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L’NBA piange la morte di Paul Allen, il proprietario dei Portland Trail Blazers

NBA

Il proprietario dei Blazers è scomparso nella notte all’età di 65 anni a causa delle complicazioni legate a un linfoma non Hodgkin. "È stato uno straordinario precursore" le parole in un comunicato del commissioner Adam Silver

Una triste notizia ha raggiunto la famiglia allargata della NBA: Paul Allen, proprietario dei Portland Trail Blazers, è scomparso nella notte all’età di 65 anni. L’imprenditore, che era anche proprietario dei Seattle Seahawks di NFL e co-fondatore di Microsoft insieme all’amico Bill Gates, è deceduto a causa delle complicazioni legate a un linfoma non Hodgkin, malattia che aveva contratto nel 2009 e del quale aveva annunciato il ritorno circa un mese fa. "Mio fratello era una persona straordinaria sotto tutti i punti di vista" ha detto la sorella Jody in un comunicato della famiglia. "Molti lo conoscevano come uomo di tecnologia e filantropia, ma per noi era un fratello, zio e amico eccezionale". "Ci manchi. Ti ringraziamo. Ti vogliamo bene": queste le tre parole scelte dai Trail Blazers sui propri social per commemorare la memoria del loro proprietario, che aveva acquisito la franchigia nel 1988 a soli 35 anni, portando la squadra alle Finali del 1990 (perse contro i Detroit Pistons di Isiah Thomas) e del 1992 (perse contro i Chicago Bulls di Michael Jordan). "Paul Allen era uno straordinario precursore – nel business, nella filantropia e nello sport" ha detto il commissioner Adam Silver, citando le parole "trail blazer" come da nickname della franchigia. "Essendo uno dei proprietari di lunga data della NBA, Paul portava un senso di scoperta e di visione a tutte le questioni della lega, piccole o grandi. È stato generoso nel concedere il suo tempo e il suo lavoro alla commissione, e la sua esperienza ha aiutato a gettare le basi per la crescita internazionale della lega e nell’abbracciare le nuove tecnologie. È stata una voce di particolare valore, sfidando il pensiero convenzionale: ci mancherà moltissimo nella stagione che stiamo per cominciare".

Chi era Paul Allen

Paul Allen ha cominciato la sua carriera nel 1975 quando a soli 22 anni ha fondato la Microsoft Corp. insieme al suo amico Bill Gates. Il momento di svolta è arrivato cinque anni dopo, quando IBM ha chiesto alla società di fornire un sistema operativo per i propri computer personali, lanciando l’azienda dei due nativi di Seattle, diventati nel giro di poco tempo leader mondiali nel campo della tecnologia e miliardari. “Il personal computing non sarebbe esistito senza di lui: la notizia della morte del mio più vecchio e caro amico mi ha spezzato il cuore” ha dichiarato Gates, che ha sottolineato anche il lavoro filantropico di Allen nel corso della sua vita, dando vita a diverse organizzazioni per aiutare il prossimo investendo più di due miliardi di dollari. Allen è stato vice presidente amministrativo di Microsoft fino al 1983, quando ha dovuto dare le dimissioni per la diagnosi di un linfoma di Hodgkin, malattia poi superata. Lo sport ha sempre avuto un ruolo centrale tra i suoi interessi, portandolo prima a diventare proprietario dei Blazers e poi anche dei Seahawks, salvando la franchigia di football americano di Seattle da un trasferimento certo nel sud della California. Allen ha poi guidato la squadra al periodo più vincente della sua storia, con 12 partecipazioni ai playoff (tre volte tante quelle raggiunte nei 20 anni precedenti), tre Super Bowl e la vittoria nel 2014. Allen era anche co-proprietario dei Seattle Sounders FC di MLS e nei primi anni ‘90 ha aiutato il lancio del sito di ESPN. In un modo o nell’altro, anche solo mettendo le mani sulla tastiera di un PC, miliardi di persone al mondo sono entrate in contatto con il lavoro di un vero precursore del mondo contemporaneo.

Il ricordo delle persone e il futuro dei Blazers

Tantissime persone, sia all’interno della franchigia che tra le altre squadre, hanno voluto ricordare uno degli owner più facoltosi e di più lunga data della NBA. I Blazers potrebbero essere messi sul mercato nel prossimo futuro, visto che la sorella di Allen, Jody, in tempi non sospetti aveva dichiarato di non volersi occupare della proprietà della squadra: un loro trasferimento in un’altra città è però da escludere, visto che i Blazers hanno un accordo di leasing con il Moda Center fino al 2025 e, soprattutto, sono una franchigia che guadagna denaro, perciò anche la NBA si opporrebbe a un suo trasferimento in un’altra città. Questi però sono discorsi per un prossimo futuro: oggi è il momento del ricordo, come tantissimi hanno testimoniato sui social network.