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NBA, Bradley Beal fuori per il resto della regular season? Curry sarebbe capocannoniere

INFORTUNIO

L’infortunio al bicipite femorale subito da Bradley Beal lo terrà certamente fuori dalla partita di Atlanta e probabilmente anche per il resto della regular season, cercando di averlo al meglio per il torneo play-in. Se così fosse Steph Curry avrebbe conquistato il titolo di capocannoniere per la seconda volta in carriera

L’ultima settimana di regular season potrebbe aver appena perso uno dei suoi duelli più entusiasmanti. Dopo i 99 punti segnati da Bradley Beal e Steph Curry la scorsa notte, infatti, il loro testa a testa per il titolo di capocannoniere potrebbe essersi già concluso, complice l’infortunio subito dalla stella di Washington. Beal infatti nella vittoria contro gli Indiana Pacers si è procurato una lesione al bicipite femorale definita come “leggera”, ma che potrebbe costringerlo a saltare le quattro restanti partite della regular season. Beal sicuramente non scenderà in campo questa notte contro Atlanta, ma potrebbe rimanere fuori anche nelle prossime partite (mercoledì di nuovo contro gli Hawks, venerdì contro i Cavs e domenica contro gli Hornets) per permettergli di arrivare nelle migliori condizioni possibili al torneo play-in, ormai quasi definitivamente conquistato grazie anche alle prodezze di Russell Westbrook — che stanotte va a caccia della 182^ tripla doppia per il nuovo record NBA.

Curry, 104 punti in quattro partite per diventare capocannoniere

Oltre all’impatto sulla stagione degli Wizards, l’infortunio di Beal permette a Steph Curry di “respirare” un po’, visto che lui stesso ha ammesso di seguire da vicino i risultati dell’avversario per tenerlo a distanza. I due sono separati solamente da mezzo punto di media in testa alla classifica marcatori, 31.9 per Curry contro i 31.4 di Beal, e per chiudere la stagione a 31.5 di media — sempre che giochi tutte le quattro partite che rimangono — il due volte MVP avrebbe bisogno di appena 104 punti, 26 a sera, quasi 6 in meno rispetto alla sua media stagionale. Il calendario non è dei più semplici (Utah, Phoenix, New Orleans e Memphis), ma tutte le restanti partite verranno disputate al Chase Center dove Curry quest’anno è andato sotto quota 26 appena cinque volte, viaggiando a 32.2 punti a partita con il 46% da tre punti. Mai dire mai, ma se davvero Beal dovesse rimanere fuori per il resto della regular season Curry potrebbe già cominciare a festeggiare il secondo titolo di miglior marcatore in carriera dopo quello della stagione 2015-16, in cui venne votato MVP all’unanimità.

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