NBA, risultati della notte: Boston distrugge L.A., vincono tutti gli italiani
I Lakers subiscono la peggior sconfitta stagionale sul campo dei Celtics, con Kemba Walker che vince per la prima volta in carriera contro LeBron James. Serata eccellente per tutti gli italiani: Gallinari realizza una doppia doppia da 25 punti e 13 rimbalzi nel successo in rimonta di OKC a Houston (al quarto ko in fila); Melli ne mette 15 dalla panchina e New Orleans ferma la striscia di Memphis; Belinelli chiude con 11 punti nella vittoria di San Antonio a Phoenix. Pazzesco Lillard con il suo massimo in carriera da 61 punti: tutti i risultati e gli highlights delle 14 partite del Martin Luther King Day
BOSTON CELTICS-LOS ANGELES LAKERS 139-107 | “Una vera e propria sculacciata come ai vecchi tempi”. Non usa mezzi termini LeBron James per definire la sconfitta subita dai suoi Los Angeles Lakers sul campo dei rivali storici dei Boston Celtics. Mai in questa stagione i gialloviola avevano subito 139 punti e avevano chiuso con 32 punti di scarto: dopo aver segnato i primi 8 punti della partita, i Lakers hanno visto Anthony Davis tornare in panchina per due falli veloci e sono completamente crollati davanti ai Celtics, che hanno chiuso segnando col 56% dal campo e 13/22 da tre punti nei primi tre quarti
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Da segnalare soprattutto la schiacciata di Jaylen Brown su LeBron James, uno degli highlight di una partita da 20 punti per il giovane esterno dei Celtics, che nell’occasione ha anche preso un fallo tecnico per taunting. “Non mentirò: è stato piuttosto figo” ha detto dopo la partita. “LeBron ne ha fatte tantissime ad altri giocatori. Anche solo essere in campo contro uno dei migliori giocatori di sempre è un onore: mi piace affrontarlo, mi dà sempre una motivazione extra”. “Perché dovrei prenderla personalmente?” ha detto invece James. “Fa parte della pallacanestro. Non è la prima volta che mi schiacciano in testa e potrebbe succedere di nuovo in futuro. Jaylen sta giocando in maniera eccezionale quest’anno: è stata una bella giocata”.
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Questa vittoria ha un significato particolare soprattutto per Kemba Walker, che dopo 28 sconfitte consecutive si è tolto la soddisfazione di battere LeBron James segnando 20 punti, secondi solamente ai 27 di Jayson Tatum e accompagnato dai 18 di Enes Kanter e i 16 di Gordon Hayward. “Sono contento di averne vinta almeno una prima che si ritiri” ha detto Walker dopo la partita, che ha anche interrotto una striscia di tre sconfitte consecutive dei biancoverdi. “Ma è comunque solo una vittoria. Il record è comunque 1-28”
LeBron James ha chiuso con una doppia doppia da 15 punti e 13 assist, ma i numeri contano poco davanti a una sconfitta del genere. I Lakers hanno perso tutti e quattro le frazioni di gioco, crollando in particolare nei due quarti centrali chiusi con un -21 complessivo. Il migliore per i gialloviola è stato JaVale McGee con 18 punti in 18 minuti mentre Kyle Kuzma ne ha messi 13 pur con 4/12 al tiro, mentre Anthony Davis è rimasto in campo 23 minuti dopo aver saltato le ultime cinque gare segnando 9 punti
HOUSTON ROCKETS-OKLAHOMA CITY THUNDER 107-112 | Non va davvero nulla dalla parte giusta in questo periodo agli Houston Rockets, arrivati alla quarta sconfitta consecutiva nella maniera più dolorosa possibile. La squadra di Mike D’Antoni infatti aveva un vantaggio di 16 lunghezze all’inizio dell’ultimo quarto, ma ha finito per sprecarlo tutto crollando in una frazione da 41-20 per ospiti. I quali, peraltro, nel momento decisivo della partita hanno tenuto in panchina un Chris Paul autore di 23 punti nel solo primo tempo (28 alla fine), con lo stesso veterano che ha chiesto di lasciare in campo i suoi compagni
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Tra loro spicca un Danilo Gallinari sugli scudi con 25 punti e 13 rimbalzi, protagonista assoluto del parziale da 13-0 che ha riaperto la partita nell’ultimo quarto con due triple e tre tiri liberi dopo aver subito fallo con i piedi dietro l’arco. Insieme a lui anche un Dennis Schröder da 23 punti (15 nell'ultimo quarto insieme ai 12 del Gallo) e i 13 di Shai Gilgeous-Alexander per una vittoria davvero inaspettata per i Thunder
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Serata agrodolce per Russell Westbrook, di nuovo sconfitto dai suoi ex compagni di squadra. La sua tripla doppia da 32 punti (quinta partita in fila sopra quota 30), 11 rimbalzi e 12 assist gli permette di diventare il secondo giocatore di sempre a realizzare una tripla doppia contro tutte le 30 franchigie della NBA, raggiungendo LeBron James in questa particolare statistica
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Ad avere la peggior serata di tutti è stato però James Harden, che nonostante i 29 punti finali ha sbagliato la bellezza di 16 delle 17 triple tentate nella sua partita. Una prestazione talmente insopportabile da portarlo a rimanere in campo per altri 25 minuti dopo la fine della partita, rimanendo a tirare in un Toyota Center vuoto. “Devo tornare ai fondamentali: quando sei in difficoltà, devi rimetterti a lavorare sulle basi del tuo tiro e fidarti di essere. È una questione di ripetizione” ha detto dopo la partita
MEMPHIS GRIZZLIES-NEW ORLEANS PELICANS 116-126 | I New Orleans si preparano come meglio non potrebbero ad accogliere Zion Williamson, ormai prossimo al debutto. I Pelicans infatti sono andati a vincere su un campo difficile come quello di Memphis in una giornata sentitissima come il Martin Luther King Day grazie ai 36 punti del rientrante Jrue Holiday (aveva saltato le ultime sette partite per un infortunio al gomito) e i 26 di Brandon Ingram, ma soprattutto grazie alle 21 triple di squadra che rappresentano il nuovo massimo nella storia della franchigia
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Tre di queste portano la firma di un Nicolò Melli estremamente incisivo in uscita dalla panchina, autore di 15 punti in quasi 29 minuti di gioco (solo Ingram, Ball e Holiday hanno giocato di più). Il suo 6/11 dal campo con 5 rimbalzi, 3 assist e 2 stoppate hanno dato un contributo importante a una delle miglior vittorie stagionali dei Pelicans, peraltro contro una diretta concorrente per l’ottavo posto a Ovest
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Per i Grizzlies si interrompe a sette la striscia di vittorie consecutive che aveva rilanciato la loro stagione, arrivando sempre secondi sulle palle 50-50 senza mai riuscire a rallentare l’attacco degli avversari. I 31 punti di Dillon Brooks, i 19 di Jaren Jackson Jr. e i 16 con 9 assist di Ja Morant non sono bastati per evitare il ko, nonostante un tentativo di rimonta arrivato fino al -5 con meno di 90 secondi da giocare. “Loro hanno giocato benissimo e noi proprio non ne avevamo: per fortuna non abbiamo avuto tante serate come questa” ha detto coach Jenkins
PHOENIX SUNS-SAN ANTONIO SPURS 118-120 | Con la sconfitta di Memphis i San Antonio Spurs si portano a mezza partita di distanza dall’ottavo posto, andando a vincere sul campo dei Phoenix Suns grazie a sei giocatori in doppia cifra. A guidarli sono i 25 punti dalla panchina di Derrick White seguito da un infuocato Bryn Forbes (8/11 da tre per 24 punti), oltre al solido contributo di LaMarcus Aldridge (19) e DeMar DeRozan (18 con 9 rimbalzi e 8 assist) pur sprecando un vantaggio di 20 lunghezze a metà terzo quarto fino ad andare anche sotto nel punteggio, prima che una tripla di Forbes li rimettesse avanti
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La grande serata degli italiani (tutti vincenti in trasferta e tutti in doppia cifra) si conclude con gli 11 punti di Marco Belinelli, che ha segnato 5 dei 9 tiri tentati con 3 rimbalzi e 2 assist pur rischiando di combinare un pasticcio quando, andando a contendere una palla vagante a Ricky Rubio sul +2 a pochi secondi dalla fine, gli è stato fischiato un fallo per un contatto invero piuttosto veniale (ma comunque confermato anche dopo il challenge della panchina degli Spurs). Lo spagnolo ha però sbagliato il primo dei due liberi che avrebbero potuto dare ai suoi la parità
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I Suns hanno anche avuto il tiro per vincere la partita, ma la conclusione da otto metri di Devin Booker si è fermata sul ferro senza riuscire a mettere la ciliegina su una prestazione da 37 punti, di cui 22 nel solo terzo quarto per tenere i suoi in qualche modo a contatto. Insieme a lui anche i 25 punti con 12 rimbalzi di Deandre Ayton (quarta gara in fila da 20+10) in un quintetto tutto in doppia cifra, con 15 punti a testa per Rubio e Oubre e i 10 di Dario Saric
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-GOLDEN STATE WARRIORS 129-124 OT | C’è voluto il meglio del repertorio di Damian Lillard per avere ragione dei Golden State Warriors. Il numero 0 nativo di Oakland ha guidato i suoi al successo rimontando 12 punti di svantaggio accumulati nel terzo quarto, realizzando la tripla del pareggio a 14.9 secondi dal termine per forzare il supplementare e mettendone poi un’altra sempre per pareggiare a un minuto dalla fine, lasciando poi che fossero Gary Trent Jr. (11 punti) e Hassan Whiteside (17 punti e 21 rimbalzi) a chiudere i conti per una squadra ristrettissima in termini di uomini
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Con CJ McCollum fuori dai giochi, Lillard si è caricato sulle spalle tutta la squadra chiudendo con 61 punti, nuovo massimo personale e nella storia dei Blazers nonché miglior prestazione stagionale in tutta la NBA. L’All-Star ha chiuso con 17/37 dal campo di cui 11/20 da tre (nuovo record personale) e un perfetto 16/16 ai liberi, aggiungendo anche 10 rimbalzi e 7 assist alla sua clamorosa serata, la sua settima in carriera con almeno 50 punti
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Gli Warriors hanno provato fino all’ultimo a tenere duro davanti a Lillard andando avanti anche di 6 lunghezze nel supplementare, ma alla fine hanno dovuto arrendersi nonostante i 33 punti di Alec Burks, i 27 di D’Angelo Russell (23 nel solo primo tempo) e i 22 con 13 rimbalzi di Eric Paschall per una squadra che aveva solo 8 giocatori a disposizione tra infortuni e malattie varie
ATLANTA HAWKS-TORONTO RAPTORS 117-122 | Successo sofferto in volata dei Raptors ad Atlanta, abili a non mollare mai nonostante la differenza dei valori in campo. Gli Hawks infatti piazzano il parziale nel secondo quarto per riportarsi in vantaggio, scivolano sotto anche di 21 lunghezze nella ripresa, ma sono sul -2 a meno di 30 secondi dalla sirena. L’occasione ideale per provare a conquistare un successo prestigioso in casa, ma John Collins commette ingenuamente fallo sul tiro da tre punti di Fred VanVleet regalando ai campioni NBA in carica i tre viaggi in lunetta che chiudono i conti
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Alla sirena finale sono sei i giocatori in doppia cifra in casa Raptors, guidati dai 27 punti e 6/9 dalla lunga distanza raccolto a gara in corso da Norman Powell. Van Vleet ne aggiunge 20, mentre Siakam chiude con 18 e 6 rimbalzi. Per Toronto è il quarto successo in fila, con i canadesi sempre più a ridosso del secondo posto a Est occupato dai Miami Heat
Non basta ad Atlanta l’ennesima super prestazione di Trae Young: 42 punti, 11/20 dal campo (nonostante il modesto 2/7 dalla lunga distanza), ben 18/21 dalla lunetta, 6 rimbalzi e 15 assist. Praticamente fa tutto il futuro All-Star degli Hawks - difficile immaginare che non venga convocato per la partita di Chicago - tranne che regalare il successo a una squadra che nonostante le sue giocate continua a incassare sconfitte
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WASHINGTON WIZARDS-DETROIT PISTONS 106-100 | Tornano al successo gli Washington Wizards, che battono in casa Detroit dopo aver incassato tre ko in fila. Merito del solito Bradley Beal, autore di 29 punti con 10/21 al tiro, un paio di triple e qualche giocata che ha fatto divertire il pubblico della capitale. Decisive anche le prestazioni nei pressi del ferro di Mahinmi e Bryant, che combinano per 34 punti e 13 rimbalzi con un complessivo 15/19 dal campo: troppo per i Pistons, andati spesso e volentieri in difficoltà sotto canestro
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I 18 punti e 16 rimbalzi di Andre Drummond passano dunque in secondo piano; secondo miglior realizzatore della squadra alle spalle del solito Derrick Rose - partito in quintetto e autore di 21 punti con 21 tentativi dal campo. Per Detroit è il quarto ko nelle ultime sei gare, sempre più lontani dall’insediare l’ottavo posto a Ovest attualmente occupato dai Nets
BROOKLYN NETS-PHILADELPHIA 76ERS 111-117 | Ben 34 punti - massimo in carriera eguagliato - e tripla doppia per Ben Simmons nel successo combattuto e arrivato soltanto nel finale contro i Nets (grazie anche alle giocate di Al Horford). Brooklyn, senza Irving rimasto a riposo, incassa così la quarta sconfitta in fila
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MILWAUKEE BUCKS-CHICAGO BULLS 111-98 | I Milwaukee Bucks si preparano a lasciare gli Stati Uniti portando a Parigi una striscia di sette successi consecutivi. Neanche il massimo stagionale da 23 palle perse è riuscito a impedire la loro vittoria in casa sui Bulls, visto che la squadra di Budenholzer ha chiuso con il 58% al tiro guidata dai 24 punti con 10/13 al tiro di Khris Middleton. Al resto ha poi pensato una difesa capace di tenere gli avversari al 37% dal campo nonostante i 24 punti regalati con i tanti palloni buttati via
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Otto di questi portano la firma di Giannis Antetokounmpo, ma cosa si può dire a un giocatore capace di chiudere con 28 punti, 14 rimbalzi e 10 assist? La sua quarta tripla doppia stagionale gli ha permesso di raggiungere quota 10.000 punti segnati in carriera, con l’MVP in carica che è atteso venerdì a Parigi per la gara europea contro gli Charlotte Hornets (da seguire in diretta su Sky Sport): “Partite come questa sono insidiose: dovendo partire tra poco abbiamo dovuto occuparci della famiglia e dei bagagli per un viaggio lungo, e la concentrazione sulla partita è venuta un po’ meno” ha ammesso dopo la gara
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L’undicesima partita consecutive sopra quota 20 di Zach LaVine (autore di 24 punti) non è servita ai Bulls per evitare la quarta sconfitta stagionale contro i Bucks, con cui non vincono da ormai dieci partite in fila. I 15 punti aggiunti da Kris Dunn e i 14 di Thaddeus Young non sono serviti a sopperire a una serata da 14/48 dalla lunga distanza per i Bulls, tra cui un brutto 0/7 da parte di Lauri Markkanen
MIAMI HEAT-SACRAMENTO KINGS 118-113 OT | Due cose sono certe dei Miami Heat: vincono quasi sempre in casa e vincono sempre al supplementare. La 19^ vittoria su 20 tra le mura amiche (miglior record casalingo della lega) è arrivata dopo un ultimo quarto in cui non sono mai stati in vantaggio, ma nel quale sono riusciti a pareggiare la sfida a 8 decimi dalla fine sull’asse Dragic-Adebayo, rimontando otto lunghezze di svantaggio e chiudendo poi i conti con un parziale di 7-0 nell’overtime
In una serata in cui Jimmy Butler è stato fermato da un dolore all'anca, il migliore di tutti è stato il rookie Kendrick Nunn con 25 punti, seguito dai 22 con 9/11 al tiro di James Johnson, i 18 di Dragic e i 16+11 di Bam Adebayo, confermandosi imbattibili nei supplementari (7 vittorie e 0 sconfitte) e pareggiando già il numero di vittorie casalinghe dello scorso anno, quando chiusero 19-22. “Questa è stata una delle vittorie più importanti della stagione” ha detto coach Erik Spoelstra
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I Kings avrebbero anche avuto la possibilità di pareggiare la partita nel supplementare, ma la tripla di Bogdan Bogdanovic è stata stoppata da James Johnson con Nunn che ha poi chiuso i conti dalla lunetta. Il migliore per gli ospiti è stato Nemanja Bjelica con 22 punti, seguito dai 20 di Buddy Hield e i 15 con 15 rimbalzi di Marvin Bagley, in una serata da 13/51 dalla lunga distanza contro la zona degli avversari
MINNESOTA TIMBERWOLVES-DENVER NUGGETS 100-107 | Partita dopo partita i Denver Nuggets stanno imparando a conoscere il talento di Michael Porter Jr.. Il rookie è stato ancora una volta decisivo con la seconda doppia doppia nelle ultime tre gare, chiudendo con 20 punti e 14 rimbalzi per permettere ai rimaneggiati Nuggets di vincere a Minneapolis. Insieme a lui anche i 19 di Jerami Grant e i 17+13 di Nikola Jokic per sopperire alle assenze di tre dei primi cinque realizzatori di squadra (Jamal Murray, Paul Millsap e Gary Harris) nella seconda serata di un back-to-back in trasferta, rimettendo in piedi la gara con un parziale di 19-5 nel secondo quarto
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I T’Wolves non sono riusciti ad approfittare delle condizioni avverse degli avversari nonostante i 28 punti con 8 rimbalzi di Karl-Anthony Towns e i 16 di Josh Okogie, perdendo la sesta partita consecutiva nonostante un secondo tempo passato tutto a contatto degli avversari. Andrew Wiggins ha chiuso con 15 punti ma con 6/17 al tiro (1/7 da tre), mentre il neo arrivato Allen Crabbe ha realizzato 3 punti e tre assist in 16 minuti
UTAH JAZZ-INDIANA PACERS 118-98 | Continuano a vincere gli Utah Jazz, che non si fanno problemi a dominare degli stanchi Indiana Pacers in una partita in cui non sono mai stati sotto nel punteggio. Donovan Mitchell (25 punti) e Rudy Gobert (20+14) hanno guidato un squadra capace di segnare il 54% dei tiri tentati con 60 punti in area e un dominio a rimbalzo da 53-30, tenendo peraltro gli avversari a solo sette liberi tentati in tutta la partita
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Per i Pacers, nonostante le 21 palle perse forzare agli avversari, ci sono solo 12 punti a testa per Myles Turner e Aaron Holiday, finendo sotto nel punteggio senza mai riuscire a rialzare la testa nella peggior sconfitta stagionale (in precedenza c’era stato un -28 a Milwaukee): “Ci hanno aggrediti in entrambe le metà campo e ogni volta che hanno sbagliato, poi hanno preso il rimbalzo” ha sintetizzato coach McMillan
CHARLOTTE HORNETS-ORLANDO MAGIC 83-106 | È bastato un sorso di una bevanda energetica prima della partita a Evan Fournier per riprendersi dall’influenza con cui sta combattendo da qualche giorno. Evidentemente è servito, visto che il francese ha chiuso con 26 punti (miglior realizzatori dei suoi) davanti ai 24+10 di Nikola Vucevic, con i Magic che hanno chiuso una trasferta di sei partite con un record di 3-3
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Gli Hornets invece si imbarcano verso Parigi in condizioni opposte rispetto ai Bucks, visto che hanno perso le ultime sette gare disputate e i due miglior realizzatori, Devonte’ Graham e Terry Rozier, hanno chiuso con un pessimo 5/23 combinato al tiro. I 20 punti di Malik Monk e i 19 di PJ Washington sono serviti a malapena a superare quota 80 punti: chissà che l’aria francese non ridia loro un po’ di verve offensiva
CLEVELAND CAVALIERS-NEW YORK KNICKS 86-106 | In una sfida tra due delle peggiori squadre della lega sono i Knicks a uscirne vincenti, grazie ai 19 punti a testa di Marcus Morris e Julius Randle in un secondo tempo da 57-36 per gli ospiti, che erano reduci da 8 sconfitte nelle ultime nove gare. Sempre meglio dei Cavs, che ne hanno perse cinque in fila e 10 delle ultime 12, senza proprio riuscire a risollevarsi
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I Cavs sono apparsi stanchissimi in campo, toccando il minimo stagionale con solo il 34% dal campo: “L’unica spiegazione che posso dare per la nostra prestazione sono le sei gare in trasferta che abbiamo appena affrontato” ha detto coach Beilein. “Non riuscivamo a mettere dentro neanche un tiro: ne abbiamo sbagliati 62”. Il migliore dei padroni di casa è stato Collin Sexton con 17, mentre Tristan Thompson ha fissato il suo nuovo massimo in carriera a quota 22 rimbalzi insieme a 13 punti