I texani chiudono il peggior Rodeo Trip della loro storia perdendo anche con i Nets con la peggior prestazione offensiva dell’anno. Solo 3 punti per Marco Belinelli, mentre Danilo Gallinari ne mette 20 nel successo dei Clippers in casa contro i Mavericks, operando il sorpasso ai danni degli Spurs al settimo posto nella Western Conference
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Brooklyn Nets-San Antonio Spurs 101-85
Se il Rodeo Trip serve a coach Popovich per capire chi può fare parte della rotazione dei playoff e chi no, nella seconda categoria ricadrebbero molti dei membri di questa versione dei San Antonio Spurs. I texani hanno chiuso la loro tradizionale trasferta lunga di febbraio con il peggior record della loro storia: una sola vittoria a fronte di sette sconfitte, di cui l’ultima arrivata sul campo dei Brooklyn Nets con la peggior prestazione offensiva dell’anno. Dopo aver perso malamente contro i New York Knicks, l’attraversamento del fiume Hudson non ha fatto bene a Marco Belinelli e soci, battuti per la terza volta consecutiva e con soli 85 punti a segno. Ciò nonostante, coach Popovich si è detto soddisfatto della prestazione: “Dopo l’ultima partita con i Knicks ero molto arrabbiato, mentre stasera sono contento perché abbiamo tenuto una buona squadra a 101 punti. Se continuiamo così andrà tutto per il meglio: non si può controllare se la palla va dentro oppure no”. Gli Spurs, tra le migliori squadre della NBA per percentuali dall’arco, sono stati abbandonati dal tiro da tre punti segnando solo 4 delle 24 conclusioni tentate, mentre gli avversari ne hanno mandate a segno 19 guidati dai 23 punti con 7 rimbalzi e 8 assist di D’Angelo Russell, seguito dai 15 a testa di Joe Harris e Caris LeVert. In casa Spurs invece non si va oltre ai 26+10 di LaMarcus Aldridge e i 23 di DeMar DeRozan, con Marco Belinelli che ha chiuso con soli 3 punti (1/7 al tiro) e 6 rimbalzi in 21 minuti di gioco. Gli Spurs scendono così all’ottavo posto nella Western Conference, messi nel mirino dal terzetto formato da Sacramento, Minnesota e Los Angeles Lakers.
L.A. Clippers-Dallas Mavericks 121-112
Il ritorno tra le mura amiche fa bene invece agli L.A. Clippers, che approfittano delle contemporanee sconfitte di Spurs, Kings e Lakers per portarsi al settimo posto nella conference. Merito del solito trio, quello formato da Lou Williams, Danilo Gallinari e Montrezl Harrell: il primo ha segnato 21 punti, il secondo ne ha aggiunti 20 con 7/13 al tiro e 4/7 da tre, mentre il terzo ha firmato il suo massimo in carriera con 32, realizzando ben otto schiacciate contro la frontline dei Mavs. I texani hanno ritrovato Luka Doncic dopo due partite di assenza e hanno ricevuto la quarta tripla doppia stagionale, con il rookie sloveno che ha chiuso con 28 punti, 10 rimbalzi e 10 assist senza però riuscire a suggellare la rimonta dei suoi. Dopo essere andati sotto di 9 a inizio ultimo quarto, i Mavs erano riusciti a riportarsi sul -2 grazie a Dwifht Powell (24 punti) e Tim Hardaway Jr. (20), ma due triple di Williams e Patrick Beverley (17 punti per lui) hanno chiuso i conti insieme a un canestro e fallo di Harrell. Alla fine è rimasto giusto il tempo a Doc Rivers per un gesto davvero da applausi: a nove secondi dalla sirena, il coach dei Clippers ha fermato la partita e prendendo il microfono ha chiesto al pubblico dello Staples Center di riservare una standing ovation per Dirk Nowitzki, alla sua ultima partita a L.A..