New York è lanciata: cavalca una striscia di quattro successi in fila, ha il secondo miglior attacco della lega (guidata da Brunson e Towns) e vede la trasferta nello Utah come una chance per avvicinarsi ancora di più a Cleveland e Boston. Discorso contrario invece per i Jazz, che dopo quattro ko esterni consecutivi, tra le mura amiche hanno urgenza di tornare a vincere. ALessandro Mamoli e Matteo Soragna ai microfoni per il classico NBA Saturdays, alle 23 su Sky Sport NBA
New York corre, a Est dietro Cleveland e Boston ci sono proprio i Knicks, che cavalcano una striscia di 4 vittorie e che vedono la trasferta nello Utah, in casa dei Jazz (penultimo record NBA, solo tre vittorie nelle prime 15 partite) come una ghiotta opportunità per allungare il loro periodo magico e tenere a distanza gli Orlando Magic, oggi quarti a Est. Ovvio però che Lauri Markkanen e compagni abbiano idee diverse: hanno perso le ultime 4 gare, tutte in trasferta (la prima a Sacramento, due a Los Angeles, contro Clippers e Lakers, poi a San Antonio) e ora vorrebbero tanto approfittare del ritorno tra le mura amiche – per la prima di cinque gare interne consecutive - per tornare alla vittoria. Certo non sarà facile contro Jalen Brunson e Karl-Anthony Towns, la nuova coppia di New York che nell’ultima gara ha messo a referto 70 punti in due. Ed è prorio l’attacco dei Knicks a spaventare i Jazz, perché per officienza offensiva solo i Cleveland Cavs fanno meglio della squadra allenata da caoch Thibodeau, che sta viaggiando a oltre 122 punti segnati su 100 possessi.
La difesa di Utah – la terzultima nella lega – avrà le mani pieni per provare ad arginare la squadra della Grande Mela, anche per via di qualche problema di infermeria: la matricola Kyle Filipowski non sarà della gara per un guaio alla caviglia destra, mentre sono in dubbio (ma si spera nel loro recupero) sia Jordan Clarkson che Walker Kessler. La sfida tra Jazz e Knicks è in diretta alle ore 23 su Sky Sport NBA con il commento di Alessandro Mamoli e Matteo Soragna.