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Mercato NBA, alcune squadre sono diffidenti su Kyrie Irving: "Non è il primo obiettivo"

NBA

Secondo quanto riportato dal Boston Herald, il modo in cui è andata la stagione di Kyrie Irving con i Celtics avrebbe fatto nascere dei dubbi ad alcune squadre interessate a lui quest'estate. "Alcune lo cercheranno solamente dopo aver preso un altro free agent di grande spessore, non è il primo obiettivo"

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Il mercato NBA che si scatenerà alla mezzanotte italiana dell’1 luglio promette di essere uno dei più affascinanti e complicati degli ultimi anni. Al centro delle speculazioni c’è sicuramente Kyrie Irving, che potrà uscire dal suo contratto con i Boston Celtics per presentarsi sul mercato dei free agent. E le speculazioni sul suo conto vanno avanti ormai da diverso tempo, specialmente dopo l’eliminazione per mano dei Milwaukee Bucks al secondo turno dei playoff. Un’esperienza che potrebbe aver fatto cambiare idea a qualche squadra che era interessata a lui — o almeno è quello che riporta il giornalista Steve Bulpett del Boston Herald. “L’informazione più interessante che siamo riusciti a confermare è che alcune squadre interessate a Irving ora sono molto più diffidenti” ha scritto. “Con il modo in cui sono andate le cose nella stagione dei Celtics e il ruolo di Irving in campo e fuori per tutto l’anno e nella sconfitta con Milwaukee, alcune squadre sono preoccupate di mettere troppe uova nel suo paniere [cioè di investire troppo su di lui con il rischio di essere bruciate, ndr]”. Per due di queste, in particolare, il piano di azione è già stato stabilito: “Alcune lo cercheranno solamente dopo aver preso un altro free agent di grande spessore e aver ricevuto da quello la conferma di voler giocare con Kyrie. Per entrambe, comunque, il primo obiettivo non è Irving”. Facile pensare che i primi nomi siano quelli di Kevin Durant e Kawhi Leonard, per i quali si parla soprattutto di New York Knicks e L.A. Clippers come destinazioni, ed è possibile che chiunque riuscirà a prenderli tenterà anche di unirci Irving (specialmente nel caso di KD, vista la loro amicizia). 

Chi ha più da guadagnarci da queste voci?

Il fatto che a riportare queste indiscrezioni sia un quotidiano di Boston, però, dovrebbe far nascere qualche domanda. Sono i Celtics, infatti, quelli che hanno più da guadagnaci nel “raffreddare” il mercato di Irving e a mettere il tarlo nelle teste delle altre dirigenze per convincerli a non cercarlo. Il piano del General Manager Danny Ainge, infatti — e questo viene ribadito espressamente nel pezzo — rimane quello di confermare Kyrie e poi di dare l’assalto a Anthony Davis, che a quel punto avrebbe maggiori possibilità di essere convinto a rifirmare nell’estate del 2020 quando potrà diventare free agent. Il primo passo è però trattenere Irving, e se per riuscirci bisogna far circolare voci di dubbi sul suo conto da parte di altre dirigenze appoggiandosi a un giornale “amico”, che sia. Il mercato della NBA si basa anche su queste piccole sottigliezze e voci fatte circolare ad arte: che qualche dirigenza possa avere dei dubbi su Irving è legittimo, che a riportarlo sia il quotidiano di Boston però è quantomeno curioso. La soluzione di tutto, ovviamente, arriverà dall’1 di luglio in poi: per il momento si può solo aspettare.