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NBA, Kobe Bryant e il sogno di Jeanie Buss: “Così so che sta bene”

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©Getty

La proprietaria dei Lakers ha spiegato durante un’intervista di avere ancora il cuore spezzato dalla scomparsa del Black Mamba, a quattro mesi dalla sua morte: “Darei qualsiasi cosa per tornare indietro a quel 26 gennaio ed evitare che accada l’incidente”

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Durante un’intervista rilasciata al Daddy Issues podcast condotto da Joe Buck e Oliver Hudson, Jeania Buss - la proprietaria dei Los Angeles Lakers - ha sorpreso tutti rispondendo a un paio di domande riguardo la scomparsa e il suo rapporto con Kobe Bryant: “Darei qualsiasi cosa per tornare indietro nel tempo e far sì che quel maledetto 26 gennaio non abbia luogo”. Il pensiero che corre un po’ nella testa di tutti, nonostante oggi ricorrano i quattro mesi dalla scomparsa del Black Mamba. Per spiegarne l’importanza e il peso, il suo racconto ha toccato anche un altro punto - la sieropositività di Magic Johnson a inizi anni ‘90 e la consapevolezza che quel passaggio doloroso diede al suo rapporto con la squadra e i campioni dei Lakers: “In quei giorni pregai tanto e mi sono detta che se avessimo mai avuto in gialloviola un altro giocatore come Magic Johnson nella nostra squadra, non lo avrei mai e poi mai dato per scontato. Dopo qualche anno è arrivato Kobe: nonostante il mio cuore sia spezzato, uno delle poche cose che mi conforta è che lui sapeva bene quanto affetto ci fosse da parte nostra - come avevamo avuto modo di sottolineare durante il ritiro delle sue due maglie. Non ha mai dubitato del fatto che fossimo al suo fianco al 100%: questo è ciò che in parte mi consola. Abbiamo sempre reso il giusto merito alla grandezza del Black Mamba”. Non solo lei ovviamente, ma anche suo padre - scomparso ormai da sette anni: “Ci sono stati dei momenti in cui ho sognato che mi dava conforto, che mio padre era al mio fianco quando vivevo dei momenti particolari di stress e non mi sentivo a mio agio con la decisione che stavo per prendere”. Per poi aggiungere: “In realtà un paio di volte negli ultimi mesi ho sognato anche Kobe e questo mi ha fatto sentire come se lui stesse bene. Come se le cose andranno per il verso giusto”. A quattro mesi dalla sua tragica scomparsa, resta l’unico messaggio di speranza al quale restare aggrappati.