Guidati dai 30 punti di Jimmy Butler e da una grande prova difensiva, i Philadelphia 76ers sbancano Toronto e pareggiano la serie, prendendosi il fattore campo. Ai padroni di casa non bastano i 35 di Kawhi Leonard, interrompendo una striscia da cinque vittorie consecutive
COACH BROWN ELOGIA "JAMES" BUTLER
Quando i Philadelphia 76ers hanno ceduto due pezzi importanti del loro quintetto come Robert Covington e Dario Saric per acquisire Jimmy Butler, lo hanno fatto nella convinzione che il numero 23 potesse portarli a vincere una partita di playoff in condizioni difficili praticamente da solo. E Jimmy Butler ha ripagato la fiducia in gara-2 contro i Toronto Raptors, chiudendo con 30 punti, 11 rimbalzi e 5 assist in una serata in cui il migliore dei suoi compagni è stato James Ennis con 13 punti dalla panchina. Una vittoria di autorità dei Sixers, capaci di andare avanti anche di 19 punti nel secondo quarto e di 13 nell’ultimo, resistendo alla rimonta dei Raptors grazie soprattutto a una difesa in grado di tenere gli avversari sotto i 90 punti sul loro campo di casa, concedendo solo il 36.3% dal campo e dominando a rimbalzo 53-36. La super prestazione difensiva degli uomini di coach Brett Brown è riuscita a sopperire a una serata offensiva tutt’altro che ispirata, con Joel Embiid frenato dalla gastroenterite e tenuto a soli 12 punti in 32 minuti (con 6 palle perse), J.J. Redick a 11 (ma con 2/8 da tre) e Greg Monroe a 10 (poi uscito per un infortunio alla caviglia), mentre sia Tobias Harris (9 punti e 11 rimbalzi) che Ben Simmons (6 punti, 7 rimbalzi e 5 assist) hanno chiuso sotto la doppia cifra. I Sixers hanno però avuto il merito di capitalizzare dalla lunetta, mandando a segno 24 dei 26 tiri liberi guadagnati e portando a casa un successo che vale il fattore campo nella serie e rappresenta la fine di un incubo. Philadelphia infatti perdeva sul campo dei canadesi da 14 partite consecutive, una striscia cominciata dopo l'ultimo successo che risale al 10 novembre 2012 contro i rivali divisionali.
La rimonta dei Raptors si ferma sull’ultimo tiro di Green
I Raptors, dopo aver recuperato i 19 punti di svantaggio accumulati nel primo tempo, si sono fermati all’inizio dell’ultima frazione, sbagliando sei dei primi sette tiri. Una secca offensiva che hanno pagato a caro prezzo, tornando sotto di 13 prima di tentare una furiosa rimonta che li ha riportati fino al -1 nell’ultimo minuto di gioco. Lì Joel Embiid si è inventato un canestro da campione avvicinandosi a canestro con 24 secondi ancora da giocare, ma i Raptors hanno comunque avuto un’ultima occasione per pareggiare la sfida. Kyle Lowry però ha tentato un improbabile tunnel che lo ha quasi portato alla palla persa, con il pallone che in qualche modo è finito nelle mani di Danny Green sul perimetro. La conclusione dell’ex Spurs però non ha trovato il fondo della retina e Harris ha controllato il rimbalzo, segnando poi i due liberi della staffa che hanno fissato il punteggio sul 94-89. Curioso che l’ultimo pallone non sia passato dalle mani di un Kawhi Leonard da 35 punti, 7 rimbalzi e 6 assist con 13/24 dal campo, un’altra prestazione di livello che però non è servita a evitare la sua prima sconfitta in carriera contro Philadelphia. Così come non sono bastati i 21 di Pascal Siakam (pur con 9/25 dal campo) e i 20 di Lowry (7/17), che insieme a Leonard sono stati gli unici in doppia cifra per i padroni di casa, complice una panchina che ha prodotto solo 5 punti contro i 26 degli avversari. Si interrompe così la striscia di cinque successi consecutivi ai playoff, un record per la franchigia canadese: per aprirne una nuova l’appuntamento è fissato al Wells Fargo Center tra due giorni.