NBA, Ricky Rubio e Kelly Oubre tirano due bordate ai Phoenix Suns: "Da loro solo bugie"
PAROLEI due giocatori inseriti nello scambio per Chris Paul non hanno avuto buone parole per i Phoenix Suns, rei di averli trattati male nel gestire la trade: “Mi avevano detto che ero incedibile, ma erano tutte bugie” ha detto lo spagnolo, tornato a Minnesota. “Ora gioco per un proprietario a cui interessa della sua squadra e non della sua percezione sui media” ha detto invece Oubre, che si proclama come futuro Hall of Famer
I Phoenix Suns sono stati una delle squadre più attive di questo mercato, chiudendo lo scambio per portare Chris Paul in città e costruendo un roster da playoff attorno a Devin Booker e Deandre Ayton. A due membri della squadra che in estate ha chiuso con un record di 8-0 nella bolla, però, non è andato particolarmente a genio come sono stati trattati. Stiamo parlando di Ricky Rubio e Kelly Oubre, inseriti nello scambio per arrivare a CP3 e girati praticamente subito dagli Oklahoma City Thunder verso — rispettivamente — Minnesota e Golden State. E anche se entrambi hanno detto di essere contenti delle nuove destinazioni, non hanno perso l’occasione di levarsi dei sassolini dalle scarpe nei confronti della loro ex squadra. “Il modo in cui ho saputo dello scambio non è stato ideale” ha detto Rubio a The Athletic. “Specialmente perché il mio agente, parlando con loro, si è sempre sentito dire che ero incedibile e che tutte quelle che giravano erano solo voci. Visto come poi è andata a finire, hai la sensazione che tutto quello che ti hanno detto per un anno intero — che ero parte di un nuovo progetto, di una squadra giovane, che ero importante ecc… — fossero tutte bugie”. Lo spagnolo ha poi aggiunto di non avercela con i Suns per aver preso una point guard da Hall of Fame come Paul, ma solo che il modo .,sarebbe potuto essere migliore - come testimoniato anche dal tweet ironico fatto dopo la notizia della trade: "...che business".
Oubre: “Qui al proprietario interessa della squadra”
Decisamente più pittoresco, un po’ come è il suo stile, è quanto detto da Kelly Oubre nella sua prima giornata da giocatore di Golden State. In un’intervista radiofonica con una stazione locale, l’ala ha spiegato cosa c’è di diverso tra il proprietario degli Warriors — Joe Lacob, che assorbendo il suo contratto ha accettato di pagare una cifra esorbitante in luxury tax, vicino agli 80 milioni di dollari — e quello dei Suns, Robert Sarver. “Qui posso giocare per un proprietario a cui interessa davvero la sua organizzazione, e non solo la percezione che la sua organizzazione ha sui media. Qui ci sono delle splendide fondamenta e si può costruire qualcosa di bellissimo per il futuro”. Bellissime come le nuove maglie City Edition dei Suns per cui Oubre era stato chiamato a fare da testimonial, con uno shooting nel far west con cavalli, strade polverose, Lamborghini e paillettes. “Ovviamente non me l’hanno fatta tenere” ha detto Oubre. “C’era il mio cognome sulla numero 3, ma probabilmente lo toglieranno e la daranno a Chris Paul”.
Oubre: “Voglio diventare un Hall of Famer imparando dai migliori”
In ogni caso, Oubre è carichissimo all’idea di poter imparare da tre giocatori del calibro di Steph Curry, Draymond Green e l’infortunato Klay Thompson, di cui non dovrà far rimpiangere tropo l’assenza. “Ovviamente sono più giovane ma posso davvero, davvero imparare da loro come gestire certe difficoltà. Voglio dimostrare a tutti di poter essere anche io un giocatore da Hall of Fame. E chi meglio di Klay, Steph e Draymond per imparare? Specialmente Draymond, siamo fatti nella stessa maniera: due agonisti, due gatti orgogliosi in campo. Non gli ho ancora parlato, ma il mio messaggio è semplice: ‘Dimmi tutto quello che vuoi. Stammi addosso e dimmi in cosa posso migliorare, non la prendo sul personale’. Perché capisco che è quello che serve per vincere. E Draymond è un vincente”.