
NBA, i risultati della notte: L.A. cade a Denver, ritorno quasi perfetto per Kyrie Irving
Ai Clippers non bastano 30 punti di Kawhi Leonard per uscire vincenti da Denver. A Est perdono sia Miami (a New York) che Toronto (sconfitta da San Antonio nonostante i ritorni di Siakam e Powell). Utah vince la nona in fila, successi anche per Memphis, Phoenix e Brooklyn, con Kyrie Irving autore di 21 punti in 20 minuti al rientro con 10/11 al tiro

DENVER NUGGETS-L.A. CLIPPERS 114-104 | I Nuggets dovevano farsi perdonare la brutta sconfitta contro Cleveland: quale modo migliore di farlo battendo una rivale diretta per i piani alti della Western Conference. A guidare Denver come sempre un Nikola Jokic da 20 punti e 15 rimbalzi ma coach Michael Malone ha anche 19 punti da Jamal Murray e 13 con un grande impatto in uscita dalla panchina da Michael Porter Jr.. Sopra anche di 20 punti, i padroni di casa si fanno rimontare fino al +6 ma un fallo chiamato a Patrick Beverley fa infuriare Doc Rivers che si fa fischiare due falli tecnici, viene espulso e toglie ogni possibilità di rimonta ai suoi
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Los Angeles non ha Paul George per la 14^ volta in stagione e quando accade il record dei Clippers è un non entusiasmante 8-6. Senza il suo partner, straordinari per Kawhi Leonard, che risponde con 30 punti in 36 minuti con 12/25 al tiro e anche 5 rimbalzi, 4 assist e 3 recuperi. Lou Williams promosso in quintetto al posto di George ne mette 26 e 25 li aggiunge dalla panchina il solito Montrezl Harrell, ma non basta a L.A. per evitare il ko. Decisive le percentuali da tre: poco sopra il 24% per gli ospiti, un ottimo 44% per i Nuggets
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TORONTO RAPTORS-SAN ANTONIO SPURS 104-105 | Toronto parte meglio, va all’intervallo sopra di 8 punti, allunga ancora nel terzo (fino al +18) ma subisce la rimonta degli Spurs che con un ultimo periodo da 36-22 riescono a strappare la vittoria sul campo dei campioni in carica. Il protagonista è DeMar DeRozan, miglior marcatore della partita con 25 punti: preciso al tiro (7/12), aggredisce il ferro e va in lunetta 14 volte, guadagnandosi l’undicesimo ventello consecutivo. I texani hanno anche 15 punti da Rudy Gay e 13 da Derrick White entrambi dalla panchina, e nel quarto quarto piazzano il break decisivo di 17-0 che li lancia a una bella vittoria esterna
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Non sono tanti (soltanto 12) i minuti che Gregg Popovich concede a Marco Belinelli ma l’azzurro li sfrutta nel migliore dei modi, segnando due dei quattro tiri della sua serata ma aggiungendo anche 4 rimbalzi, 3 assist e un recupero ai suoi 5 punti, tra i quali spicca il canestro dall'arco a 30 secondi dalla fine che decide la gara. Ottimo anche il suo plus/minus (+15) secondo solo al +19 fatto registrare sempre dalla panchina da Derrick White
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Toronto può consolarsi con il ritorno in campo di Pascal Siakam (15 punti ma solo 6/17 al tiro) e Norman Powell (20 in quintetto per lui), ma i canadesi incassano il sesto ko nelle ultime dieci nonostante la doppia doppia da 21 punti e 14 rimbalzi di un ottimo Serge Ibaka e quella da 16 punti e 15 assist di Kyle Lowry che però tira soltanto 5/15 dal campo. La panchina produce poco e perde 48-24 il duello diretto con la second unit di San Antonio

BROOKLYN NETS-ATLANTA HAWKS 108-86 | Dopo due mesi di assenza dai parquet non poteva esserci ritorno migliore per Kyrie Irving, che in 20 minuti soltanto sul parquet confeziona una gara quasi perfetta da 21 punti con 10/11 dal campo (il 90.9% al tiro è il suo massimo in carriera). Brooklyn confeziona 25 assist di squadra (8 sono di Spencer Dinwiddie) e tira oltre il 53%, segno di un attacco che contro Atlanta funziona senza problemi, con la panchina che produce 45 punti (13 a testa per Caris LeVert e DeAndre Jordan)
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Non c’è il duello tanto atteso tra Kyrie Irving e Trae Young perché la giovane superstar degli Hawks resta fuori per un problema al bicipite femorale sinistro e cede il suo posto in quintetto a Brandon Goodwin. Il migliore per Atlanta è il rookie Cam Reddish che chiude a quota 20 ma con 6/16 al tiro, mentre nessun altro giocatore del quintetto raggiunge la doppia cifra. Si ferma a 8 anche Vince Carter, omaggiato dai Nets, sua franchigia del passato

NEW YORK KNICKS-MIAMI HEAT 124-121 | Vittoria a sorpresa dei Knicks, che interrompono una striscia di cinque sconfitte in fila grazie a un eccellente ultimo quarto. Dopo averlo cominciato con 10 lunghezze di svantaggio, i padroni di casa hanno rifilato 40 punti agli Heat grazie a un quintetto tutto in doppia cifra. Il miglior realizzatore è Julius Randle con 26 punti (di cui 11 nel quarto quarto, al ritorno in campo dopo un lutto familiare) seguito dai 23 di RJ Barrett per una delle migliori vittorie dell’anno per i blu-arancio
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Per la prima volta in stagione i Miami Heat perdono due partite in fila, lasciando i Milwaukee Bucks come unica squadra a non aver mai inanellato una striscia di sconfitte. I 25 punti con 10 rimbalzi di Jimmy Butler e i 20 di Kendrick Nunn non sono bastati per proteggere il vantaggio accumulato nei primi tre quarti, commettendo diverse palle perse in momenti cruciali dell’ultimo quarto e facendosi sorprendere in difesa dall’esplosione offensiva dei padroni di casa, trascinati da un infuocato Madison Square Garden

MEMPHIS GRIZZLIES-GOLDEN STATE WARRIORS 122-102 | La complicità dei Golden State Warriors non certo irresisitbili di quest’anno aiuta, ma la quinta vittoria in fila dei Grizzlies punta i riflettori sull’ottimo momento di Memphis, che dopo essere andata negli spogliatoi all’intervallo sopra di 1 piazza un secondo tempo da 62-43 che garantisce a Ja Morant e compagni la striscia di successi più lunga della stagione. I Grizzlies superano gli Warriors soprattutto nella statistica che per anni è stata il fiore all’occhiello della squadra di coach Kerr, distribuendo la bellezza di 33 assist sui 45 canestri segnati. Ci sono 21 punti per Jaren Jackson Jr. e tre giocatori in doppia cifra dalla panchina per i padroni di casa
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Il protagonista assoluto è Jonas Valanciunas, che si ferma a un solo punto dal suo massimo stagionale, ottenuto a inizio dicembre contro Chicago. Per il lituano infatti ci sono 31 punti con 19 rimbalzi e una prestazione quasi perfetta al tiro, con un ottimo 13/17 dal campo che include anche una tripla a bersaglio. Si tratta della 20^ doppia doppia per il centro dei Grizzlies, che esalta il gioco di squadra e l’altruismo dei suoi compagni: “Stasera il pallone arrivava nelle mie mani, ma la nostra filosofia è quella di cercare sempre l’uomo libero”
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Ottavo ko in fila per gli Warriors, a cui non serve neppure l’ottimo ritorno in campo di D’Angelo Russell, che ritorna protagonista dopo aver saltato le ultime 8 gare per un problema alla spalla destra. Per l’ex All-Star dei Nets ci sono 34 punti alla sirena, ma con 12/24 al tiro e un ottimo 5/9 dalla lunga distanza, ma nessun altro giocatore di Golden State va oltre i 13 punti: “Non è facile vincere in questa lega”, le parole di Russell nel post-partita: in casa Warriors se ne stanno accorgendo
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PHOENIX SUNS-CHARLOTTE HORNETS 100-92 | Nel tabellino dei Suns impressionano i 25 punti arricchiti da 15 rimbalzi (suo massimo in carriera) di Kelly Oubre Jr., ma sono forse i tre recuperi e le due stoppate messe a segno in difesa la vera chiave della vittoria dei padroni di casa, che sotto di 14 nel secondo quarto stringono le maglie dietro e riescono a ribaltare la situazione per poi chiudere i conti con un 29-21 di parziale nell’ultimo quarto. Sfiora la doppia doppia anche Deandre Ayton (18 con 9 rimbalzi uscendo dalla panchina per lui) e Phoenix vince la quinta gara delle ultime otto, avvicinandosi all’ottavo posto nella Western Conference
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Se in casa Hornets Devonte Graham ha abituato i tifosi di Charlotte a prestazioni sopra i 20 punti (22 anche contro Phoenix, ma percentuali come spesso accade non eccelse, con 4/13 dall’arco), fanno più notizia i 24 con un ottimo 10/15 al tiro (e anche 5 rimbalzi) di Dwayne Bacon, che ha la mano calda dalla panchina e chiude come miglior marcatore dei suoi, che mandano in doppia cifra anche Miles Bridges (14) e Cody Zeller (15) ma concedono il 50% al tiro ai Suns e vanno sotto a rimbalzo (51-37)

WASHINGTON WIZARDS-UTAH JAZZ 116-127 | Gli Utah Jazz privi di Donovan Mitchell rimontano 15 punti di svantaggio e vincono la nona partita consecutiva, salendo al secondo posto a Ovest. Per gli ospiti ci sono 31 punti di un ottimo Bojan Bogdanovic e 21 con 14 rimbalzi per Rudy Gobert; agli Washington Wizards non bastano i 25 punti del rientrante Bradley Beal
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