
NBA, lo stop costa milioni di dollari anche agli All-Star: come cambiano i contratti
La NBA inizia a fare i conti e le perdite in caso di sospensione di parte della stagione ricadranno non solo sulle franchigie, ma anche sui giocatori. Dopo il lockout del 2011-12 si decise di tenere fissa la soglia del salary cap: se così fosse anche questa volta, in futuro ci sarebbero a disposizione delle squadre 109 e non più i 125 milioni di dollari previsti. Una riduzione che inciderebbe (non poco) sui contratti di All-Star e sulla tassa di lusso da pagare per le squadre: ecco quanto perderebbero giocatori e franchigie con questa riduzione

BEN SIMMONS | 8.5 milioni di dollari in meno | La sua estensione del contratto da 5 anni da rookie a 170 milioni porterà nelle sue tasche il 25% del salary cap, che con la riduzione dovrebbe sottrargli 8.5 milioni rispetto alle previsioni

JAMAL MURRAY | 8.5 milioni di dollari in meno | Stesso discorso di Simmons anche per Murray, che ha sottoscritto un accordo identico con i Nuggets: 8.5 milioni in meno nel caso il salary cap venisse congelato

PASCAL SIAKAM | 6.1 milioni di dollari in meno | Per lui quattro anni e 130 milioni di dollari complessivi, che potrebbero però diventare meno di 124 se il cap restasse fermo: una “perdita” di 6.1 milioni di dollari

GIANNIS ANTETOKOUNMPO | 32 milioni di dollari in meno | Il suo contratto, di cui si parla già da tempo nonostante la firma arriverà soltanto nell’estate 2021, resterà lo stesso il più ricco della storia NBA, ma dai 253 milioni di dollari (potenziali, a questo punto) si potrebbe passare a 221: ben 32 milioni in meno

DAMIAN LILLARD | 24.9 milioni di dollari in meno | Stesso discorso del n°34 greco dei Bucks anche per Lillard, che vedrebbe in questo caso scendere il suo “massimo” dai 196 previsti ai 171.1 effettivi nel caso in cui il salary cap delle squadre restasse fermo

JOE HARRIS | Salta il rinnovo con i Nets? | Il suo ritorno a Brooklyn il prossimo anno è certamente funzionale al progetto di crescita della squadra, ma al tempo stesso i Nets sono costretti a fare i conti: con la tassa di lusso abbassata e un monte salari da oltre 132 milioni, ci sarebbero ben 25 milioni in più da versare alla NBA. Una cifra che potrebbe portare Brooklyn a rinunciare al rinnovo di Harris

ROCKETS, CLIPPERS E BUCKS | Tassa di lusso da pagare? | I calcoli con un salary cap bloccato potrebbero portare diverse franchigie a rifare i conti: se la soglia della tassa di lusso dovesse restare fissa a 139 milioni di dollari, anche franchigie di primo livello come Clippers, Rockets e Bucks potrebbero essere costrette a rifare i conti e a rimetterci diversi milioni

HAWKS, HORNETS, KNICKS, PISTONS | 6 milioni di dollari in meno per la free agency | Tante squadre a Est in fase di rebuilding punteranno nella prossima free agency a provare a mettere sotto contratto qualche giocatore di rilievo per rilanciare il roster. Il problema però è che potrebbero fare affidamento su una cifra inferiore rispetto al previsto: gli Hawks ad esempio, dai 45 milioni previsti potrebbero scendere a 39, i Knicks da 50 a 44

ANDRE DRUMMOND | Player option e quindi niente free agency? | Nel caso del centro dei Cavaliers diventa dunque lecito il dubbio: cosa fare dei 28.8 milioni garantiti dal prossimo anno di contratto? Prenderli o affrontare un mercato in cui i soldi da spendere per i free agent diventano sempre meno?

DEMAR DEROZAN | Player option e niente free agency? | Nella stessa situazione di Drummond è anche il n°10 degli Spurs, che nei mesi scorsi aveva espresso il suo malessere e parlato di come la sua intenzione fosse quella di cambiare aria. Ora però le cose potrebbero essere cambiate...

NICOLAS BATUM (E NON SOLO) | Rinnovo immediato | Chi invece dubbi non ne ha mai avuti è il giocatore francese degli Hornets, che passerà all'incasso dei suoi oltre 27 milioni di dollari. Come lui anche Otto Porter (28.1 milioni) e Gordon Hayward (34.2 milioni), pronti a godere di contratti che qualche anno fa sembravano avere un senso e adesso invece molto meno

JRUE HOLIDAY | Come fare con il bonus presenze? | Nel suo contratto è previsto un incentivo da 255.000 dollari nel caso in cui giochi almeno 66 partite, ma il dato è parametrato sulle 82. Qualora la regular season venisse cancellata, come comportarsi? Ridurre in maniera percentuale il dato permetterebbe al n°11 di passare all'incasso con 55 gare in campo, ad esempio

SOLOMON HILL | Come fare con il bonus minuti? | Stesso discorso fatto per Holiday con le presenze, potrebbe trovare riscontro con i minuti trascorsi sul parquet da Hill (1.000 quelli da raggiungere per incassare 531.000 dollari): uno "sconto" dettato dalla riduzione della regular season potrebbe essere propizio per passare all'incasso

MAURICE HARKLESS | Niente bonus per la % nel tiro da tre punti? | In ballo ci sono 500.000 dollari e potrebbero essere sfumati per soli due tentativi dalla lunga distanza: sul suo contratto c'è scritto di dover tirare con il 35% dall'arco e al momento i dati dicono 34.7. Dovesse non ricominciare più la regular season, sarebbe davvero un peccato

LUGUENTZ DORT | Nessun rinnovo con i Thunder? | La data di scadenza dei two-way contract come il suo è il 15 aprile e ormai appare altamente improbabile che la stagione ricominci prima di quella data: trovare una soluzione (e una dilazione) appare l'unico modo plausibile per garantire a giocatori come quello dei Thunder di poter avere un nuovo contratto

MINNESOTA TIMBERWOLVES | Tassa di lusso perché impossibilitata a operare | Discorso simile a quello di Dort va fatto per i T’Wolves, al momento sopra la tassa di lusso per 454.726 dollari. Per quello era atteso a giorni il taglio del contratto di Omari Spellman o di Jacob Evans: un’operazione che deve avvenire prima dell’ultimo giorno di regular season; spazio di manovra che adesso potrebbe venir meno a Minnesota

TJ MCCONNELL | Contratti garantiti con una data | Il giocatore dei Pacers, così come Monte Morris ad esempio, in caso di "slittamento" della stagione potrebbe ritrovarsi a giocare a fine giugno e anch a inizio luglio i playoff: in quel caso il contratto con scadenza "penalizzerebbe" la squadra che invece si sarebbe liberata di lui a stagione finita (i Knicks ad esempio hanno quattro contratti di questo genere). Questo sarà un altro punto su cui dover lavorare in caso di regular season ripresa in ritardo

GOLDEN STATE WARRIORS | Che fine fanno le trade exception? | Anche quelle hanno una scadenza (tra luglio e agosto), riguardano più di 10 squadre e nel caso degli Warriors superano i 17 milioni di dollari: in questo caso però basterà spostare tutte le date per evitare di perderle