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Draft NBA, allarme rientrato per Zion Williamson: andrà in NBA (e ai Pelicans)

NBA

Nonostante le voci degli ultimi giorni, la futura prima scelta assoluta farà il salto in NBA e comincerà la sua carriera ai New Orleans Pelicans. Il giocatore ha incontrato le prime due squadre del Draft a Chicago e non vede l’ora di cominciare il suo percorso nella lega di Adam Silver

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Le speculazioni sono durate meno di 24 ore prima di essere spente sul nascere: no, Zion Williamson non ritornerà a Duke, ma come prevedibile si presenterà al Draft e il prossimo anno sarà in campo, presumibilmente con la maglia dei New Orleans Pelicans. L’indiscrezione riportata da Brian Windhorst di ESPN è stata prontamente smentita non appena il giocatore si è trovato di fronte ai New Orleans Pelicans e ai Memphis Grizzlies, le squadre con le prime due scelte al prossimo Draft. Come twittato da Shams Charania di The Athletic, l’incontro con i Pelicans è stato positivo e già prima della Lottery il giocatore aveva citato i Pelicans come una squadra con la quale avrebbe voluto cominciare la sua carriera in NBA. Che sia vero oppure no, Williamson non ha poi molta scelta: ritardare di un anno il suo ingresso in NBA — cosa ancora teoricamente possibile visto che non ha ancora assunto un agente o firmato l’attesissimo accordo di sponsorizzazione con un marchio di abbigliamento —  vorrebbe dire rinunciare a decine di milioni di dollari, oltre a rimandare di una stagione il secondo e il terzo contratto con le franchigie NBA, quelli più remunerativi nella carriera di un giocatore. Insomma, anche se avrebbe preferito andare a New York o a Chicago, la Dea Bendata della Lottery ha deciso altro per lui — e non può fare altro che accettarlo.

Il patrigno: "Non vediamo l’ora di andare a New Orleans"

È sostanzialmente il messaggio che ha detto anche Lee Anderson, patrigno di Zion Williamson a alla stazione radio ESPN di Baton Rouge. “Una cosa che abbiamo sempre insegnato a Zion è di accettare le cose che non si possono cambiare, e cambiare quelle che è possibile fare” ha detto in collegamento. “Questo [il meccanismo del Draft, ndr] è uno di quelli che non ha niente a che fare con lui: è un processo della NBA”. Ad ogni modo, la famiglia di Williamson non ci ha messo molto ad accettare la prossima destinazione: “Siamo carichi, non vediamo l’ora [di giocare a New Orleans]. Ho parlato con coach Gentry e incontrato David Griffin due volte. Abbiamo avuto delle grandi conversazioni e siamo eccitati all’idea di arrivare in città, sistemarci e trovare un posto dove stare”. Anderson, poi, ha anche smentito che l’idea di tornare a Duke sia stata anche solo presa in considerazione (“Ci sono state tante speculazioni, ma non ci abbiamo mai pensato”) e ha anche spiegato il motivo per cui Zion non ha ancora firmato un accordo di endorsement: “Non c’è fretta di farlo ora. Nella vita non ci sono molte opportunità di avere potere contrattuale e controllare la propria narrativa, perciò vogliamo essere sicuri di prendere la decisione giusta. Vogliamo fare le cose per bene”.