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NBA, Avery Bradley sceglie di fermarsi: i Lakers vicinissimi a JR Smith per rimpiazzarlo

NBA
©Getty

La guardia titolare dei Lakers ha comunicato alla società la sua intenzione di non scendere in campo a Orlando alla ripresa della stagione, citando la salute del figlio (alle prese con problemi respiratori cronici) come il motivo principale. JR Smith sarebbe pronto a prendere il suo posto ai Lakers, ma i Lakers (e DeMarcus Cousins) aspettano con ansia anche la decisione di Dwight Howard

Per molti non è una sorpresa, per i Lakers (e per le loro ambizioni di titolo) sicuramente un brutto colpo: Avery Bradley ha comunicato alla squadra la sua volontà di non tornare in campo alla ripresa del campionato, a partire dal 30 luglio. Le motivazioni della guardia dei Lakers riguardano la salute di uno dei suoi tre figli — Liam, di 6 anni — con problemi respiratori cronici che con ogni probabilità gli avrebbero impedito di raggiungere il padre e la famiglia all’interno della bolla che la NBA creerà a Orlando. “Pur essendomi impegnato con i miei compagni e con l’organizzazione, alla fine gioco a basket per provvedere alla mia famiglia”, ha dichiarato Bradley, che per la rinuncia  a scendere in campo perderà circa 650.000 dollari in salario. “In un momento storico come questo, non posso pensare di prendere una decisione che metta a rischio, neppure minimo, la salute e il benessere della mia famiglia”. Bradley poi — da settimane uno dei giocatori più attivi insieme a Kyrie Irving nel dibattito sulle tensioni razziali e sociali seguito all’uccisione di George Floyd — non si nasconde e tocca anche questo delicato tasto: “Prometto che utilizzerò il tempo lontano dal campo per concentrarmi sulla formazione di progetti che possano migliorare la mia comunità”. In quintetto in 44 delle 49 gare da lui disputate quest’anno coi Lakers, Bradley è pezzo fondamentale (soprattutto difensivamente) delle rotazioni gialloviola. Probabile che il suo posto nei primi cinque venga preso da Kentavious Caldwell-Pope ma i Lakers si stanno già muovendo sul mercato per trovare un sostituto a Bradley — e sembrerebbero averlo già individuato.

Tutti gli indizi vanno verso la firma di JR Smith

Il favoritissimo per rimpiazzare Avery Bradley — che verrebbe tagliato per liberare un posto a roster — è JR Smith, già campione NBA nel 2016 a Cleveland al fianco di LeBron James (e sesto uomo dell’anno NBA tre anni prima con la maglia dei New York Knicks). Smith aveva già sostenuto dei provini per i Lakers a febbraio, prima che i gialloviola scegliessero di firmare invece Dion Waiters, ma il suo agente — Rich Paul, lo stesso di James, per Klutch Sports — e il general manager di L.A. Rob Pelinka si sarebbero già incontrati per discutere una firma che sembra ormai imminente. Smith, 34 anni di cui 15 trascorsi nella lega, firmerebbe un accordo soltanto fino al termine della stagione 2019-20 e diventerebbe poi free agent in estate.

L’attesa per la decisione di Howard, l’opzione Cousins

Anche sotto canestro la situazione del roster gialloviola in attesa di trasferirsi a Orlando rimane molto fluida. Un altro giocatore molto attivo nelle proteste seguite al caso-Floyd è stato negli ultimi giorni Dwight Howard. Pur se da casa Lakers traspare ottimismo sulla sua presenza in campo da fine luglio, il centro di L.A. potrebbe anche lui scegliere di rinunciare a completare la stagione 2019-20 (“Non credo che il basket sia una priorità in questo momento”, ha dichiarato recentemente). È forse per questo che DeMarcus Cousins — che un primo rumor aveva dato per deciso a rinunciare all’opzione Orlando per concentrarsi direttamente sulla stagione 2020-21 — sembrerebbe invece ancora in corsa per raggiungere i Lakers. In molti pensano che Cousins a questo punto sia in attesa della decisione proprio di Howard, disposto a tornare in campo a fine luglio solo al fianco di LeBron e Anthony Davis nel caso Dwight Howard dovesse rinunciare al finale di stagione.