Prova di forza dei Bucks, che conquistano la 14^ vittoria consecutiva contro gli L.A. Clippers grazie ai 27+11 di Giannis Antetokounmpo nel giorno del suo 25° compleanno. I Lakers vincono l’11^ in fila in trasferta battendo Portland con i 70 di Anthony Davis e LeBron James. Italiani protagonisti: Belinelli firma la tripla del pareggio a 3 secondi dal termine per forzare il supplementare vinto dai suoi Spurs, chiudendo con 11 punti; Gallinari ne mette 21 e vince con OKC dopo un overtime su Minnesota. Tutti i risultati e gli highlights della notte
MILWAUKEE BUCKS-L.A. CLIPPERS 119-91 | Negli Stati Uniti le chiamano “statement game”, partite che mandano un messaggio. È quello che sicuramente i Milwaukee Bucks hanno spedito al resto della lega, battendo in maniera netta una candidata al titolo come gli L.A. Clippers al completo con Kawhi Leonard e Paul George in campo (a differenza della prima vittoria di Milwaukee a L.A. un mese fa). Per i vice-campioni della Eastern Conference si tratta della 14^ vittoria consecutiva, continuando la marcia in vetta alla classifica a Est
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Neanche a dirlo, a mandare il messaggio più chiaro di tutti è stato Giannis Antetokounmpo. Nel giorno del suo 25° compleanno, l’MVP in carica ha continuato a costruire la sua candidatura al secondo premio di miglior giocatore della stagione chiudendo con 27 punti e 11 rimbalzi in meno di 27 minuti. Già, perché dopo un primo quarto da 30-15 i Bucks hanno continuato a dominare in lungo e in largo, toccando anche il +41 nel corso della frazione finale con tutte le riserve in campo
Coach Doc Rivers ha tolto i suoi titolari a 9:25 dal termine, concedendo la vittoria quando il punteggio era ormai sul 101-67. Kawhi Leonard e Paul George (che si sono allenati per la prima volta assieme a Milwaukee) sono stati accompagnati fuori dal campo dai cori di “Overrated! Overrated!” dei tifosi Bucks, dopo una gara in cui hanno segnato 30 punti in due (17 Leonard e 13 PG13). I Clippers hanno ora un record di 3-6 lontano da casa
PORTLAND TRAIL BLAZERS-LOS ANGELES LAKERS 113-136 | Se i Clippers faticano lontano da Los Angeles, lo stesso non si può dire dei loro cugini gialloviola, che continuano a macinare successi fuori dallo Staples Center. Con quella di Portland sono infatti undici le vittorie in fila dei Lakers in trasferta, la terza striscia più lunga nella storia della franchigia propiziata da una super prestazione offensiva, con il massimo stagionale per punti (136) e percentuali (54%)
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Dominatore assoluto della sfida è stato Anthony Davis, capace di segnare 39 punti e raccogliere 9 rimbalzi in soli tre quarti, rimanendo seduto per tutta la frazione finale e giocando 32 minuti. Davis ha chiuso con 12/21 dal campo e 13/15 ai liberi, rivelandosi totalmente inarrestabile per la porosa difesa dei Blazers
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Non è stato da meno anche LeBron James, che ha realizzato 31 punti e ha aggiunto 7 rimbalzi e 8 assist nel suo 20° successo contro il suo amico Carmelo Anthony. Il plus-minus di +21 del Re racconta bene del dominio imposto dai Lakers, che hanno avuto anche 15 punti da Kyle Kuzma e 13 da JaVale McGee in una serata da 17/36 (47%) di squadra dalla lunga distanza
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Ben poco da fare per i Blazers, che da quando è arrivato Carmelo Anthony devono ancora battere una squadra sopra il 50% di vittorie. Melo chiude il suo 34° duello con James con 15 punti, 4/13 al tiro e -21 di plus-minus (lo stesso di LeBron ma al contrario), insieme ad altri quattro compagni in doppia cifra tra cui Damian Lillard con 29, Whiteside con 17+10, McCollum e Simons con 15. Bruttissime notizie per quanto riguarda Rodney Hood, che nel corso del primo quarto si è procurato la rottura del tendine d’Achille
SAN ANTONIO SPURS-SACRAMENTO KINGS 105-104 OT | Altra rimonta pazza dei San Antonio Spurs, che dopo quella ai danni degli Houston Rockets di pochi giorni fa recuperano 9 punti negli ultimi due minuti ai Sacramento Kings, forzando il supplementare. Nell’overtime i neroargento hanno poi vinto per 5-4 in una gara a chi segnava di meno, spuntandola alla fine grazie alla doppia doppia da 19+13 del rientrante LaMarcus Aldridge
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Grande protagonista del finale di gara è stato Marco Belinelli, autore della tripla del pareggio a 3 secondi dal termine punendo la disattenzione di Buddy Hield che lo ha completamente perso di vista. Brutto errore: Beli in 18 minuti ha realizzato il suo nuovo massimo stagionale da 11 punti, ritrovando precisione al tiro (4/5 dal campo di cui 3/4 da tre) e impatto (+17 di plus-minus, il migliore dei suoi)
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I Kings si devono mangiare le mani non solo per i 9 punti buttati negli ultimi due minuti dei regolamentari, ma anche perché hanno avuto ben quattro tiri per vincere la gara sull’ultimo possesso. Due di questi - il primo e l’ultimo - sono partiti dalle mani di Buddy Hield, il migliore dei suoi con 23 punti seguito dai 21 di Harrison Barnes, mentre i due in mezzo sono state due triple ragionevolmente aperte prese da uno specialista come Trevor Ariza, che fino a quel momento era 3/3 dalla lunga distanza. Niente da fare: terza sconfitta in fila per la squadra di coach Walton
OKLAHOMA CITY THUNDER-MINNESOTA TIMBERWOLVES 139-127 OT | Altra partita pazza anche tra Thunder e T’Wolves, due squadre che spesso regalano emozioni quando si affrontano. A regalare quella maggiore è stato Dennis Schroeder, che ha raccolto un passaggio a tutto campo di Steven Adams e ha depositato il canestro del pareggio sulla sirena dei regolamentari. Da lì in poi i T’Wolves sono spariti dal campo, venendo travolti 17-5 nel tempo supplementare
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Sono ben cinque i giocatori sopra quota 20 punti in casa Thunder, tra cui un Danilo Gallinari da 21 con 7 rimbalzi e un tiro libero molto importante. Nonostante la brutta serata al tiro (2/9 per il Gallo all’interno del 5/18 di squadra) OKC è riuscita a spuntarla grazie al massimo stagionale da 30 punti di Chris Paul, i 29 di Shai Gilgeous-Alexander, i 22+11 di Steven Adams e i 25 di Schroeder, lasciando solo 12 punti al resto dei compagni
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Dicevamo del libero di Gallinari. Minnesota era a un passo dalla vittoria a 1.1 secondi dalla fine, avanti di due lunghezze sul 121-119 e con Karl-Anthony Towns in lunetta per due liberi. La stella dei T’Wolves (autore di 30 punti insieme ai 32 di Jeff Teague) ha sbagliato il primo tiro a disposizione, e Ryan Saunders ha inserito in campo Jordan Bell per la lotta a rimbalzo. Chris Paul però si è accorto che il lungo avversario aveva la maglia fuori dai pantaloncini e lo ha immediatamente fatto notare all’arbitro Scott Foster (con cui ha un pessimo rapporto, peraltro). Il fischietto, come da regolamento, ha chiamato il secondo "delay of game" a Minnesota — ne era già arrivato uno nel terzo quarto — dando così un fallo tecnico alla squadra, con Danilo Gallinari che ha segnato il libero del -1 per tenere i suoi a contatto. Poi Towns ha segnato il secondo libero pur cercando di sbagliarlo appositamente, e questo suo “non errore” ha apparecchiato la tavola per il canestro del pareggio di Schroeder
L'INCREDIBILE CANESTRO DEL PAREGGIO DI DENNIS SCHROEDER
BOSTON CELTICS-DENVER NUGGETS 108-95 | Continuano a vincere in casa i Boston Celtics, che raccolgono il loro nono successo consecutivo senza sconfitte al TD Garden. Merito dei tre migliori giocatori in biancoverde: Jayson Tatum chiude con 26 punti, Jaylen Brown ne aggiunge 21 e Kemba Walker ne mette 19 (unici tre in doppia cifra), guidando la squadra al successo contro i Denver Nuggets
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Terza sconfitta nelle ultime quattro per i Nuggets, a cui non è servito neanche un Nikola Jokic finalmente con le scarpe allacciate (30 punti e 10 rimbalzi, salutati come “una piccola vittoria” da parte di coach Malone) ma non in grado di portare i suoi alla vittoria. “Non stiamo giocando bene per niente, anzi stiamo proprio giocando male” ha detto Jamal Murray, autore di 10 punti con 5/14 al tiro. “Però siamo secondi a Ovest: pensate cosa succederebbe se cominciassimo a giocare bene”
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MIAMI HEAT-WASHINGTON WIZARDS 112-103 | Jimmy Butler ci ha preso gusto: seconda tripla doppia settimanale (28 punti, 11 rimbalzi e 11 assist davanti al suo ex allenatore Tom Thibodeau, suo ospite di serata) e 9-0 di record in casa per gli Heat (prima volta che succede nella storia della franchigia). Insieme a lui da segnalare anche il massimo in carriera di Bam Adebayo (24 punti con 13 rimbalzi) e i 22 di Tyler Herro per la 10^ vittoria nelle ultime 13 gare
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Niente da fare neanche stavolta per gli Wizards, a cui non sono serviti i 23 punti di Bradley Beal per evitare la quarta sconfitta nelle ultime cinque. Con Beal sono quattro i giocatori in doppia cifra, tra cui i 19+9 di Moritz Wagner e i 19+10 di Davis Bertans, autore di un 5/13 dalla lunga distanza
DETROIT PISTONS-INDIANA PACERS 108-101 | È passato poco più di un mese e mezzo di regular season, ma Indiana e Detroit si sono già affrontate quattro volte. E l’accoppiamento sembra piacere molto ad Andre Drummond, che ancora una volta ha fatto la voce grossa con 25 punti e 22 rimbalzi (25-2 il conto dei punti da seconda opportunità, in gran parte per merito suo), seguito dai 25 di Blake Griffin che ha firmato la tripla spezza-parità a 41 secondi dalla fine
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Ancora una volta i Pacers hanno sofferto nel finale di gara, senza riuscire a chiudere la partita come accaduto a Philadelphia. “È sempre un problema di esecuzione: non fermiamo gli avversari quando ne abbiamo bisogno, e anche quando ci riusciamo non prendiamo il rimbalzo” ha detto coach McMillan. I 26 punti di TJ Warren e i 18+13 di Domantas Sabonis non hanno impedito quella che comunque è solo la seconda sconfitta nelle ultime nove
CHARLOTTE HORNETS-BROOKLYN NETS 104-111 | A Joe Harris devono piacere molto i ferri di Charlotte. Sette mesi dopo aver vinto la gara del tiro da tre allo Spectrum Center, il tiratore di Brooklyn ha realizzato sei triple per 22 punti nel successo dei suoi Nets sul campo degli Hornets, conquistanto la quinta vittoria nelle ultime sei gare in trasferta. Insieme a lui anche le doppie doppie di DeAndre Jordan (16+13), Spencer Dinwiddie (13+12 assist), Jarrett Allen (14+10) e i 16 di Taurean Prince
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Agli Hornets non è servito controllare a lungo il primo tempo per uscirne vincitrice alla fine, nonostante i 29 punti del loro leader Devonte’ Graham e i 24 di Terry Rozier. A pesare sulla sconfitta di Charlotte sono soprattutto le 19 palle perse che hanno consegnato 32 punti agli avversari, una rarità per una squadra sempre molto attenta a gestire il pallone (13 o meno turnovers in cinque delle ultime sei gare)
CLEVELAND CAVALIERS-ORLANDO MAGIC 87-93 | Quarto successo in fila e record del 50% per gli Orlando Magic, che dopo una lunga rincorsa sono riusciti a riportarsi in linea di galleggiamento. Alla vittoria sui Cavs hanno contribuito i 21 punti di Terrence Ross, i 18 di Evan Fournier e i 14 di Aaron Gordon, tra cui una schiacciata decisiva negli ultimi 20 secondi. A testare le loro reali ambizioni saranno però tre delle migliori squadre della lega: Milwaukee, Lakers e Houston
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Buio pesto invece in casa Cavs, tra voci di giocatori che non sopportano i metodi dell’allenatore Beilein e la possibile cessione di Kevin Love. La realtà dei fatti però è che è arrivata la quarta sconfitta in fila nonché l’undicesima nelle ultime dodici, nonostante i 19 punti di Collin Sexton e i 14 di Cedi Osman per tornare a -3 nell’ultimo minuto di gioco – sprecando poi tutto concedendo una schiacciata a Gordon su una rimessa con 3 secondi da giocare
CHICAGO BULLS-GOLDEN STATE WARRIORS 98-100 | Se i Golden State Warriors affrontassero sempre i Chicago Bulls, allora riuscirebbero ad andare ai playoff anche in questa versione “rimaneggiata”. Le uniche due vittorie delle ultime nove gare sono infatti arrivate entrambe contro i Bulls, battuti anche sul loro campo dai 20 punti di Glenn Robinson III, i 14 di Alec Burks e la prestazione da 8+7+4 di Draymond Green, decisivo per rimontare nove lunghezze nell’ultimo quarto
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Chicago vede interrompersi una striscia di due vittorie, nonostante i 20 punti di Lauri Markkanen e i 21 di Zach LaVine che ha sbagliato la tripla della vittoria nei secondi finali. Denzel Valentine ha pensato bene di farsi espellere a 7:50 dalla fine per un secondo fallo tecnico litigando con la panchina avversaria, un ulteriore problema vista la 14^ gara saltata da Otto Porter