Nel triennio che a inizio millennio ha visto i Lakers di Kobe & Shaq mettere in bacheca tre titoli NBA, i gialloviola hanno sempre incontrato sulla loro strada, in ogni edizione dei playoff, sia i Sacramento Kings che i Portland Trail Blazers. "Ma erano quest'ultimi - dice Shaq - gli unici a non aver paura di noi"
Tre titoli NBA in tre anni, 2000, 2001 e 2002. Si può chiamare dominio, dinastia, ma anche una serie di successi così lunga e duratura non arriva senza difficoltà. I Lakers a inizio millennio le affrontano nelle sembianze di almeno tre squadre, affrontate a ripetizione in quelle tre edizioni di playoff: i Sacramento Kings e i Portland Trail Blazers (incontrati tre anni su tre) e i San Antonio Spurs (fronteggiati nel 2001 e nel 2002). Ma Shaquille O’Neal non ha dubbi quando deve individuare la squadra che più di altre è andata vicina a vanificare il sogno di threepeat dei Lakers suoi e di Kobe Bryant: “Portland era la squadra più dura di tutte — dice il n°34 gialloviola — ed erano gli unici a non aver paura di noi”. Un parere condiviso da un altro grande artefice di quei trionfi, Robert Horry: “Quei Blazers sono con ogni probabilità la squadra più forte che io abbia mai affrontato nella mia carriera. Punto”, ammette “Big Shot Rob”. Cinque giocatori che nella loro carriera hanno prima o poi ottenuto almeno una convocazione all’All-Star Game (Scottie Pippen, Rasheed Wallace, Jermaine O’Neal, Steve Smith e Detlef Schrempf) più un ex rookie dell’anno NBA come Damon Stoudamire in regia e tanti altri giocatori di livello. Andarono vicinissimi a sconfiggere L.A. nel 2000 (4-3 Lakers vincendo in rimonta gara-7), ma poi si arresero con due secchi 3-0 al primo turno gli anni successivi. Quando ormai lo strapotere di Kobe&Shaq era impossibile da fermare. Per tutti.