Dopo neppure due stagioni complete alla guida dei Bulls (con neppure 40 vittorie in totale) la franchigia dell'Illinois ha deciso di licenziare Jim Boylen, portando così a termine una "rivoluzione" che ha già visto Arturas Karnisovas e Marc Eversley assumere i ruoli di potere nel font office della squadra. A loro spetterà scegliere il nuovo coach: non mancano i candidati
“Ufficiale”, recita il tweet dell’account dei Bulls: “Boylen è stato sollevato dall’incarico di capo allenatore”. A Chicago si cambia, e non era difficile immaginare che con l’avvento di un front office completamente nuovo — Arturas Karnisovas alla guida come vice-presidente delle basketball operations e Marc Eversley nel ruolo di general manager — anche in panchina ci si sarebbe potuto aspettare un avvicendamento. Che infatti è puntualmente arrivato, anche se ancora non si sa il nome di chi succederà a Boylen sulla panchina dei Bulls. Promosso capo allenatore il 3 dicembre 2018 dopo il licenziamento di Fred Hoiberg, il record alla guida di Chicago di Boylen non è certo stato positivo: 17 vinte a fronte di 41 perse il primo anno e una stagione da 22-43 quest’anno, che ha visto i Bulls ancora lontani dai playoff. Tante poi le voci di screzi anche all’interno dello spogliatoio con alcuni dei suoi giocatori — ad esempio un rapporto di odio-amore, sicuramente tormentano, con Zach LaVine — e così la nuova dirigenza della “città del vento” ha scelto di cambiare.
Non mancano i nomi caldi per raccogliere il testimone da Boylen: uno dei primi nomi a comparire con costanza associato alla franchigia dell'Illinois è quello di Ime Udoka, ma nelle ultime ore si sono aggiunti parecchi "pretendenti". Tra le figure che verrano vagliate dalla nuova dirigenza di Chicago ci sono anche l’ex capo allenatore dei Brooklyn Nets Kenny Atkinson e l’assistente dei Denver Nuggets Wes Unseld Jr., insieme a Adrian Griffin e Darvin Ham, altri due assistenti allenatori al momento sulle panchine, rispettivamente, di Toronto e Milwaukee.