
NBA, risultati della notte: James Harden ne mette altri 49, Belinelli e Melli ancora ko
James Harden rifila 49 punti ai Minnesota Timberwolves, trascinando Houston priva di diversi titolari alla settima vittoria consecutiva. Quinta sconfitta in fila per San Antonio in casa con Portland (zero punti per Belinelli), così come New Orleans cade a Miami nonostante i 10 di Melli. Doncic e Antetokounmpo trascinano Dallas e Milwaukee al successo, Devonte’ Graham firma il canestro della vittoria di Charlotte al Madison Square Garden. Trionfale la prima di Paul George in casa coi Clippers. Di seguito tutto il racconto e gli highlights delle partite della notte

MINNESOTA TIMBERWOLVES-HOUSTON ROCKETS 105-125 | Altra partita da record per James Harden, che si carica sulle spalle i Rockets senza ben sette giocatori a disposizione (tra cui anche Russell Westbrook), segna 49 punti prendendo 41 tiri e regala ai texani il settimo successo in fila. Decisivo il parziale da 9-0 che nel quarto periodo manda in fuga i Rockets e condanna i T’wolves
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Il Barba aggiorna così il suo primato personale di tentativi dal campo, prendendosi anche il record stagionale NBA di questo primo mese scarso di regular season. Ben 41 tiri, di cui 16 a segno - 8 dei quali con i piedi oltre l’arco. Circondato da un quintetto sperimentale (Rivers, McLemore, Tucker e Chandler), Harden si è preso 17 dei primi 25 tiri di squadra, chiudendo con 18 punti a referto il primo quarto e 30 già prima dell’intervallo lungo
GUARDA I 49 PUNTI DI JAMES HARDEN
A Minnesota non basta un Karl-Anthony Towns da 27 punti e 15 rimbalzi, ancora priva dello scatenato Andrew Wiggins di questo avvio - assente per la seconda sfida consecutiva per motivi personali. I T’wolves restano comunque oltre il 50% di vittorie (7-6) e in zona playoff a Ovest

SAN ANTONIO SPURS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 116-121 | Quinta sconfitta consecutiva per i San Antonio Spurs, battuti dai Blazers guidati dai 32 punti con sei triple e sette assist di CJ McCollum e i 22 con un modesto 4/19 dal campo di Damian Lillard. Portland segna 41 punti nel solo primo quarto, sfiora le 20 lunghezze di vantaggio prima dell’intervallo lungo e condanna San Antonio a una rimonta portata a termine che illude i texani: gli Spurs, sul +15 nel quarto periodo, non riescono però a restare avanti nel finale - condannati da una tripla del definitivo sorpasso del 114-111 firmata da Rodney Hood
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Primo spezzone in carriera da capo allenatore degli Spurs per Tim Duncan - assistente di Popovich, “costretto” a mettersi alla guida della squadra insieme a Becky Hammon dopo l’espulsione del coach di San Antonio. Alla sirena finale sono 30 i punti di LaMarcus Aldridge e 16 quelli di un impreciso DeMar DeRozan da 4/15 dal campo - che non bastano ai texani per evitare l’ottava sconfitta in 13 gare. Lo stesso record raccolto da Portland, in questo avvio di regular season complicato per entrambe.
GUARDA L'ESPULSIONE DI POPOVICH
Ancora problemi al tiro per Marco Belinelli, che in 14 minuti sul parquet sbaglia tutti e quattro i tentativi dal campo (uno con i piedi oltre l’arco) e chiude con zero punti a referto. Il n°18 degli Spurs è in campo però nel momento della rimonta di San Antonio: con lui in campo i nero-argento funzionano contro Portland, è il +19 di plus/minus è lì a dimostrarlo
UN ASSIST DI MARCO BELINELLI CONTRO PORTLAND
MIAMI HEAT-NEW ORLEANS PELICANS 109-94 | Miami batte anche New Orleans ed eguaglia la miglior partenza nella storia della franchigia: 9-3 il record, 5-0 nelle partite casalinghe. Una vittoria frutto del solito positivo contributo di Kendrick Nunn – 22 punti con 10/19 al tiro – a cui si aggiungono i 18 e 14 rimbalzi di Bam Adebayo e la tripla doppia sfiorata da un febbricitante Jimmy Butler (16 punti, 13 assist e 8 rimbalzi alla sirena finale). Gli Heat battono anche un altro record di franchigia, che commettono soltanto sei falli di squadra in tutto il match (mai così pochi per Miami), concedendo sei viaggi in lunetta in 48 minuti ai Pelicans
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Dieci punti e un buon impatto offensivo per Nicolò Melli, che ritrova un po’ di fiducia al tiro dopo un paio di settimane complicate dal punto di vista realizzativo. L’azzurro n°20 dei Pelicans chiude con 10 punti a referto, raccolti in 28 minuti tirando 3/7 dall’arco e aggiungendo 5 rimbalzi, 3 assist e 3 recuperi. Coach Gentry gli concede tanto spazio anche a causa della lunga lista di infortunati in casa New Orleans, lui spera di aver fatto del suo meglio per sfruttare l’opportunità
GUARDA I 10 PUNTI DI NICOLO' MELLI CONTRO MIAMI
Senza Williamson, Ingram, Redick, Ball, Hart, Okafor e Miller e con Favors e Jackson costretti ad abbandonare il match dopo pochi minuti causa infortunio, è Nickell Alexander-Walker il miglior realizzatore dei Pelicans a Miami. Ben 27 punti con 10/18 al tiro e sei triple, a cui si aggiungono i 18 di E’Twaun Moore e i 14 di Jrue Holiday - troppo poco per impensierire gli Heat così lanciati in questo avvio di stagione

DALLAS MAVERICKS-TORONTO RAPTORS 110-102 | Luka Doncic guida i Mavericks al successo contro Toronto, chiudendo con 26 punti, 15 rimbalzi e 7 assist una partita terminata in crescendo e come al solito da protagonista: nove dei suoi punti arrivano nel quarto periodo, in cui è infallibile dalla lunetta (7/7, in un match da 15 punti raccolti a cronometro fermo – nuovo massimo in carriera). Oltre allo sloveno, tutto il quintetto di Dallas chiude in doppia cifra, con Kristaps Porzingis in doppia doppia da 20 punti e 15 rimbalzi, Seth Curry da 15 e Dorian Finney-Smith e Maxi Kleber con 10 a testa
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
A Toronto invece nel finale manca la forza e l’energia per chiudere i conti e strappare il successo a Dallas: giunti alla quinta e ultima gara consecutiva in trasferta a Ovest, i rimaneggiati Raptors (ancora senza Lowry e Ibaka) non vanno oltre i 26 punti di Norman Powell – al suo massimo in stagione – di cui 13 arrivano nel quarto periodo. Serata complicata al tiro per Pascal Siakam, che resta sul parquet per 41 minuti e chiude con 6/24 al tiro, due triple a segno su 10 tentativi e condisce i 15 punti a referto con 7 assist e 3 rimbalzi

INDIANA PACERS-MILWAUKEE BUCKS 83-102 | C’è una brutta notizia per il resto della NBA: Giannis Antetokounmpo sta trovando sempre più fiducia nel suo tiro perimetrale e le percentuali, per quanto non straordinarie, sono consistenti. Anche questa notte contro Indiana l’MVP in carica ha segnato 3 delle 6 conclusioni tentate dalla distanza, portando il suo totale stagionale a 16/50 (32%). Non eccezionale, ma quello che basta per superare Indiana in scioltezza con 26 punti, 13 rimbalzi e 6 assist, sostenuto dai 15 di Brook Lopez e chiudendo i conti con un parziale di 10-2 per aprire l’ultima frazione
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Per i Pacers si tratta della peggior prestazione stagionale al tiro (32%), complici anche i tanti infortuni che hanno privato coach McMillan dell’ex Malcolm Brogdon, di TJ McConnell e Jeremy Lamb (oltre ovviamente a Victor Oladipo). La buona notizia allora è il ritorno di Myles Turner dopo 17 giorni di assenza per una distorsione alla caviglia, chiudendo con 16 punti, 11 rimbalzi e 4 stoppate

CHICAGO BULLS-BROOKLYN NETS 111-117 | Quinta e ultima trasferta anche per i Brooklyn Nets, che passano a Chicago nonostante l’assenza di Kyrie Irving – oltre a tutte le altre, a partire da Durant e LeVert – grazie a uno scatenato Spencer Dinwiddie; autore di 20 dei suoi 24 punti negli ultimi nove minuti di gara. “Non sono di certo Kyrie, sapete cosa intendo, no?”, sottolinea a fine partita, consapevole che il suo massimo in carriera in un singolo quarto è stato decisivo per riporta in linea di galleggiamento i Nets – con 5 vittorie conquistate nelle prime 12 sfide stagionali
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
Quarta sconfitta stagionale in casa per i Bulls, che incassano ben 43 punti nel solo quarto periodo e non sfruttano al meglio la prestazione da 36 punti in 32 minuti di Zach LaVine – uno dei quattro giocatori in doppia cifra per Chicago, assieme ai 18+14 di Wendell Carter Jr. e i 16 e 10 rimbalzi di Lauri Markkanen. Le percentuali dal campo di squadra della squadra dell’Illinois raccontano meglio di qualsiasi altro dettaglio le difficoltà dei Bulls: 35% dal campo e 23% dall’arco, davvero troppo poco per sperare di farcela contro i Nets

NEW YORK KNICKS-CHARLOTTE HORNETS 102-103 | Gli Charlotte Hornets ormai sembrano essere abbonati ai finali drammatici. Per loro fortuna, quasi sempre la partita gira dalla loro parte: dopo il buzzer beater di Malik Monk della sera precedente, questa volta a dare la vittoria alla squadra di coach Borrego è stata una tripla di Devonte’ Graham a 2.8 secondi dalla fine, la nona della sua serata da 29 punti al Madison Square Garden
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA
I Knicks hanno affidato l’ultimo pallone a Julius Randle (12 punti, 7 rimbalzi e 6 assist) ma il suo tiro sulla sirena non ha toccato neanche il ferro, condannando New York alla decima sconfitta stagionale. Per i padroni di casa c’è giusto la consolazione dei 22 punti di RJ Barrett e dei 17 con 12 rimbalzi di Mitchell Robinson, facendosi rimontare però ben 15 punti di vantaggio nel secondo tempo

L.A. CLIPPERS-ATLANTA HAWKS 150-101 | Il tanto atteso debutto della coppia Leonard-George non è arrivato per una contusione al ginocchio del primo, ma il secondo di sicuro non ha deluso le attese dei tifosi dei Clippers. Paul George ha debuttato nella sua Los Angeles segnando 37 punti in 20 minuti nel larghissimo successo dei suoi sugli Atlanta Hawks, a cui si aggiungono i 25 di Lou Williams. Per PG13 6 triple a segno (massimo in carriera pareggiato) e 11/11 ai liberi dopo aver segnato 15 dei primi 22 punti dei suoi, diventando il primo giocatore nella storia della franchigia a cominciare con due trentelli
GUARDA I 37 PUNTI DI PAUL GEORGE ALL'ESORDIO IN CASA
Gli Hawks, tramortiti subito nel primo quarto finendo sotto di 15 lunghezze, hanno provato a rimontare portandosi a -4 nel corso della seconda frazione di gioco, ma sono stati ricacciati indietro da un parziale di 18-6 dal quale non si sono più rialzati, finendo anche sotto di 52 nell’ultimo quarto di pura accademia. I 20 punti di Trae Young sono solo una nota a pié della peggiore pagina stagionale per la squadra di coach Lloyd Pierce
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PARTITA