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NBA Saturdays: Boston Celtics, la risalita a Est passa dalla sfida agli Atlanta Hawks

NBA

La squadra di coach Stevens va a caccia di un successo fondamentale contro i giovani talenti degli Hawks per colmare la distanza dal terzo posto a Est, obiettivo minimo per assicurarsi un cammino più agevole ai playoff

LO SPECIALE NBA SUNDAYS

Con gli Indiana Pacers impegnati da un calendario complicato e le forze ridotte legate a una rotazione accorciata dagli infortuni, per i Boston Celtics è finalmente arrivata l’occasione di andare a riprendersi un posto al vertice della Eastern Conference. E con Toronto e Milwaukee ormai lontane all’orizzonte, la squadra su cui fare la corsa restano i Philadelphia 76ers - che da poco hanno messo il naso avanti, soffiando il terzo posto ai già citati Pacers. Boston ha ritrovato convinzioni nel giro di trasferte californiano, nonostante la sonora scoppola ricevuta dai Clippers e l’ennesimo post partita caratterizzato dalle dichiarazioni di Kyrie Irving. Il n°11 di Boston sta faticando a imporsi come leader di un gruppo meno facile del previsto da amalgamare, ma il talento a disposizione di coach Stevens permette ai Celtics di continuare a sognare in grande. Per farlo il primo passaggio cruciale sarà quello di battere gli Atlanta Hawks nell’ultimo dei quattro incroci stagionali, in diretta dalle 17:30 di sabato su Sky Sport NBA. Un appuntamento pomeridiano per goderci una delle squadre più divertenti di questa seconda parte di stagione: gli Hawks del giovane duo Young-Collins, l’asse su cui Atlanta vuole ricostruire il suo futuro e che sta guidando uno degli attacchi più frizzanti e produttivi della NBA.

I tre precedenti stagionali: Boston ha sempre avuto la meglio

Per consolarsi e predisporsi al meglio alla sfida, i Celtics possono guardare a come sono andate le partite già giocate contro Atlanta in questa regular season. Nonostante gli alti e bassi di Boston infatti, che spesso ha sofferto e perso gare che sembravano alla portata dei biancoverdi, contro gli Hawks non sono arrivati passi falsi, a partire dalla sfida del 24 novembre scorso, in cui a Boston servirono letteralmente 12 minuti per mettere le cose in chiaro e la partita in discesa. In quell’occasione il parziale dei Celtics nel primo quarto fu di 45-23; un segnale chiaro, con Aron Baynes che chiuse nell’inedito ruolo di miglior realizzatore della squadra con i suoi 16 punti (conditi con nove rimbalzi). Trae Young invece, sbocciato definitivamente nelle ultime settimane, faceva ancora a pugni con il parquet: per lui cinque punti e -35 di plus/minus in 19 minuti. Il rookie tanto voluto e cercato dagli Hawks non riusciva a tenere il campo, come successo anche nella prima sfida giocata a Boston. Il copione è sempre lo stesso: 42-19 di parziale Celtics nel primo quarto, partita in discesa e Young alle corde (2/11 al tiro, -26 di plus/minus in 23 minuti). In quell’occasione ben cinque giocatori dei Celtics segnarono più di 18 punti a testa; un apporto corale ben diverso dall’acuto piazzato da Kyrie Irving nella terza gara tra le due squadre in regular season. In quel caso Boston riuscì a rimontare nel finale (30-16 di parziale nell’ultimo quarto), grazie soprattutto ai 32 punti del n°11 dei Celtics, che guiderà i biancoverdi anche nella sfida di sabato pomeriggio. Un banco di prova importante per Boston e per Young, per dimostrare di avere compiuto definitivamente la sua maturazione.