PG13 sarà uno dei free agent più ambiti del prossimo luglio, con i Thunder che sperano di trattenerlo e i Lakers che sognano un ritorno a casa. Entrambe però dovranno fare i conti anche con i Rockets, che con un tassello del genere diventerebbero legittima favorita nella corsa al titolo
I Thunder, dopo essere andati all-in la scorsa estate, stanno facendo di tutto per provare a trattenere Paul George e mantenere così assieme un gruppo competitivo, nonostante le difficoltà di questa stagione e il naufragio al primo turno playoff. Tutto passa dalla conferma del talento n°13, che rinuncerà quasi sicuramente alla player option da 20.7 milioni di dollari perché convinto di poter monetizzare già nei prossimi mesi. L’offerta minima dunque è fissata: per avere George bisogna sborsare il massimo, e forse potrebbe non bastare. Il problema più grosso infatti è che toccherà fare la corsa dovendosi confrontare con delle corazzate come gli Houston Rockets, entrati prepotentemente in lizza secondo quanto raccontato da ESPN. I report confermano l’ottimo lavoro dei Thunder nel provare a trattenerlo, citando però Houston come una delle squadre che sta preparando una strategia molto aggressiva sul mercato per provare ad aggiungere un ulteriore pezzo pregiato a un gruppo già di altissimo livello. Lo scorso aprile il diretto interessato aveva sottolineato come l’Oklahoma per lui fosse stato sin da subito il posto ideale per giocare a basket: merito dei Thunder, dei tifosi e del gruppo di compagni. Un grande passo avanti per OKC, che puntava a convincerlo soprattutto con i risultati, ben consapevole che il sogno di George fosse quello di tornare a casa, nella sua Los Angeles, ai Lakers. I giallo-viola restano per questa ragione paradossalmente favoriti perché metà preferita (e del cuore) di PG13, che secondo i racconti informali fatti da Adrian Wojnarowski sentirà nelle prossime settimane l’amico LeBron James per vagliare assieme un eventuale approdo congiunto ai Lakers. L’interesse e l’attrattiva dei Rockets però resta forte, con l’idea di andare a rimpinguare un gruppo di talenti e All-Star come quello già presente a Houston. Per riuscire a mettere a segno un colpo del genere, Daryl Morey dovrebbe mettere mano a un bel po’ di grane, facendo combaciare i rinnovi di Chris Paul e Clint Capela con degli inevitabili tagli al roster attuale. Il tutto con la speranza di liberarsi del macigno da 20.4 milioni di dollari rappresentato dal contratto di Ryan Anderson. Lui, a differenza di George, non rinuncerà per nessuna ragione al mondo a quei soldi; con buona pace dei Rockets, che saranno costretti a sborsarli e a rinunciare a qualcosa a causa di quello.