NBA, Joel Embiid, l'infortunio alla spalla non è grave: fuori una settimana
PHILADELPHIABuone notizie per Philadelphia che ritroverà prima del previsto sul parquet il lungo n°21 dopo il colpo alla spalla subito nella sfida contro Cleveland: Embiid salterà le tre gare in trasferta in California (Lakers, Clippers e Kings), ma non ha riportato nessun danno "strutturale" alla spalla, evitando così uno stop più lungo
AGGIORNAMENTO 28 FEBBRAIO: Nessun problema serio alla spalla, questa la buona notizia accolta con soddisfazione dallo staff tecnico dei Sixers. Nonostante questo però Joel Embiid - già assente nella partita vinta contro i Knicks - non prenderà parte alla trasferta californiana che in meno di una settimana porterà Philadelphia a sfidare Lakers, Clippers e Kings. “Il fatto che non ci siano rotture o complicazioni di altro tipo alla spalla è una grande notizia dal nostro punto di vista - sottolinea coach Brown - forse più semplice da gestire sotto alcuni aspetti. Non va però sottovalutato il momento delicato della stagione in cui arriva questo stop: l’ultima fase della regular season, senza Ben Simmons sul parquet e con tutta la responsabilità sulle sue spalle. Per lui stare fuori una settimana sembrerà un’eternità, per le prospettive della squadra però è una grande notizia: lo riavremo presto in campo con noi”.
Si parla di distorsione alla spalla, ma il problema potrebbe essere anche più grave per i Sixers. Battuta senza appello e senza mai passare in vantaggio dai Cavaliers, Philadelphia si ritrova di nuovo a trattenere il fiato a causa di un infortunio. Stavolta a fermarsi è stato Joel Embiid, colpito alla spalla durante uno scontro di gioco da Ante Zizic sul finire di primo quarto: le immagini non chiariscono al meglio l’entità del contatto, ma il risultato ha costretto il lungo n°21 dei Sixers a uscire dal campo (dopo aver tentato e sbagliato i due liberi a causa del dolore persistente). Per Embiid soltanto 3 punti in 8 minuti, con coach Brown che si è detto “non sicuro” di schierarlo contro i Knicks nella prossima gara: “Aspettiamo gli esami: ormai mi sento prigioniero delle notizie che i medici devono comunicare allo staff dopo la gara. Le assenze però non possono essere un alibi per un gruppo che deve saper rispondere alle difficoltà. Dal mio punto di vista, non avere Ben e Joel sul parquet vuol dire che gli altri hanno spazio per esprimere le loro potenzialità. Perdere così quindi è sintomatico di ciò che siamo: dal punto di vista fisico abbiamo giocato un match pessimo”. Tanta la delusione dell’allenatore di Philadelphia, che nelle prossime ore attenderà con ansia l’esito degli esami: soltanto dopo un’analisi accurata si potranno stabilire i tempi di recupero per Embiid.