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NBA, stagione 2020-21: possibile partenza a dicembre. Rimandate Lottery e Combine

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©Getty

Il Board of Governors della NBA ha deciso di rimandare i due eventi previsti a maggio a Chicago — la Lottery del Draft e la Combine dei prospetti — a data da definirsi. Nel frattempo, in attesa di tornare in campo per finire la stagione 2019-20, c'è l'ipotesi di cominciare la prossima a dicembre

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La notizia era ormai nell’aria, ora c’è anche l’ufficialità. La NBA ha deciso di rimandare a data da destinarsi i due eventi che avrebbe dovuto tenere a maggio a Chicago, la Lottery del Draft (in cui le 14 squadre rimaste fuori dai playoff si giocano la prima scelta assoluta) e la Combine (l’evento in cui i futuri protagonisti del Draft vengono misurati e incontrano le dirigenze NBA). La lega non ha ancora annunciato anche il rinvio del Draft previsto attualmente al 25 giugno, ma secondo quanto riportato da ESPN è solamente una questione di tempo, visto che senza gli altri due eventi non ci sono le condizioni per effettuarla. La volontà della lega è quella di finire questa stagione quando ce ne sarà l’opportunità, ma intanto si sta già pensando al futuro: nell’ultimo Board of Governors (l’assemblea dei proprietari insieme al commissioner Adam Silver) è emerso sempre maggiore supporto all’idea di cominciare la stagione 2020-21 a dicembre, possibilmente con giorno di apertura a Natale per sfruttare al massimo l’esposizione del Christmas Day, il giorno in cui la NBA entra nelle case anche dei non appassionati (e come aveva già fatto nel 2011-12 per via del lockout). Non è una decisione che verrà presa nel breve periodo, ma l’inizio della prossima stagione a dicembre viene incontro ad almeno tre esigenze stringenti. La prima: prendersi ancora più tempo per chiudere la stagione attualmente in corso (anche spingendosi a ottobre) senza compromettere la off-season degli atleti. La seconda: dare maggiore tempo alla possibilità che i tifosi tornino sugli spalti per il maggior numero di partite possibile, facendo tornare quindi le entrate dei botteghini (anche se, come detto da un membro del Board of Governors, "Se cominci la stagione a dicembre, può darsi che i tifosi tornino a marzo"). La terza: evitare la concorrenza della NFL che nei mesi autunnali e invernali è fortissima, riducendo il potenziale degli ascolti della NBA. Il calendario ristrutturato è già stato immaginato da Bobby Marks di ESPN, sostanzialmente spostando di due mesi quello attualmente utilizzato e cambiando l’ordine di free agency e Draft (prima il mercato e poi le scelte dei giovani, contrariamente a quello che accade ora). Al momento sono tutte ipotesi, senza peraltro prendere in considerazione le Olimpiadi di Tokyo previste per il luglio del 2021 (quindi in pieni playoff della NBA), ma di sicuro la lega sta cominciando a programmare il suo futuro in attesa di ricominciare il suo presente.