In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

NBA, Tracy McGrady: "I Bulls mi volevano in cambio di Pippen, Jordan fece saltare tutto"

IL RETROSCENA
©Getty

Con gli occhi del mondo incollati su “The Last Dance”, pochi si ricordano che la storia dell’ultima stagione dei Chicago Bulls sarebbe potuta andare molto diversamente. A rivelarlo è stato Tracy McGrady: "Feci un provino segreto per i Bulls nel 1997, mi volevano in cambio di Scottie Pippen. Poi Michael Jordan chiamò Krause e saltò lo scambio"

CORONAVIRUS, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

Condividi:

La stagione 1997-98 dei Chicago Bulls è passata alla storia come “The Last Dance”, il titolo del documentario che la testimonia con immagini inedite in onda su ESPN e distribuito in Italia su Netflix (disponibile a un prezzo vantaggioso per gli abbonati Sky che sottoscrivono l’offerta Intrattenimento Plus su Sky Q). Ma la storia di quell’annata sarebbe potuta andare molto diversamente se il General Manager dei Chicago Bulls, Jerry Krause, avesse portato a termine sono scambio sorprendente: Scottie Pippen in cambio di Tracy McGrady. A rivelarlo è stato lo stesso T-Mac su ESPN: “In pochi sanno che la sera del Draft [nel 1997, dopo il quinto titolo dei Bulls, ndr] Jerry Krause stava provando a chiudere lo scambio per portarmi ai Bulls in cambio di Pippen. Poi Michael Jordan chiamò e fermò tutto. Mi avevano anche fatto fare un provino segreto, tanto erano interessati”. In effetti le circostanze propendevano per uno scambio: Pippen stava entrando nel suo ultimo anno di contratto e Krause sapeva che lo avrebbe perso in free agency, così come Michael Jordan e Phil Jackson. Il New York Times già nel 1997 aveva riportato che i Boston Celtics stavano pensando di cedere la terza e la sesta scelta al Draft per prendere Pippen e Luc Longley (poi avrebbero preso Chauncey Billups e Ron Mercer), e con quelle pick Krause avrebbe provato a prendere Keith Van Horn (poi chiamato alla 2 da Philadelphia) e lo stesso McGrady. Jordan però bloccò tutto, chiedendo e ottenendo un ultimo anno con il nucleo al completo e vincendo il sesto titolo della sua cavalcata a Chicago prima di lasciare la franchigia — proprio la stagione testimoniata nel documentario che sta facendo parlare l’intera NBA.