NBA, Charles Barkley: “Il mio titolo con Houston non avrebbe avuto valore”
la polemicaL’Hall of Famer, diventato uno dei più ascoltati e discussioni opinionisti NBA, è ritornato a discutere di una vecchia questione: il “peso” di un titolo vinto grazie al passaggio in una grande squadre assieme ad altri All-Star. “Con un successo ai Rockets non mi sarei ritenuto un campione”. Un messaggio per KD?
Vincere un titolo NBA è una gioia e una soddisfazione immensa, a prescindere dal modo in cui si raggiunge quel risultato. E fa sorridere secondo alcuni che a parlarne e a giudicarne il peso sia chi, nonostante una grande carriera, non sia riuscito a conquistare neanche un anello. Charles Barkley è tornato a parlare - e a fare polemica - ospite di Zach Lowe durante il quale è ritornato a raccontare alcuni passaggi cruciali della sua carriera. Uno in particolare - le stagioni ai Rockets al fianco di Hakeem Olajuwon e Clyde Drexler (e poi anche di Scottie Pippen) - è quello che ha colpito molti, visto che lo stesso Barkley ha detto che un successo in quel contesto avrebbe avuto un peso relativo: “Anche qualora avessimo vinto, non avrei considerato quel titolo. Non sto dicendo una bugia. Io e Karl Malone lo sappiamo bene: se lui avesse vinto con i Lakers nel 2004, non sarebbe stato un titolo NBA che avrebbe avuto un peso. Non avrebbe significato nulla”. Sì, tutti state pensando alla stessa cosa: la favola della volpe e dell’uva, la mancata consolazione per chi non riesce a raggiungere un traguardo e allora punta a denigrare chi ottiene quel risultato. Il riferimento infatti ancora una volta è finito su Kevin Durant e la sua decisione di passare agli Warriors: “Non sarà mai d’accordo con una scelta di quel tipo: quando io chiesi ai miei tempi di essere scambiato, non feci mai accenno all’idea di voler andare ai Bulls, ai Celtics o ai Lakers. Cercavo soltanto una squadra che mi permettesse di avere delle opportunità di competere ad alto livello”. L’idea insomma è quella di additare come sbagliata la volontà da parte di KD di scegliere appositamente gli Warriors - reduci da una regular season da 73 vittorie: una squadra già forte e completa senza Durant. Una scelta che avrebbe tolto peso, valore e senso ai successi dell’ex n°35 di Golden State. A dirlo però è soltanto chi un’anello NBA in realtà non lo ha mai vinto.