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NBA, LeBron James: "Kobe Bryant? Non c'è giorno che non pensi a lui"

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©Getty

Le parole più toccanti pronunciate dal n°23 dei Lakers in conferenza stampa sono state quelle rivolte alla leggenda gialloviola scomparsa lo scorso gennaio: “Lui, Gigi, Vanessa e le ragazze fanno parte di questa famiglia, questo è un anno in cui niente è normale”

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Quando parla il n°23 dei Lakers il livello di interesse e di attenzione da parte di giornalisti e addetti ai lavori sale. Le notizie e i titoli sono sempre dietro l’angolo e LeBron James non ha deluso anche questa volta, raccontando quale fosse il suo stato d’animo, le difficoltà affrontate in questi mesi difficili - soffermandosi sulla mancanza della madre durante la quarantena. James poi è andato oltre, tornando a parlare dopo diverse settimane di Kobe Bryant, della sua assenza e del peso enorme che il suo vuoto ha lasciato all’interno della squadra e della dirigenza: “Non passa un giorno senza che non pensi a lui, senza che i Lakers lo ricordino. Lui, Gigi, Vanessa e le ragazze sono parte di questa famiglia. Portiamo ancora addosso la maglia n° 24, la 8 e la 2 con orgoglio e ricordando cosa sono stati, non solo per i gialloviola ma per il mondo della pallacanestro. È un anno in cui niente è normale, ma dobbiamo adattarci alle sfide della vita. Staff e giocatori qui nella bolla devono rimanere concentrati: ogni stagione ci pone davanti delle sfide diverse, noi dobbiamo affrontare la nostra - ben consapevoli che questo 2020 è diverso da tutti gli altri”. Diversa la corsa al titolo e anche quella al premio di MVP, che verrà assegnato senza tenere conto delle ultime partite che di giocheranno a Orlando dal prossimo 30 luglio: “Ho dimostrato ancora una volta quello che sono in grado di fare sul parquet - non solo a livello individuale, ma anche come crescita per il gruppo. In tanti si domandavano se avessi potuto replicare quanto fatto nella Eastern Conference anche a Ovest: il primo posto dei Lakers è lì a dimostrare quale sia la risposta”. Insomma: Antetokounmpo avvisato, mezzo salvato. LeBron James, a prescindere dall’età e dai premi, resta ancora l’uomo da battere.