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NBA, otto gare di regular season a Orlando: ai Lakers dodici milioni di dollari

SOLDI
©Getty

Le otto gare di regular season che ogni squadra disputerà a Orlando servirà soprattutto per recuperare soldi dagli accordi con le tv locali per la trasmissione delle partite. Per i Los Angeles Lakers significa circa 1.5 milioni a gara, mentre quelle che guadagnano meno si fermano a 200.000 dollari

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La NBA ha annunciato che tornerà a giocare una parte di regular season con 22 squadre a partire dal prossimo 31 luglio. Nella bolla di Disney World, a Orlando, ciascuna squadra disputerà 8 partite per definire la classifica finale in vista dei playoff, con la possibilità che si giochino due sfide play-in tra l’ottava e la nona di ciascuna conference in base ai record. Quella di disputare almeno una serie di partite prima di affrontare i playoff è stata una richiesta dell’associazione giocatori, così che i protagonisti in campo potessero ritrovare un po’ di confidenza con il gioco prima di entrare in post-season, ma ha anche delle forti motivazioni economiche, specialmente per i Los Angeles Lakers. Secondo quanto riportato da Sam Amick di The Athletic, infatti, il contratto televisivo locale dei gialloviola con Spectrum SportsNet vale circa 1.5 milioni di dollari a partita trasmessa, per un totale di 12 milioni (a fronte degli 8 inevitabilmente persi visto che non si arriverà a 82 partite) che di questi tempi fa comodo non solo alla franchigia, ma alla NBA in generale — considerando il sistema di revenue sharing tra le squadre più ricche e quelle in perdita. Non tutti ovviamente hanno il contratto dei Lakers, anzi: uno degli accordi di minor valore paga circa 200.000 dollari per ogni partita trasmessa in tv. Arrivare a quota 70 partite, poi, in molti accordi permette di recuperare tutti i soldi previsti dal contratto, dando un incentivo in più a disputare quelle otto gare prima di tuffarsi nei playoff. Il primo turno della post-season, poi, viene trasmesso sia in tv nazionale che su quelle locali, portando ulteriori incassi fondamentali alle squadre NBA. Oltre alle motivazioni sportive, insomma, a Orlando si giocherà anche per una parte della sopravvivenza economica delle squadre.