NBA, risultati della notte: Antetokounmpo e Leonard scatenati, Utah fa 10 vittorie in fila
Il numero 34 dei Bucks segna 37 punti in 21 minuti nel comodo successo contro i Knicks, 43 in 29 minuti quelli raccolti da Leonard nella vittoria contro Cleveland. Utah passa anche a Brooklyn e prosegue la sua cavalcavata nonostante i 32 punti di Irving. Non bastano i 41 punti di Harden a Houston per evitare la sconfitta a Memphis, Atlanta batte Phoenix
MILWAUKEE BUCKS-NEW YORK KNICKS 128-102 | Tutto troppo facile per i Milwaukee Bucks che dominano per 48 minuti e battono i Knicks senza lasciare lo spazio alla squadra di New York di mettere il naso avanti nel corso dei 48 minuti. Per gli ospiti è la sesta sconfitta nelle ultime sette gare, nonostante un Julius Randle da 25 e 15 rimbalzi e i ventelli di RJ Barrett e Bobby Portis
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Impatto mostruoso di Giannis Antetokounmpo sul match: in soli 21 minuti di gioco il numero 34 dei Bucks chiude con 37 punti, 12/17 dal campo, 3 triple, 9 rimbalzi, 4 assist e un eloquente +32 di plus/minus. Un vero e proprio uragano che si è abbattuto sui Knicks, travolti senza riuscire a trovare alcun tipo di contromisura
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L.A. CLIPPERS-CLEVELAND CAVALIERS 128-103 | Dura meno di un tempo la sfida tra Clippers e Cavaliers, a senso unico sin dalla palla a due con i padroni di casa più freschi, con più energie e con un Kawhi Leonard versione extralusso a disposizione. Un avversario contro cui nulla hanno potuto i 25 punti di Collin Sexton e i 21 di Cedi Osman, unici giocatori in doppia cifra di un quintetto travolto dai titolari dei Clippers. L.A. si gode i 24 punti in uscita dalla panchina di Lou Williams, i sei giocatori in doppia cifra e un MVP che ha voluto mettere le cose in chiaro dopo un periodo di parziale appannamento
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La partita giocata da Kawhi Leonard è al limite della perfezione: in soli 29 minuti sul parquet, l'MVP delle ultime Finals segna 43 punti, raccolti tirando 14/22 dal campo, 6/10 dall'arco, con 4 assist, 3 rimbalzi e un vertiginoso +39 di plus/minus. Senza Paul George, l'ex giocatore dei Raptors ha deciso di liquidare da solo la pratica Cavaliers - sbarazzandosi di un avversario abbordabile e al tempo stesso lanciando un messaggio a tutto il mondo NBA
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BROOKLYN NETS-UTAH JAZZ 107-118 | Decimo successo in fila per gli Utah Jazz che non arrestano la propria corsa e passano anche al Barclays Center. Un contributo di squadra ancora una volta eccellente, con le quattro prime punte tutte con almeno 18 punti a referto: Joe Ingles pareggia il suo massimo in carriera a quota 27; Rudy Gobert ne aggiunge 22 e 18 rimbalzi; Donovan Mitchell segna 14 dei suoi 25 punti nel quarto periodo; Bojan Bogdanovic chiude i conti con 18. Una macchina perfetta, che domina tutto il secondo tempo senza permettere ai Nets di rientrare in partita
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Stavolta non basta a Brooklyn il contributo di Kyrie Irving, autore di 32 punti e 11 assist (massimo in maglia Nets) nella seconda partita in fila dopo oltre due mesi di assenza. L’esperimento della convivenza con Dinwiddie mette a dura prova la difesa Nets, che subisce la fisicità di Utah e non riesce mai a trovare le contromisure
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MEMPHIS GRIZZLIES-HOUSTON ROCKETS 122-110 | I Memphis Grizzlies fanno sul serio, battono anche i Rockets e conquistano la sesta vittoria in fila - la striscia più lunga per la franchigia del Tennessee dal dicembre 2016. Il volto del successo Grizzlies è ancora una volta Ja Morant, miglior rookie di questa prima metà di stagione e autore di 26 punti con 10/11 al tiro a cui aggiunge 8 assist e un paio di giocate da highlights altamente spettacolari. Decisivo l’11-1 di parziale che a metà quarto periodo ha portato in doppia cifra di vantaggio i padroni di casa
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Quinta partita oltre quota 40 punti segnati per James Harden contro Memphis (sua avversaria prediletta), che chiude con 41 un match da 13/37 dal campo, 5/19 dalla lunga distanza, 6 rimbalzi e 6 assist. Con Russell Westbrook a riposo, il Barba prova a caricarsi tutto il peso dell’attacco Rockets sulle spalle, non riuscendo però a evitare la 13esima sconfitta stagionale
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ATLANTA HAWKS-PHOENIX SUNS 123-110 | Atlanta festeggia nel migliore dei modi il compleanno di Dominique Wilkins (celebrato a margine della sfida contro Phoenix) e interrompe una striscia di quattro sconfitte battendo i Suns. Merito del trio Young-Collins-Huerter, con il secondo dominante sotto canestro che chiude con 22 e 10 rimbalzi, mentre Huerter gioca una delle migliori partite della sua carriera: 23 punti, 15 rimbalzi e 8 assist (con gli ultimi due nuovi massimi in carriera)
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Protagonista assoluto in casa Hawks ancora una volta è Trae Young, autore di 36 punti - 21 dei quali arrivati nell’ultimo quarto, uno scatto finale che gli ha permesso di mettere a referto la 20esima gara da 30+ punti nella sua stagione. Young chiude con 11/25 dal campo, 5 triple a bersaglio e 10 assist
A Phoenix invece non basta il contributo di Devin Booker, ancora una volta il migliore dei suoi: il numero 1 dei Suns chiude con 39 punti e 7 rimbalzi in 34 minuti di gioco, a cui si aggiungono i 20+10 di Deandre Ayton in uscita dalla panchina
GOLDEN STATE WARRIORS-DALLAS MAVERICKS 97-124 | Vincono ancora i Dallas Mavericks di Luka Doncic, ancora senza Kristaps Porzingis fuori per infortunio, ma con a disposizione un super Dwight Powell – autore di 21 punti e senza errori al tiro dal campo (9/9 al tiro, 2/2 ai liberi). Il n°77 sloveno invece è più impreciso, sporca in parte il suo boxscore e non deve fare gli straordinari in una partita già chiaramente indirizzata prima dell’intervallo lungo: per Doncic sono 20 punti e 8 rimbalzi in 27 minuti di gioco, uno dei sei giocatori in doppia cifra tra gli ospiti
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Continua invece nel peggiore dei modi la disastrosa stagione degli Warriors, incapaci di evitare la nona sconfitta in fila e con il solo Eric Paschall con 16 punti e 7/11 al tiro in uscita dalla panchina come nota lieta. Pessimo anche il contributo di Draymond Green e D'Angelo Russell, "vittime" di un sistema che ha smesso di funzionare a causa delle assenze e che ha portato Golden State a sprofondare sempre più in basso nella Western Conference