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NBA, Deni Avdija impressiona Steve Kerr: potrebbe essere lui la scelta n°2 degli Warriors

NBA
©Getty

L'allenatore di Golden State e membri del front office sono volati fino ad Atlanta, in Georgia, per vedere da vicino il prospetto israeliano in un provino che ha lasciato Kerr e soci "assolutamente impressionati" dall'etica del lavoro e dalla versatilità del giocatore del Maccabi. Che avanza così la sua candidatura a essere la scelta degli Warriors al prossimo Draft

La situazione in vista del prossimo Draft è fluida per molte squadre — e di certo lo è per i Golden State Warriors, titolari della scelta n°2. Il nucleo storico — Steph Curry, Klay Thompson, Draymond Green — impone di provare a vincere subito per cui il pick dei californiani da molti è visto come un ottimo asset per ottenere un quarto veterano, magari addirittura un All-Star (Bradley Beal?) e tornare a spaventare la lega. Ciò nonostante Steve Kerr e diversi componenti del front office di Golden State sono andati fino ad Altanta, in Georgia, per vedere da vicino il prospetto del Maccabi Tel Aviv Deni Avdija, chiamato a un provino davanti agli occhi dei rappresentanti di casa Warriors. “Non solo ha fatto bene durante il workout, ma Kerr e soci sono rimasti assolutamente impressionati dal ragazzo dopo averlo incontrato”, hanno fatto sapere i soliti bene informati. “Un ottimo ragazzo, con un’etica del lavoro fantastica”, il giudizio comune sul 19enne israeliano, che ha nella sua versatilità la caratteristica forse più intrigante. Corpo da ala (2.05 per 95 chili), sa trattare così bene il pallone — e leggere il gioco — da ricordare per alcuni proprio Draymond Green, ma la sua capacità di creare gioco potrebbe addirittura aiutare Steph Curry e liberarlo dall’incombenza di avere sempre il pallone tra le mani, lasciandolo più libero di finalizzare al tiro.

Il roster di Golden State al momento vede la lacuna più evidente sotto canestro — manca un vero lungo, e per questo James Wiseman è stato più volte associato agli Warriors — ma da sempre Steve Kerr ha fatto della versatilità dei propri giocatori una caratteristica fondamentale del proprio roster, versatilità che con gli addii di Andre Iguodala e Shaun Livingston è venuta un po’ meno e che l’innesto di Avdija potrebbe fornire. La costanza nel tiro da tre (ancora alterno) e un tocco non sempre affidabile attorno al canestro sono alcuni degli aspetti più criticabili del gioco di Avdija, ma dopo il provino sostenuto ad Atlanta, le quotazioni del giocatore del Maccabi sono da considerarsi in ascesa. Almeno in California.

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