L'ex guardia dei Rockets (già in passato allenato per oltre tre stagioni dal padre ai Clippers) era tra gli obiettivi di mercato dei Sixers. Ma proprio Doc Rivers ha convinto il front office di Philadelphia a non prendere il figlio, poi finito a New York. Ecco perché
I Philadelphia 76ers sono una delle squadre più attese al via della nuova stagione. Un po’ perché hanno pur sempre in squadra due superstar come Joel Embiid e Ben Simmons; un po’ per l’arrivo di un nome di prestigio in panchina come quello di Doc Rivers; e un po’ perché la piazza è di quelle esigenti e i risultati degli ultimi anni sono stati al di sotto di quanto sperato. Un’attesa, quindi, che va a braccetto con aspettative piuttosto alte, che rendono il lavoro del neo-allenatore Doc Rivers ancora più rischioso. Per questo l’ex coach dei Clippers — come da lui stesso raccontato al New York Post — ha scelto di evitare una “distrazione” in più all’interno di uno spogliatoio dei Sixers già non facilissimo da gestire: l’arrivo a Philadelphia di suo figlio Austin. “Prima che accettassi la loro panchina, era molto in alto nella lista degli obiettivi di mercato dei Sixers”, ha raccontato papà Doc. “Austin era una delle guardie che volevano: sono stato io a convincerli del contrario. ‘Ci sono già abbastanza questioni da risolvere: meglio non aggiungerne un’altra’. Credo sia meglio anche per lui: Austin è Austin, e il fatto che io sia suo padre lo rende spesso un obiettivo facile per i critici. Da quando le nostre strade si sono separate [Doc ha allenato il figlio per tre stagioni e mezzo ai Clippers, ndr] la sua carriera ne ha beneficiato”, ha ammesso il neo-allenatore dei 76ers.
Per questo — da buon papà, ma forse anche per risparmiarsi un mal di testa in più — Doc Rivers ha “spinto” il figlio Austin verso i Knicks: “New York è una piazza fantastica, io ho vissuto una splendida esperienza lì [da giocatore nella prima metà degli anni ‘90, ndr]. È simile a Boston e a Philadelphia: i loro tifosi sono tifosi veri, vogliono gente che giochi duro e che dia tutto”. Uno di fronte all’altro — padre contro figlio, figlio contro padre — e non uno in squadra con l’altro, i due Rivers si ritroveranno presto assieme: l’esordio stagionale dei Knicks al Madison Square Garden è previsto per il 26 dicembre proprio contro i Philadelphia 76ers. L’ennesimo derby di casa Rivers.