I playoff cominciano subito con una sorpresa: i Nets si prendono il fattore campo vincendo Gara-1 a Philadelphia grazie a D'Angelo Russell e Caris LeVert. Ai Sixers, in difficoltà tattica per tutta la partita e con Joel Embiid in cattive condizioni, non bastano i 36 di Jimmy Butler
Se il buongiorno si vede dal mattino, questi playoff 2019 promettono di essere estremamente divertenti. A darne un primo assaggio sono stati i Brooklyn Nets, capaci di andare a prendersi subito il fattore campo sul campo dei Philadelphia 76ers con una prova di grande maturità e autorità. Alla squadra di coach Kenny Atkinson è riuscito tutto quello che aveva preparato, costruendo attorno alle grandi prestazioni offensive di D'Angelo Russell (26 punti, pur mettendoci 25 tiri) e Caris LeVert (23 uscendo dalla panchina) e alla solidità dei veterani rappresentati da Ed Davis (12 punti e 16 rimbalzi) e Jared Dudley (+16 di plus-minus come arma tattica). Se a questi si uniscono i 18 punti di uno Spencer Dinwiddie chirurgico nel punire tutti i cattivi difensori della rotazione dei Sixers, ecco spiegato un successo meritatissimo da parte degli ospiti, che hanno tirato con il 42% da tre punti (11/26) ma soprattutto hanno dominato tatticamente la sfida, mettendo gli avversari davanti a dei quesiti a cui coach Brett Brown non è mai riuscito a rispondere. Con Joel Embiid in campo (22 punti e 15 rimbalzi con 5 stoppate) ma lontano dalle migliori condizioni fisiche (5/15 al tiro, 0/5 da tre e 12/18 ai liberi con 3 palle perse per -17 di plus-minus), i Sixers si sono aggrappati disperamente a un Jimmy Butler da 36 punti, ma hanno avuto troppo poco dagli altri per pensare di giocarsela. Ben Simmons ha disputato una partita disastrosa chiudendo con 9 punti, 7 rimbalzi, 3 assist e -21 di plus-minus, il peggiore dei suoi insieme a J.J. Redick (2/7 al tiro per 5 punti) e Tobias Harris (4 punti con 2/7 al tiro, pur con 7 rimbalzi e 6 assist). In Gara-2 ci sarà bisogno di qualcosa di completamente diverso, perché Philly deve già inseguire e non può permettersi di lasciare per strada la seconda partita su due.
Primo quarto
D'Angelo Russell sbaglia il primo tiro dei playoff 2019, mentre Joel Embiid prima fallisce il tiro dalla media distanza e poi si guadagna i due falli che gli valgono due viaggi in lunetta, ma soprattutto costringono Jarrett Allen a due falli. Il miglior tiratore da tre della lega Joe Harris si sblocca subito dall'arco, mentre la scelta di Brooklyn è chiara: a marcare Ben Simmons, almeno in transizione, è D'Angelo Russell. Il piano B è quello di passare a zona, che però viene subito bucata da un gioco da tre punti di Embiid (8 dei primi 10 punti portano la sua firma). La reazione di Brooklyn è buona, andando al primo timeout comunque a contatto con i padroni di casa. Al rientro sul parquet c'è Marjanovic al posto di Embiid, con i Nets che vanno in vantaggio sull'asse Russell-Harris, che con altre due triple mette in difficoltà la difesa di Philadelphia. Butler però di esperienza pesca il terzo fallo di Jarrett Allen costringendolo ad andare in panchina, con Marjanovic che sfrutta i centimetri a suo vantaggio per realizzare cinque punti veloci. Brooklyn in ogni caso non ha alcuna intenzione di mollare, riportandosi in vantaggio con due canestri di Carroll e uno di Dinwiddie, andando anche sul +6. Embiid rientra e inizia a sparare a salve da tre punti, un tiro che la difesa di Brooklyn concede senza farsi troppi problemi e ricavandone buoni dividendi, con i Nets che chiudono il primo quarto avanti di 9 grazie a un parziale di 12-0.
Secondo quarto
Embiid comincia il secondo quarto prendendosi subito un tecnico per una mezza spinta su Jared Dudley a gioco fermo, mentre Caris LeVert si iscrive alla partita firmando due triple che portano i suoi sul +14, mandando in crisi Philadelphia che chiama timeout in assoluta emergenza. LeVert firma anche il +16, prima che Tobias Harris ponga finalmente termine all'astinenza di canestri dei suoi che hanno percentuali orrende (7/31) anche per colpa sua. I Sixers si tengono su con rimbalzi d'attacco e tiri liberi procurati soprattutto da Jimmy Butler, mentre Brooklyn fallisce l'assalto al +20 solamente perché Russell inizialmente non è in serata al tiro (1/9 dal campo). Un viaggio in lunetta dietro l'altro porta i Sixers a un parziale di 12-2, ma Brooklyn risponde subito abbassando il quintetto (mettendo Dudley da 5) e prendendo in mezzo Marjanovic in tutti i pick and roll, con Russell e Dinwiddie che arrivano continuamente al ferro senza incontrare resistenza. Ad aggiungere sale sulle ferite di Philadelphia c'è il ritorno in spogliatoio di Embiid in evidente difficoltà fisica, con i Nets che appena esce Marjanovic cominciano ad attaccare Redick costringendolo a commettere falli su falli per non annegare. Butler è l'unico a mostrare un po' di energia tra i Sixers salendo a quota 23 di cui quasi la metà raccolti a cronometro fermo, mettendo a segno anche il canestro sulla sirena del primo tempo che manda i suoi al riposo con sole 8 lunghezze da recuperare.
Terzo quarto
La prima notizia della ripresa è che Embiid è regolarmente in campo, per quanto non in perfette condizioni. I Sixers rientrano meglio in campo e con una tripla di J.J. Redick si portano fino al -4, che però commettendo il terzo fallo viene messo in panchina per non concedere vantaggi difensivi agli avversari. Embiid fa quello che gli riesce meglio, segnando e subendo il fallo di Allen (il quarto) ma senza riuscire a firmare il -1. Il sorpasso dei padroni di casa però non si concretizza, perché Russell si accende e riporta i suoi sul +8 costringendo coach Brown al timeout. Quando si abbassa il livello di intensità escono le difficoltà tattiche dei Sixers: a cancellarle ci pensa soprattutto Butler, che manda a segno un incredibile gioco da tre punti per salire a quota 30 a metà terzo quarto riportando i suoi per l'ennesima volta a contatto. Per l'ennesima volta però i Nets rispondono, con Russell che attacca Marjanovic ad ogni occasione possibile mettendosi definitivamente in partita (21 punti pur con 21 tiri). Come successo nel primo tempo, Philadelphia non ha idea di come contrastare il secondo quintetto dei Nets, con Ed Davis imprendibile per chiunque in campo rimettendo 11 punti di distacco tra le squadre. La cattiva notizia per coach Atkinson è che Davis si fa male ricadendo dopo un salto, l'allenatore degli ospiti reagisce abbassando ulteriormente il quintetto e aprendo il campo il più possibile, mantenendo il +11 a fine terzo quarto. Come se non fosse abbastanza, Embiid e Amir Johnson vengono anche pizzicati con uno smartphone in panchina.
Quarto quarto
I Sixers provano a metterla tutta sull'intensità e sulla voglia, ma la loro carica si esaurisce in fretta - tanto che i Nets con molta calma si riportano sul +14 con una tripla di LeVert. Brooklyn è chirurgica nel punire ogni cattivo difensore degli avversari puntandoli in uno contro uno, mentre di fatto Philadelphia non trova neanche una soluzione offensiva in grado di mettere in difficoltà gli avversari - se non le giocate eroiche di Butler. L'ennesimo arcobaleno disegnato dalle mani di Russell manda i suoi sul +16, mentre dagli spalti arrivano addirittura dei fischi dei tifosi dei Sixers verso i propri giocatori. Il rientro di Embiid e Simmons scuote un po' i padroni di casa, ma il vantaggio degli ospiti rimane comodamente in doppia cifra quando il camerunense torna sconsolato in panchina a 2:47 dalla fine. Di fatto la partita finisce lì, con i Nets che fanno scorrere il tempo fino allo scadere portando a casa la prima vittoria nella serie e il fattore campo contro i Sixers.