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NBA, Giannis Antetokounmpo: due espulsioni in due partite. "È frustrante"

NBA

In entrambe le prime due gare da MVP in carica Giannis Antetokounmpo è uscito per sei falli, una circostanza mai successa nella storia della lega per il miglior giocatore della stagione precedente. "È frustrante non poter essere in campo ad aiutare i miei compagni, ma devo migliorare" le parole del greco dei Milwaukee Bucks

Si dice sempre che nelle prime settimane di regular season gli arbitri siano sempre un po’ più attenti ai falli e alle infrazioni, in modo da “settare” il metro per il resto della stagione. Nel caso di Giannis Antetokounmpo, però, abituarsi sta diventando un po’ più difficile: nelle prime due gare stagionali la stella dei Milwaukee Bucks ha commesso dodici falli, uscendo dal campo in entrambe le occasioni senza essere sul parquet al momento della sirena finale. Ma se nella prima partita era almeno arrivata la vittoria a consolare il greco (primo MVP in carica a uscire per falli all’esordio stagionale), nella seconda partita è arrivata una bruciante sconfitta al supplementare dopo aver sprecato 21 punti di vantaggio. “La parte frustrante è non poter essere in campo ad aiutare i miei compagni” ha spiegato dopo la partita. “Non so se avremmo vinto la partita, ma avrei potuto cambiarla con una stoppata, un rimbalzo o un assist. Per quello sono frustrato. Ovviamente devo prenderla come lezione e migliorare ancora”. 

Middleton avverte: "Siamo stati tremendi, dobbiamo essere noi ad adattarci"

Le cifre finali raccontano comunque di un Antetokounmpo in grande spolvero — tripla doppia da 30+13+11 a Houston, 29+17+9 contro Miami — e dei Bucks che hanno giocato due splendide frazioni di gioco — il secondo tempo in Texas e il primo tempo in casa con 14 triple a segno, record di franchigia pareggiato —, ma senza riuscire a mettere assieme 48 minuti continuativi. Antetokounmpo era riuscito a forzare il supplementare contro Miami correggendo un tiro sbagliato da Khris Middleton proprio sulla sirena, ma si è dovuto arrendere quando ha commesso il suo sesto fallo a metà dell’overtime su una chiamata definita come “dura da digerire” da coach Mike Budenholzer. Non cerca alibi invece Middleton in una serata in cui i Bucks hanno commesso 32 falli, che si sommano ai 27 della sfida ai Rockets: “Siamo stati tremendi, dobbiamo lavorare meglio nel giocare senza fare fallo e riguarda tutti noi. Forse ci sono alcune chiamate dubbie, ma la maggior parte — o magari anche tutti — sono buoni fischi. Dobbiamo essere noi ad adattarci al metro arbitrale e a capire come viene gestita la partita”. Un messaggio anche per l’MVP, perché i Bucks non possono permettersi di chiudere tutte le partite senza Giannis Antetokounmpo.