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NBA, Marcin Gortat va giù duro: “I Suns? Un bordello su due ruote”

NBA

Il centro polacco, che a Phoenix ha disputato tre stagioni NBA, definisce i Suns "la peggior organizzazione per cui ho mai giocato": l'ultimo attacco a una franchigia che ha chiamato Monty Williams in panchina per cercare di riprendersi la credibilità perduta

A Phoenix Marcin Gortat ci ha giocato per tre stagioni, dal 2010 al 2013, arrivando anche a collezionare le migliori cifre della sua carriera (nel 2011-12, oltre 15 punti a sera in un’annata conclusa in doppia doppia di media, con anche 10 rimbalzi). Eppure i ricordi che ha della franchigia dell’Arizona (la stessa che lo ha scelto al Draft 2005, prima di cederlo in un primo tempo a Orlando) non sono esattamente positivi: “La peggior organizzazioni per cui abbia mai giocato, e potete tranquillamente citarmi”, ha dichiarato il centro polacco nel corso di un podcast che lo ha visto protagonista. “Niente da dire su tutto ciò che era pallacanestro, ma il resto un disastro: sono un bordello su due ruote, e non credo che oggi le cose siano cambiate perché alcune delle persone che comandano lì non dovrebbero mai poter gestire una franchigia NBA”. Senza nominare nessuno (anche se forse al proprietario Robert Sarver, più volte discusso, sono fischiate un po’ le orecchie), Gortat diventa l’ultima voce di una lista che ultimamente ha visto più di un giocatore avere parole non proprio di ammirazione per i Suns, a partire dall’ala di Golden State Draymond Green (che ha accusato la franchigia di aver sbagliato tutto nella gestione del suo nuovo compagno agli Warriors Marquese Chriss) a TJ Warren (critico del modo in cui la squadra si è liberata di lui spedendolo agli Indiana Pacers). Gortat — secondo fonti polacche — avrebbe poi spiegato che l’uso del termine bordello non era inteso in senso letterale ma più nell’accezione gergale (anche italiana) come sinonimo di grande confusione. Restano comunque parole non proprio di stima per una franchigia reduce dal secondo peggior record della propria storia (avendo chiuso la scorsa stagione all’ultimo posto della Western Conference con solo 19 vittorie) e che non vede i playoff dal lontano 2010. Spetta a Monty Williams, il nuovo allenatore chiamato in Arizona, e al talento di Devin Booker e Deandre Ayton cambiare percezioni e risultati.