggiunge il problema alla caviglia rimediato da Jusuf Nurkic, uscito zoppicante a metà ultimo quarto chiudendo con 15 punti e 9 rimbalzi, uno degli altri tre giocatori a finire in doppia cifra insieme a C.J. McCollum (14 punti) e Al-Farouq Aminu (17). La partita era già però nelle mani di Washington, avanti di 14 all’intervallo grazie a ben 12 palle recuperate pur subendo un rientro fino a -9 dei padroni di casa, ricacciati immediatamente indietro dal solito Beal che ha superato il suo precedente massimo in carriera con ancora 9 minuti e mezzo da giocare sul cronometro dell’ultimo quarto. “Volevamo vincerla, l’ultima partita è stata imbarazzante per me e per tutta la squadra. Quelli non eravamo noi, oggi dovevamo riscattarci” ha detto Beal, visibilmente provato, a bordo campo dopo una prestazione che non si dimenticherà tanto facilmente.
Toronto Raptors - Phoenix Suns 126-113
IL TABELLINO
Toronto si conferma la miglior squadra casalinga dell’NBA vincendo anche contro Phoenix, il successo numero 9 su 10 partite disputate tra le mura amiche. Bastano due quarti — il primo vinto 36-23 e il terzo 42-33 — giocati come si deve a DeMar DeRozan e Kyle Lowry (migliori marcatori a quota 20) per avere ragione dei Suns, che non vedono l’ora rientrare in Arizona dopo sei gare in trasferta consecutive ma soprattutto sono in ansia per le condizioni di Devin Booker, uscito a braccia dal campo a poco più di due minuti dalla fine della partita. La giovane guardia si è fermata in mezzo al campo quando ha sentito tirare un muscolo nella zona inguinale, senza riuscire più a mettere peso sulle gambe per poter camminare e venendo aiutato dai compagni per rientrare in spogliatoio: i primi esami parlano di un affaticamento all’adduttore sinistro. La stella di Phoenix, reduce da 46 punti sul campo dei Philadelphia 76ers, ha chiuso con 19 punti pur tirando 4/15 dal campo, con altri sette compagni capaci di toccare la doppia cifra di cui ben cinque dalla panchina, dai 10 di Mike James ai 14 di Alex Len fino ai 12 di Jared Dudley e i 13 a testa per Troy Daniels e Josh Jackson. Tra i titolari anche TJ Warren ha chiuso con 11 punti, ma in soli 23 minuti poiché espulso nel terzo quarto per doppio tecnico. Tutto inutile però, perché i Raptors hanno tirato 15/36 da tre punti mandando a loro volta sette giocatori sopra quota 13, tra cui il rookie OG Anunoby al suo massimo in carriera da 16 con 4/5 da tre punti e un Serge Ibaka da 19 con 3 stoppate, di cui una accompagnata dal “finger wag” che ha strappato un sorriso anche a Dikembe Mutombo, seduto in prima fila all’Air Canada Centre.