Dopo la deludente eliminazione contro Atlanta, aveva promesso un'estate in palestra per migliorare e tornare più forte che mai: invece (dopo una comparsata pubblica a Wimbledon), la giovane stella dei Sixers avrebbe fatto perdere le sue tracce a dirigenti e coaching staff di Philadelphia, verso i quali si sarebbe reso irrintracciabile. Un comportamento che allunga ombre scure sul suo futuro a Philadelphia
I Sixers non sanno dov'è Ben Simmons. O almeno, così sostiene Jake Fischer, giornalista di Bleacher Report, che in un recente intervento in un podcast radiofonico si è espresso in maniera molto critica nei confronti del giocatore, che dopo il termine della stagione - conclusa tra le polemiche per il suo scarso rendimento nella serie contro Atlanta - sarebbe scomparso dai radar della sua franchigia, nonostante si fosse impegnato a dedicarsi a un'estate di lavoro in palestra per ripresentarsi migliorato (soprattutto al tiro) al via della prossima stagione. Oddio, scomparso non del tutto, visto che un'apparizione (molto) pubblica Simmons l'ha fatta, insieme alla sua fidanzata Maya Jama, sugli spalti del torneo di tennis di Wimbledon, a inizio luglio. Da allora però, di Ben Simmons a Philadelphia hanno pochissime se non nessuna notizia, e questo non sembra andare nella direzione di una conferma del giocatore n°25, il cui tempo nella "città dell'amore fraterno" sembra ormai giunto al termine, tra mille voci di cessione sul mercato.
L'etica del lavoro del giocatore, quindi, subisce un altro brutto colpo, non il primo - visto che proprio i Sixers sono ancora scottati dall'improvviso voltafaccia con cui il giocatore, nel 2018, scelse di interrompere la collaborazione con l'allenatore del tiro John Townsend (assunto appositamente da Philadelphia nel 2016) per preferirgli - stando alla posizione espressa alla franchigia stessa dal suo agente Rich Paul - uno dei suoi fratelli, Liam, ex giocatore di basso livello di Division I NCAA e allenatore oggi in Division II. Insomma, da Philadelphia filtrano sempre più spesso voci di un Simmons capriccioso e inaffidabile, atteggiamento forse tollerato in passato ma che dopo la brutta eliminazione per mano degli Hawks ai playoff né il GM Daryl Morey né coach Doc Rivers intendono sopportare ancora. E allora le voci di cessione si fanno sempre più insistenti.