NBA, risultati della notte: Houston vince ancora, Miami crolla nel finale
Westbrook e Harden trascinano i Rockets al quinto successo in fila (63 punti in due), Minnesota piazza un 20-5 di parziale negli ultimi 4 minuti e ribalta il match contro gli Heat. Philadelphia perde Embiid per un infortunio alla spalla e la gara contro i Cavaliers, Doncic in tripla doppia guida Dallas contro San Antonio (14 per Belinelli). Di seguito risultati e highlights delle partite della notte
CLEVELAND CAVALIERS-PHILADELPHIA 76ERS 108-94 | Altra pesante sconfitta in trasferta per i Philadelphia 76ers - sempre in svantaggio e battuti a Cleveland dalla squadra con il peggior record della Eastern Conference (9-21 quello raccolto lontano dalla Pennsylvania). Alla fondamentale assenza di Ben Simmons infatti, si è aggiunta anche quella di Joel Embiid, lasciando ai Sixers soltanto i 20 punti di Shake Milton e poco altro: troppo poco anche per battere i Cavaliers
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A preoccupare Philadelphia infatti sono le condizioni di Joel Embiid, rimasto sul parquet soltanto 8 minuti (3 punti) e poi costretto ad abbandonare il campo dopo uno scontro con Ante Zizic che gli ha creato non pochi problemi alla spalla: rimasto sul parquet per tirare i liberi, il numero 21 dei Sixers ha sbagliato entrambi i tentativi a cronometro fermo, prima di rientrare nello spogliatoio per farsi mettere una fasciatura e non tornare più sul parquet. Nelle prossime ore gli esami, la diagnosi e i tempi di recupero
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Sono sei i giocatori in doppia cifra in casa Cavaliers, guidati da un Collin Sexton sugli scudi autore di 28 punti (+18 di plus/minus) e della giocata che più spettacolare del match - mettendo a sedere Josh Richardson con un crossover davvero ben riuscito e diventato un po’ il simbolo del crollo dei Sixers nel match in Ohio
HOUSTON ROCKETS-MEMPHIS GRIZZLIES 140-112 | Ben 63 punti in due per James Harden e Russell Westbrook - protagonisti nel quinto successo in fila raccolto da Houston, che supera senza troppi problemi anche Memphis. Il Barba ne mette 30, restando a guardare dalla panchina per tutto il quarto periodo un match che i Rockets hanno sempre condotto senza affanno (tanto da sfiorare le 30 lunghezze di vantaggio già all’intervallo lungo). Sette le triple realizzate da Harden in una gara da 23/50 complessivo per i texani, sempre più convincenti in questa nuova veste senza lunghi disegnata da D'Antoni
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Da sottolineare anche i 33 punti messi a referto da Russell Westbrook (con 9 rimbalzi e 8 assist, sempre vicino alla tripla doppia): per il n°0 dei Rockets è la 14^ gara con 30+ punti segnati, il migliore nel 2020 in tutta la lega. Sono 29 in fila invece le gare oltre quota 20, la quarta striscia più lunga nella storia di Houston - soltanto James Harden ha fatto meglio con i texani
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E Memphis? Continua il periodo nero dei Grizzlies, alla quarta sconfitta in fila in un match in cui non vanno oltre ai 22 punti con 26 tiri di Dillon Brooks, ai 12 e 9 assist di Ja Morant e ai 16 e 10 rimbalzi di Jonas Valanciunas - sotto il 40% complessivo dal campo di squadra
MIAMI HEAT-MINNESOTA TIMBERWOLVES 126-129 | Sconfitta clamorosa e inattesa in casa per gli Heat, in controllo del match a quattro minuti dalla sirena e poi travolti dal 20-5 di parziale con cui i T’Wolves hanno chiuso i conti e conquistato il successo. Dal -12 al +3, con Jordan McLaughlin autore del bersaglio del sorpasso a meno di nove secondi dal termine: sono 13 in totale i suoi punti, a cui si aggiungono i 17 di Juancho Hernangomez - massimo in stagione eguagliato - e i 21 di Malik Beasley
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Il migliore però è D’Angelo Russell che ne segna 27 con 7/14 dalla lunga distanza, 6 assist, 5 rimbalzi, 3 recuperi e soprattutto la stoppata decisiva su Jimmy Butler che nell’ultimo possesso del match va a sbattere contro di lui, evitando così ai T’Wolves di incassare quella che sarebbe stata la 19^ sconfitta nelle ultime 20 gare
Miami non va oltre i 24 punti di Kendrick Nunn, i 22 con 10 rimbalzi e 7 assist di Bam Adebayo e i 18 realizzati da Jimmy Butler - che con il doppio errore nel finale contro Minnesota porta a 1/15 il suo non invidiabile score nei tentativi dal campo nell’ultimo minuto quando si tratta di pareggiare o superare gli avversari in questa stagione
SAN ANTONIO SPURS-DALLAS MAVERICKS 103-109 | Reduci da quattro trasferte sempre perse in quel di San Antonio, i Mavericks invertono la tendenza degli ultimi due anni battendo gli Spurs a domicilio nonostante un quarto periodo iniziato nel peggiore dei modi (un solo punto a referto dopo oltre 6 minuti di gioco). Merito del solito duo Doncic-Porzingis, con il lettone autore di 28 punti e 12 rimbalzi
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Per Doncic invece un’altra super partita da 26 punti, 10 rimbalzi e 14 assist: la 13^ tripla doppia in stagione, la numero 21 della sua carriera - raggiunto Jason Kidd come miglior giocatore nella storia dei Mavericks. La differenza però è che l’attuale assistente allenatore dei Lakers riuscì a metterne a referto 21 soltanto dopo 500 gare giocate (4.2%), a Doncic invece ne sono bastate 119 (17.6%)
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Da sottolineare nonostante la sconfitta, l’ottima prestazione di Marco Belinelli: 14 punti in 21 minuti di gioco, il migliore in uscita dalla panchina con il suo 4/6 dall’arco e 5/8 complessivo dal campo, condito con un convincente +17 di plus/minus. Peccato però che la rimonta degli Spurs non sia giunta al termine, lasciando San Antonio sempre distante dalla zona playoff
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PHOENIX SUNS-L.A. CLIPPERS 92-102 | Comodo successo dei Clippers che controllano il secondo tempo a Phoenix e restano sempre avanti nel punteggio in una gara chiusa da Kawhi Leonard con 24 punti e 14 rimbalzi a referto, a cui si aggiungono i 18 realizzati da Marcus Morris. Una partita incanalata per il verso giusto grazie al 33-20 nel secondo quarto e a una lunga cavalcata nella ripresa, godendosi le giocate di un roster finalmente quasi tutto a disposizione di coach Doc Rivers
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Miglior realizzatore in casa Suns invece è Deandre Ayton, autore di 25 punti e 17 rimbalzi, a cui si aggiungono i 18 punti di Ricky Rubio e i 14 di Devin Booker - entrambi con 10 assist a referto. Phoenix perde così l’occasione di scavalcare gli Spurs in classifica, perdendo lo spazio per provare a riprendere almeno in parte il treno playoff
CHARLOTTE HORNETS-NEW YORK KNICKS 107-101 | Vincono gli Hornets che rispondono nel migliore dei modi sul parquet alla sospensione di Malik Monk (reo di aver infranto il regolamento anti-doping fissato dalla NBA), trascinati dai 26 punti di Terry Rozier e dai 21 realizzati da Devonte’ Graham - tornato in campo dopo una gara di riposo in cui tirare il fiato
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Non bastano ai Knicks i 18 punti e 9 rimbalzi di Julius Randle, con New York sotto di 15 lunghezze nel secondo tempo prima che, sotto la spinta di Bobby Portis e dei suoi canestri, gli ospiti non si riportassero sul -2 a meno di tre minuti dalla sirena. Allonzo Trier spreca il pallone per pareggiare la gara a 72 secondi dal termine, con il suo errore che seguito dal bersaglio di Rozier ha definitivamente indirizzato la gara verso Charlotte - condannando i Knicks alla quinta sconfitta in fila
ATLANTA HAWKS-ORLANDO MAGIC 120-130 | Vittoria cruciale nella corsa ai playoff da parte dei Magic, che nonostante il record sotto il 50% di vittorie, si portano a 4 gare e mezzo di vantaggio sulla nona a Est e consolidano la loro posizione. Merito dei 28 punti di Evan Fournier, dei 25 di Aaron Gordon e della difesa degli Hawks, che concede ben 130 punti al tutt’altro che irresistibile attacco dei Magic
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Diventa così ancora una volta inutile l’incredibile esplosione offensiva di Trae Young, autore di 37 punti e 11 assist con 10/27 dal campo, 4 triple a segno e la solita straripante resa offensiva. Un talento raramente visto prima: a meno di 22 anni infatti, Young ha già 14 gare chiuse con almeno 35 punti e 10 assist. Al secondo posto nella classifica all-time? Luka Doncic a quota 9, davanti alle 7 di LeBron James
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WASHINGTON WIZARDS-BROOKLYN NETS 110-106 | “Tutti, ma non Bradley Beal”: questa l’idea che ronzava nella testa della difesa dei Nets nell’ultimo minuto di gioco, con la partita in equilibrio e l’All-Star mancato degli Wizards già a quota 30 punti segnati. Il leader di Washington ha deciso dunque di affidarsi a Jerome Robinson - arrivato nell’ultimo giorno di mercato qualche settimana fa - che a 8.4 secondi dalla sirena ha realizzato la tripla che interrompe la striscia di tre sconfitte in fila dei capitolini
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La risposta Nets invece è affidata a Spencer Dinwiddie, che dalla lunga distanza fallisce il tentativo del sorpasso e porta il personale record a 2/24 dalla lunga distanza quando si tratta di segnare nei finali combattuti di partita. Il migliore per Brooklyn infatti è Caris LeVert che chiude con 34 punti, 5 triple, 6 rimbalzi, 7 assist e 4 palloni recuperati
UTAH JAZZ-BOSTON CELTICS 103-114 | Quarta sconfitta in fila in casa per i Jazz, battuti dagli ottimi Celtics di quest’ultimo periodo che hanno saputo approfittare della pessima partenza al tiro di Utah (14 errori nelle prime 17 conclusioni, 15 punti a referto dopo 12 minuti). Al resto poi un quintetto tutto in doppia e protagonista della sfida - soltanto 16 i punti raccolti dai giocatori entrati a gara in corso
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Altra superba prestazione da parte di Jayson Tatum, sempre più All-Star dei Celtics con i suoi 33 punti, 11 rimbalzi e 3 assist, arrivati tirando 13/20 dal campo, 3/5 dall’arco e mantenendo sempre altissimo il suo livello di resa. Un giocatore definitivamente maturato, un campione vero in grado di fare la differenza ogni singola partita
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Donovan Mitchell ha provato il più possibile a tenere testa a Tatum, caricandosi un bel po' di responsabilità sulle sue spalle: alla sirena finale sono 37 punti con 32 tiri dal campo, un bel po' di errori dalla lunga distanza, ma al tempo stesso tante giocate d'energia che hanno tenuto in vita i Jazz in una gara persa suonata come l'ennesimo campanello d'allarme
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