La point guard dei Boston Celtics ha tirato un brutto scherzo al suo GM, portandolo a rivelare in diretta streaming la decisione di prendere Robert Williams al Draft... prima che venisse reso noto al pubblico. Una gaffe fortunatamente senza conseguenze, anche perché quella di Williams potrebbe rivelarsi una "steal" del Draft
Anche ai migliori capita di sbagliare nella notte del Draft. Nel caso di Danny Ainge, però, non ci riferiamo a una scelta giusta o sbagliata in sede di valutazione, quanto a una noncuranza molto particolare. Il General Manager dei Boston Celtics, infatti, ha inavvertitamente rivelato la scelta della sua squadra prima che venisse fatta, anche se la colpa in questo caso è più che altro della sua point guard Terry Rozier che gli ha tirato una brutta trappola. La guardia dei biancoverdi, infatti, era ospite allo show del Draft su Bleacher Report quando ha chiamato su Facetime il suo GM, chiedendogli chi avrebbe scelto di lì a poco. “Devo prendere una point guard” ha scherzato Ainge, senza sapere di essere in diretta sul canale streaming del sito. Pressato dal suo giocatore per avere una risposta, Ainge ha poi detto “sarà Robert Williams, ma dobbiamo ancora vedere tutti i referti medici”. Dopo aver chiuso la chiamata i presenti sono ovviamente esplosi in un’ovazione, contenti che Rozier fosse riuscito a tirare il “trappolone” al suo GM facendogli rivelare la scelta in diretta. “Ovviamente scherzavo con Terry sulla posizione di point guard” ha raccontato poi l’ignaro GM. “Non sapevo che fossi in diretta, ovunque si trovasse Terry in quel momento. Pensavo mi stesse solo chiamando su FaceTime”. Ainge, però, non sembra essersela presa con la sua guardia, anche perché prendere Williams alla 27 è un grande colpo: “È stato divertente comunque. Siamo carichi all’idea di accogliere Robert: pensiamo che fosse il miglior giocatore disponibile e si inserisce alla perfezione nella nostra squadra”. In effetti Williams ha le caratteristiche del lungo che mancava ai Celtics: atletico, rimbalzista, protettore del ferro e capace di cambiare sui piccoli, per quanto limitato offensivamente. Tutte doti che torneranno utili a coach Brad Stevens, anche lui eccitato all’idea di poterlo allenare: “Danny e Mike Zarren hanno cominciato a parlare di Williams già alla 17 o alla 18” ha commentato Stevens. “Ha grande talento: c’erano molti ottimi giocatori, ma con l’andare delle scelte speravamo sempre un po’ di più che scendesse fino a noi”. È quello che alla fine è successo, per la gioia di Ainge, Stevens e di tutti i tifosi dei Celtics – soprattutto quelli che stavano seguendo le peripezie di Rozier su Bleacher Report.