L'attaccante francese è finito nell'occhio del ciclone dopo aver postato una foto travestito da giocatore dei Globetrotters; la scelta di dipingersi tutto di nero non è stata digerita da molti: "Non è una questione di stile, ma di ignoranza"
Antoine Griezmann è uno dei più grandi attaccanti d’Europa. Dopo un 2016 passato a perdere finali e conseguenti possibilità di entrare nella storia sia con l’Atletico Madrid che con la Francia, il giocatore dei colchoneros sta vivendo un momento di inevitabile flessione. Griezmann al tempo stesso però è anche una delle stelle del mondo del calcio con il pallino fisso della NBA, spesso utilizzato dalle campagne social della lega che spopolano oltralpe. Una vicinanza al mondo del basket che lo ha portato anche a partecipare a una festa in maschera vestito da giocatore degli Harlem Globetrotter. Voi direte: tutto questo perché mai dovrebbe interessarci? Perché ha fatto molto discutere. La foto che Griezmann ha postato infatti lo ritraeva totalmente dipinto di nero; un particolare che non è sfuggito alla parte più critica (e non solo) del mondo Twitter. Un gesto che spesso è stato associato a considerazioni e manifestazioni palesi di razzismo che ha scatenato un valanga di commenti. “Sei ufficialmente cancellato dal mondo delle persone che stimo: nel 2017 dipingersi il volto di nero per far finta di essere un giocatore di basket non può essere giustificabile. Non è una questione di stile, ma di ignoranza. Spero che non venga convocato per i prossimi Mondiali dalla nostra nazionale”. Questo il tono di quelli più pacati, a cui hanno fatto seguito valanghe di offese tra le quali la parola stupido sembrava quasi un complimento. Griezmann a quel punto è andato all’attacco, difendendo la sua scelta e non rendendosi conto della slavina che gli stava arrivando addosso: “Io sono un fan degli Harlem Globetrotters: il mio è soltanto un tributo”. Ecco, con questa la frittata è fatta: “Per ricordare i tuoi idoli devi colorare il tuo volto di nero per marcare la differenza?”. La slavina dunque alla fine lo ha travolto e l’attaccante francese è corso ai ripari rimuovendo i due tweet e sostituendoli con uno di scuse: “Riconosco che è stato un gesto maldestro da parte mia. Se qualcuno si è sentito offeso, chiedo scusa”. Troppo tardi Antoine, il tritacarne dei social non ha fatto sconti neanche a te.