NBA, Draymond Green cervello Warriors: più assist che punti o rimbalzi per lui in stagione
NBAHa mandato a referto 16 assist anche nell'ultima gara contro Cleveland, la sesta nelle ultime sette chiusa in doppia cifra per passaggi smarcanti. È l'ottavo miglior passatore NBA, viaggia a 8 assist di media e la sua intelligenza nel capire il gioco migliora il rendimento dei suoi compagni (Andrew Wiggins è al massimo in carriera per percentuali al tiro)
Saltano più all’occhio i 36 punti con 7/11 da tre di Steph Curry, certo, ma contro i Cavs e nelle ultime gare di Golden State un’altra costante è la maestria con cui Draymond Green sta orchestrando l’attacco degli Warriors. Fanno 16 assist per il lungo degli Warriors contro Cleveland, e se si eccettua una serata da 8 nella gara precedente contro Brooklyn, il n°23 di coach Kerr è sempre andato in doppia cifra per passaggi smarcanti ai compagni nelle ultime 7 gare. Il ruolino di marcia è impressionante: 30 assist contro Dallas in due gare in fila (15 la prima, 15 anche la seconda), poi 10 la prima sera contro gli Spurs, 11 la seconda e 11 anche contro Orlando, prima dei “solo” 8 contro i Nets e quindi ancora 16 — suo massimo stagionale — stanotte contro Cleveland. Con 8 assist di media a partita, Draymond Green è il miglior passatore nel roster di Golden State (Curry arriva secondo con 5.9 a sera) e i dati cumulati della sua stagione evidenziano l’unicità di questo giocatore, il vero cervello — tanto in attacco, quanto in difesa — del roster allenato da Steve Kerr: 125 punti per lui segnati fin qui, 137 rimbalzi catturati, 198 assist distribuiti (con 8 di media Grene è ottavo tra i migliori passatori NBA, appena dietro a Chris Paul e LeBron James, per dire). “Mi diverto molto di più regalando un assist a un mio compagno che segnando due punti — ha ammesso Green — per me è sempre stato così. Quando ‘stampo’ un avversario su un blocco e permetto a Steph di segnare da tre, mi dà più soddisfazione di infilare io stesso una tripla”. L’esempio non è un caso: dei 198 assist distribuiti da Green in stagione, 76 sono proprio per la sua superstar n°30 (solo De’Aaron Fox a Sacramento ha lo stesso impatto sugli exploit realizzativi di un suo compagno, Buddy Hield), Nel caso dei due veterani degli Warriors, però, è un’intesa che funziona anche all’incontrario, perché dei 47 canestri segnati da Green, 19 sono frutto di un assist di Curry.
Le cifre da record per un lungo passatore
Dell’intelligenza cestistica di Green, però, non ne approfitta soltanto Curry: “Mi dà la sensazione di essere sempre due possessi avanti a chiunque altro”, dice di lui Eric Paschall, mentre non è un caso se un giocatore fin qui incostante al tiro in tutta la sua carriera come Andrew Wiggins sta trovando la sua miglior stagione — 46.4% dal campo, 37.3% dall’arco, entrambi massimi in carriera — con Green al suo fianco. I suoi quasi 13 assist potenziali a sera diventano 15.6 se parametrati su 36 minuti, un dato mai raggiunto nella storia della lega da un giocatore utilizzato in posizione di ala. A dire il vero, nelle ultime gare — da quando Golden State deve fare a meno di James Wiseman e Kevon Looney — Green parte in quintetto da numero 5 ed è diventato il primo centro titolare di sempre a mandare a referto almeno 15 assist in due gare consecutive (contro Dallas). È nella NBA da quasi 10 anni, ha già vinto 3 titoli NBA ma non smette ancora di stupire: Draymond Green si conferma uno dei giocatori dal Q.I. più alto di tutta la lega.