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NBA, partenza falsa tra Goran Dragic e i Raptors: è polemica sulle parole dello sloveno

NBA

Intervistato a una tv slovena, l'ex point guard dei Miami Heat avrebbe confessato di non gradire la destinazione canadese, professando "ambizioni maggiori". Interlocutoria la risposta della società, ma lo stesso giocatore si è affrettato a chiarire meglio le proprie parole per evitare un avvio di rapporto con Toronto subito difficoltoso

Già rimpiazzare una leggenda come Kyle Lowry, che in Canada ha vinto - da protagonista - l'unico titolo della storia di Toronto, per Goran Dragic non sarà facile. A complicare le cose, prima ancora che la point guard slovena abbia mai giocato un solo minuto di pallacanestro in maglia Raptors, sono arrivate anche delle parole - apparentemente pronunciate da Dragic a una televisione slovena - non troppo generose nei confronti dell'organizzazione condotta da Masai Ujiri. "I Toronto Raptors non sono la mia destinazione preferita", avrebbe detto Dragic nei giorni della free agency, quando infuriavano le voci sulla possibile cessione a Miami di Lowry, ma il suo nome veniva contemporaneamente associato ai Dallas Mavericks del connazionale (e amico) Luka Doncic. "Ho ambizioni  più alte: vedremo come finirà". È finita che Lowry è effettivamente andato a Miami in uno scambio che ha portato in Canada Precious Achiuwa e proprio Goran Dragic, che ha quindi dovuto subito rispondere di un'uscita all'apparenza poco elegante davanti ai fan dei Raptors . "Voglio scusarmi con loro, le mie parole non sono state le migliori. So benissimo che i tifosi di Toronto amano la loro squadra e ne sono giustamente orgogliosi, perché si tratta di una delle migliori organizzazioni di tutta la NBA. Hanno già vinto un titolo, cosa che invece io non ho mai fatto, per cui a maggior ragione quello che ho detto non era certo appropriato", ha spiegato Dragic. "Sono sempre stato un ottimo professionista e potete chiederne conferma a tanti giocatori. Ovunque abbia giocato e ovunque giocherò mi sono comportato e continuerò a comportarmi da professionista, facendo sempre al meglio il mio lavoro. Amo la pallacanestro, e ovunque sarà darò sempre il 100%. Oggi sono a Toronto, per cui i Raptors sono tutto ciò a cui devo pensare".

La replica dei Raptors alle parole di Dragic

L'uscita poco felice del neo-giocatore dei Raptors non è passato inosservata al front office canadese, che per bocca del suo general manager Bobby Webster è così intervenuto sulla polemica: "Il suo commento è stato tradotto da una lingua straniera, per cui prima ancora dire qualcosa al riguardo ci piacerebbe sentire direttamente da lui cosa abbia voluto dire. Per quello che ci riguarda, noi siamo convinti di poter avere una squadra competitiva qui a Toronto, grazie a un nucleo di giocatori che è assieme già da un po' e che è anche già stato capace di vincere. La nostra idea è di dargli un po' di tempo per ambientarsi, vedere se gli piace il nostro modo di giocare e se vuole restare a Toronto o no. Credo che Dragic sia un professionista che negli anni ha già vissuto diverse situazioni: ha ovviamente diritto a volere il meglio per gli ultimi anni della sua carriera, ma questa ambizione è quella comune a tutti i grandi giocatori, che vogliono sempre il meglio. Non credo che le sue parole fossero in alcun modo un modo di denigrare il nostro lavoro qui in Canada". Il rapporto è partito "in salita": sta ora a giocatore e società lavorare assieme per evitare subito una polemica forse inutile.

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