NBA, i risultati della notte: super Antetokounmpo e Boston ko, Dallas-Houston show
Prestazione da MVP per il n°34 greco dei Bucks che guida Milwaukee nel successo contro i Celtics. Canestri e spettacolo tra Rockets e Mavericks: alla fine ha la meglio Houston all’overtime grazie ai 49 punti di James Harden. Nove punti di Belinelli nella vittoria sui Kings che tiene in corsa gli Spurs per l’ottavo posto. Successo importante dei Blazers che battono i Grizzlies e si avvicinano al loro ottavo posto a Ovest. I Magic battono Brooklyn, Devin Booker trascina Phoenix contro Washington
MILWAUKEE BUCKS-BOSTON CELTICS 119-112 | Giannis Antetokounmpo ricomincia la stagione NBA così come l’aveva lasciata in sospeso lo scorso 11 marzo: dominando e trascinando Milwaukee al successo. Per lui sono 36 punti, 15 rimbalzi e 7 assist nel successo dei Bucks contro i Celtics, raccolti grazie al 14/20 dal campo e a un eloquente +18 di plus/minus. Sono 18 i punti messi a referto da Khris Middleton, autore della tripla iniziale del match salutata da Mike Breen con un “BANG”, seguito dal commento: “Per mesi mi è mancato non poterlo dire”
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L’episodio contestato che ha fatto discutere (non poco) nel finale di gara è stato il mancato sesto fallo fischiato ai danni di Antetokounmpo in uno dei momenti cruciali del match: “Sappiamo bene come sono andate le cose: sarebbe stato il sesto fallo per Giannis e gli arbitri hanno preferito non mandarlo fuori”, sottolinea un arrabbiato Marcus Smart, che al posto di vedere il n°34 dei Bucks prendere la strada della panchina, lo ha visto andare in lunetta e mettere a segno uno dei tiri liberi più pesanti della sfida
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In casa Celtics è proprio Smart il miglior realizzatore con i suoi 23 punti in uscita dalla panchina. Sono 22 quelli messi a referto da Jaylen Brown, mentre Jayson Tatum litiga con la partita e chiude con soli 5 punti a referto al termine di una gara da 2/18 al tiro. In ripresa il ginocchio di Kemba Walker che resta in campo soltanto per 19 minuti (ben 16 punti per lui) e che spera di trascinare Boston che al momento, nonostante la sconfitta, resta al terzo posto a Est
DALLAS MAVERICKS-HOUSTON ROCKETS 149-153 OT | Super prestazione di James Harden nel successo spettacolare e in rimonta dei Rockets contro i Mavericks. Houston, sotto di 7 punti a 45 secondi dal termine, è riuscita ad acciuffare in volata il canestro del pareggio nei regolamentari grazie a un tap-in di Robert Covington a seguito dell’errore dalla lunetta del Barba. Una situazione da 2-711 di record secondo ESPN Stats&Info per le squadre che inseguono che i texani sono riusciti a ribaltare
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Merito di uno stratosferico James Harden, autore di 49 punti (23 dei quali nel solo primo quarto, senza sbagliare neanche un tiro dal campo): per il Barba è la 20^ gara oltre quota 40 in stagione, il quarto di sempre a metterne insieme così tanti in una singola regular season dopo Wilt Chamberlain (6 volte), Michael Jordan (2) ed Elgin Baylor (2)
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In una partita da record per punti segnati e qualità degli attacchi, a trascinare i Mavericks ci ha pensato come al solito Luka Doncic che chiude il match con la sua 23^ tripla doppia in carriera: 28 punti, 13 rimbalzi e 10 assist - secondo soltanto a Oscar Robertson (67) per numero di gare in tripla doppia nelle prime due stagioni NBA
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SAN ANTONIO SPURS-SACRAMENTO KINGS 129-120 | Successo fondamentale nella corsa all’ottavo posto a Ovest per gli Spurs, che giocano una super partita offensiva trascinati da un super DeRozan: l’ex Raptors segna 17 dei suoi 27 punti (raccolti con 10/13 al tiro) nel solo quarto periodo, miglior realizzatore di una squadra che chiude con oltre il 53% dal campo
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Sono nove i punti realizzati in uscita dalla panchina da Marco Belinelli in 15 minuti di utilizzo a gara in corso: 1/4 dal campo e 7/7 dalla lunetta, il miglior indicatore per spiegare l’aggressività e la voglia con cui il n°18 azzurro degli Spurs è entrato sul parquet e ha affrontato il match, indossando sulle sue spalle la maglia con la scritta “Uguaglianza”
I CANESTRI E LE GIOCATE DI MARCO BELINELLI CONTRO I KINGS
Da sottolineare la scelta di Gregg Popovich e della sua assistente Becky Hammon, entrambi rimasti in piedi durante l’esecuzione dell’inno nazionale, mentre il resto dello staff ha preferito inginocchiarsi in segno di protesta: “È una scelta personale, la bellezza della NBA sta proprio in questo: nel fatto che ognuno ha la libertà di agire nel modo che ritiene più opportuno”
Sacramento è rimasta in corsa fino a quattro minuti dalla sirena, prima di incassare il 17-8 di parziale che ha indirizzato la gara verso gli Spurs. Una sconfitta che rende inutile il massimo in carriera raccolto da De’Aaron Fox, autore di 39 punti in 38 minuti con 17/33 al tiro, 1/7 dalla lunga distanza a cui il giocatore dei Kings ha aggiunto anche 6 assist
I CANESTRI E IL MASSIMO IN CARRIERA DI DE'AARON FOX
PORTLAND TRAIL BLAZERS-MEMPHIS GRIZZLIES 140-135 (OT) | Partita pesante tra ottava (Grizzlies) e nona a Ovest (Blazers). Portland chiude avanti di 8 i primi due quarti, ma Memphis rientra nel secondo e si arriva a un finale punto a punto. Carmelo Anthony (21 punti alla fine per lui) prova a chiuderla con due bombe nell'ultimo minuto e mezzo, ma sbaglia la terza e si va ai supplementari. Nell'overtime i Blazers riescono a portarla a casa con Melo che suggella il successo dalla lunetta
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Il miglior marcatore dei Blazers è però McCollum che ne mette 33 con 14/21 al tiro, compresi punti pesanti nel supplementare. Ce ne sono 29 con 9 assist per Lillard, mentre Nurkic si fa sentire sotto i tabelloni con 18 punti e 9 rimbalzi. Inutili per Memphis i 33 di un super Jaren Jackson
BROOKLYN NETS-ORLANDO MAGIC 118-128 | Sfida tra la settima (Brooklyn) e l'ottava (Orlando) a Est. Match equilibratissimo nei primi due quarti, in cui Caris LeVert - 17 punti alla sirena - ha provato a non far rimpiangere le tantissime assenze in casa Nets. Nel terzo quarto però è arrivato il parziale decisivo da parte dei Magic, che hanno vinto la frazione 41-23. Inutile il tentativo di rimonta di Brooklyn nel finale. Per Orlando ottima prestazione di Vucevic, che ha chiuso con 22 punti, 7 rimbalzi e 5 assist. I Magic superano i Nets al settimo posto
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Il miglior marcatore dell'incontro è stato però uno scatenato Evan Fournier, autore di 24 punti con un ottimo 10/15 al tiro (3/6 da tre e 11 ai liberi). Per il francese dei Magic anche 5 assist, un rimbalzo, una stoppata e +26 di plus/minus in 25 minuti sul parquet
L'immagine più forte della partita non è stata però quella di Jonathan Isaac che è rimasto in piedi durante l'inno nazionale. L'ala dei Magic è stato l'unico tra giocatori e staff tecnici a non inginocchiarsi in appoggio alla protesta anti razzista in atto negli Usa. Isaac non ha neanche indossato la maglia nera con la scritta 'Black Lives Matter', bensì la sua maglia da gioco priva di slogan. Una volta in campo il numero 1 ha giocato una grande partita, chiudendo con 16 punti in uscita dalla panchina LA SPIEGAZIONE DI ISAAC A FINE PARTITA
LA SPIEGAZIONE DI ISAAC A FINE PARTITA
WASHINGTON WIZARDS-PHOENIX SUNS 112-125 | Sfida tra due squadre attualmente fuori dai playoff, con i Suns lontanissimi anche dalla possibilità di giocarsi il play-in. Phoenix però dimostra di volerci provare e gioca una partita solida, arrivando all'intervallo sul più 15 e gestendo negli ultimi due quarti. A far girare l'attacco dei Suns ci ha pensato Ricky Rubio, che ha distribuito 9 assist, a cui ha aggiunto 15 punti
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Il terminale principale in attacco per Phoenix è stato Devin Booker, miglior marcatore della partita con 27 punti trirando 8/21 dal campo. Per lui anche 5 rimbalzi e 4 assist. A dominare sotto canestro ci ha invece pensato DeAbnre Ayton, che ha chiuso con 24 punti (11/14 dal campo) e 12 rimbalzi. Inutile per i Wizards la buona prova di Hachimura, autore di 21 punti con 8 rimbalzi