L'allenatore dei San Antonio Spurs ha parlato del dovere di impegnarsi nel sociale per gli sportivi di alto livello: "Siamo fin troppo ricchi e non abbiamo bisogno di tutti questi soldi, mentre altre persone sì. Perciò, se non ne restituisci un po’ di quello che hai guadagnato sei uno st****o.".
Il tempo delle feste viene chiamato negli Stati Uniti anche come “Season of Giving”, liberamente traducibile come la stagione dei doni. Doni fisici come possono essere i regali di Natale che abbiamo appena finito di scartare, ma anche donazioni in senso più lato, come quello della solidarietà. Gregg Popovich è uno che non è solito pubblicizzare nulla della sua vita privata, tantomeno del suo impegno nella comunità e nella solidarietà, ma prima della sfida di stanotte con i Brooklyn Nets ha rilasciato una dichiarazione molto forte sul motivo per cui questo tema è così importante per lui: “Perché siamo fin troppo ricchi e non abbiamo bisogno di tutti questi soldi, mentre altre persone sì” ha risposto l’allenatore dei San Antonio Spurs a precisa domanda. “Perciò, se non ne restituisci un po’ sei uno st****o. È piuttosto semplice”. Non è la prima volta che coach Pop esprime concetti del genere: lo scorso giugno, in occasione di un evento di solidarietà per la Food Bank di San Antonio, aveva detto: “In città abbiamo un grande bisogno. La Food Bank serve circa 58.000 famiglie ogni settimana. Ci sono un sacco di bambini e di famiglie che hanno bisogno di pasti: questa necessità sembra non sparire mai, e questo è uno degli esempi di quello che possiamo fare fuori dal campo. Tutti conoscono le disparità che ci sono, ma è una situazione quasi imbarazzante: se guadagni bene, dovresti sentirti in imbarazzo se non fai niente per colmare quelle disparità. Che sia passando del tempo con le organizzazioni, donando del denaro o entrambe le cose, è una responsabilità che non può essere ignorata. Se qualcuno lo fa, dovrebbe vergognarsi”. Gli Spurs sin dallo scorso ottobre si sono impegnati con l’organizzazione no-profit Shoes That Fit per donare calzature a 200 studenti alle Gates Elementery e all’Innocence Project, mentre Popovich in prima persona si è impegnato per aiutare Tim Duncan negli aiuti umanitari da portare nelle Isole Vergini devastate dagli uragani Irma e Maria. Oltre a queste, il coach degli Spurs si è impegnato anche con la J/P HRO, che gestisce programmi di aiuti ad Haiti e in zone a rischio uragano come il Texas, la Florida, Porto Rico, Haiti e Antigua/Bermuda. Attraverso questa organizzazione i maggiori donatori parteciperanno a un’estrazione per poter assistere come ospiti della franchigia a due partite, la prima a Los Angeles contro i Lakers l’11 gennaio allo Staples Center e, dopo aver viaggiato con la squadra fino a San Antonio, potranno seguire anche la gara interna con i Denver Nuggets, chiudendo la loro esperienza con un incontro privato con Popovich e un pallone firmato da un giocatore nero-argento di loro scelta.