Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, Houston fissa il nuovo record: 26 triple segnate in una sola partita

NBA

I Rockets ritrovano il tocco magico, tirano con oltre il 47% dall’arco trovando il fondo della retina per ben 26 volte, ritoccando a rialzo il precedente primato (che apparteneva ai Cleveland Cavaliers). I texani vincono così senza problemi la sfida contro Washington, conquistando il quinto successo in fila

TUTTI GLI HIGHLIGHTS DELLA NOTTE

GOLDEN STATE CADE CONTRO UTAH, BROOKLYN FA 7 IN FILA

SAN ANTONIO TRAVOLGE ORLANDO: 18 PUNTI DI BELINELLI

Houston Rockets-Washington Wizards 136-118

Il conto totale è lievitato senza che i Rockets avessero chiaramente idea di quello che stava accadendo. Quando a partita già ampiamente finita Gary Clark (il “sostituto” di Carmelo Anthony) ha trovato tre punti dalla lunga distanza, il pubblico del Toyota Center ha iniziato a chiedere a gran voce un’altra tripla. Una soltanto, da segnare negli ultimi 150 secondi di partita. Houston a quel punto ha sbagliato i quattro tentativi successivi, prima di esplodere di gioia quando Michael Carter-Williams è riuscito a realizzare il 26esimo canestro con i piedi oltre l’arco dei Rockets, quello del record nella storia NBA (sì, il destino ogni tanto regala a personaggi particolari il ruolo di protagonisti). Ventisei triple a segno, superato il precedente primato fissato a 25 dai Cleveland Cavaliers il 4 marzo del 2017 contro gli Hawks: per riuscirci Houston ha tirato con il 47% dall’arco, prendendo 55 conclusioni con i piedi oltre l’arco. Il conto finale dice: sei triple per Harden, cinque per Paul, quattro per Green e Gordon, tre per Tucker, due per House Jr. e una a testa per Clark e Carter-Williams. Una valanga che ha travolto Washington, incapace di trovare una risposta convincente per rimettere il naso avanti dopo il primo quarto, realizzando “soltanto” dieci canestri da lontano su 30 tentativi. Una corsa impari, da cui i capitolini sono usciti inevitabilmente battuti. Il volto della sfida è come al solito quello di James Harden, ritornato da un paio di settimane a livelli da MVP (nonostante le cifre dei primi due mesi restino in linea con quelle che lo hanno portato al successo la scorsa stagione) e autore di 35 punti e nove assist con il 60% al tiro. Tutto il quintetto di Houston e anche quello dei Rockets chiudono in doppia cifra (dall’altra parte 28 per Beal e 15 per l’ex di giornata Trevor Ariza), in una partita che regala ai texani il quinto successo consecutivo, ritornando a occupare una posto in classifica che permette l’accesso ai playoff. Washington invece resta un disastro, incassa la sesta sconfitta nelle ultime sette gare e non riesce ancora a dare una svolta a una regular season ben al di sotto delle aspettative.