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Coronavirus, Marcus Smart si offre per la ricerca contro il Covid-19

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©Getty

Il n°36 dei Celtics e altri tre giocatori NBA guariti dal coronavirus, doneranno il loro sangue (e gli anticorpi in esso contenuti) per aiutare i ricercatori che stanno lavorando a dei trattamenti medici per curare i pazienti più gravi

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Dopo essere stati costretti per giorni a restare sulla difensiva, è tempo di passare all’attacco. Così Marcus Smart ha confermato, poche ore dopo l’arrivo della notizia della sua guarigione dal coronavirus, di voler donare il suo sangue in maniera tale che possa essere studiato nella speranza di trovare un trattamento in grado di contrastare la malattia. Alcuni specialisti contattati da ESPN hanno confermato che sono già quattro i giocatori NBA che, una volta accertata la loro guarigione, hanno scelto di aderire al progetto nazionale portato avanti per studiare il plasma - una sperimentazione che potrebbe aiutare i malati più vulnerabili a trovare una soluzione al virus. L’agente di Smart ha confermato che lui è uno di quelli che si sono messi a disposizione della ricerca, dando seguito così alle parole e alle raccomandazioni con cui la stessa NBA aveva chiesto ai giocatori guariti di dare una mano. Il trattamento con il plasma infatti potrebbe essere la chiave per modificare la durata e la severità della malattia soprattutto con i pazienti più deboli e che rischiano la loro incolumità. Un’occasione unica in un momento così complicato per tanti anziani e per le fasce più deboli della popolazione: “I giocatori NBA, oltre a essere più grossi del normale, hanno un sangue molto ossigenato, ricco inevitabilmente anche di tanto plasma. Solitamente tutte le persone allenate ne dispongono di una quantità superiore rispetto alla norma: per questo diventa ancora più importante il loro contributo”.