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Anthony Davis, infortunio al tendine d'Achille: le condizioni della star dei Lakers. VIDEO

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Ci sono brutte notizie per Anthony Davis. Il lungo dei Los Angeles Lakers ha dovuto alzare bandiera bianca dopo un'azione offensiva contro Nikola Jokic, zoppicando fuori dal campo tenendosi il tendine d’Achille della gamba destra — con il quale è alle prese con una tendinopatia che gli ha già fatto saltare due partite. Il numero 3 non è più tornato in campo nel secondo tempo: secondo quanto riportato da ESPN, ha riaggravato il precedente infortunio e c'è del gonfiore. Prevista una risonanza magnetica

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Quello al tedine d'Achille della gamba destra è un problema che Anthony Davis si porta avanti da tempo. Il lungo gialloviola aveva già saltato due partite la scorsa settimana a causa del dolore, e nel corso della partita contro Denver la situazione si è di nuovo riacutizzata. Dopo un contatto in penetrazione contro Nikola Jokic sul finire del secondo quarto, Davis ha infatti lasciato il campo zoppicando tenendosi proprio il tendine d'Achille, non tornando più sul parquet nella seconda metà di gara. I Lakers hanno fatto sapere che nelle prossime ora sarà sottoposto a una risonanza magnetica per valutare la gravità dell'infortunio.

 

"Penso che in qualsiasi altra situazione avrei voluto comunque continuare giocare - ha spiegato Davis a fine match -, ma trattandosi del tendine d'Achille è diverso. Se si fosse trattato di un quadricipite o di un dito non avrei avuto problemi a restare in campo, ma davvero non voglio scherzare con il tendine d'Achille". Davis ha detto che il suo tendine non è compromesso, ma che questa situazione ovviamente lo disturba. "È comunque qualcosa che con le cure il tempo continuerà a migliorare - ha aggiunto -, i dottori e lo staff sono abbastanza tranquilli per farmi andare in campo e giocare, usando plantari e fasciature per diminuire il dolore.  E anche io fondamentalmente mi sento in grado di giocare senza non preoccuparmi troppo".

 

"Ha aggravato quello che aveva la scorsa settimana - ha detto coach Frank Vogel dopo la sconfitta con Denver - ne sapremo di più dopo la risonanza". L'allenatore dei Lakers ha però voluto sottolineare che lo staff medico aveva dato l'ok per farlo giocare. "Non lo metteremmo in campo se ci fosse un rischio - ha detto Vogel - se lo staff medico lo reputa in grado di giocare, lui gioca".