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NBA, Jason Kidd allenatore crudele? L'episodio del Natale 2014 alla guida dei Bucks

NBA
©Getty

All'interno della biografia di Giannis Antetokounmpo appena pubblicata in America emerge un aneddoto che riguarda il periodo in cui il greco e i Bucks sono stati allenato da Jason Kidd, allora al primo anno sulla panchina di Milwaukee. E il neo-allenatore dei Dallas Maverick non ne esce esattamente bene...

Le celebrazione del nuovo re NBA, Giannis Antetokounmpo - fresco di vittoria del suo primo anello NBA dopo due titoli da MVP della lega - ha portato con sé anche la tempestiva pubblicazione di un libro, firmato da Mirin Fader, dedicato all'incredibile carriera del greco dei Bucks, dagli inizi ad Atene fino al sogno NBA. Nelle pagine di "Giannis: the improbable rise of an NBA" si trova però anche un passaggio che ha già fatto molto discutere e che riguarda il periodo in cui ad allenare Milwaukee c'era Jason Kidd, nominato negli scorsi mesi nuovo capo-allenatore dei Dallas Mavericks. L'aneddoto riguarda il periodo attorno al Natale 2014: Kidd, al suol primo annno sulla panchina dei Bucks, non gradisce per niente la sconfitta subita dai suoi in casa contro gli Charlotte Hornets, 108-101, nella gara del 23 dicembre, e negli spogliatoi è una furia. Dopo il suono della sirena finale, tiene la squadra chiusa nello spogliatoio per 50 minuti e attacca tutti, prendendo come primo interlocutore un veterano di quella squadra, Zaza Pachulia. "Pensi che fosse una partita da vincere?". "Sì. Lo era", l'onesta risposta del georgiano. "Pensi che vi siate meritati i prossimi due giorni off?", la seconda, insidiosa domanda di Kidd. Con Milwaukee a calendario solo per la gara del 26 dicembre ad Atlanta, infatti, i giocatori avevano davanti la prospettiva - abbastanza rara nella NBA - di trascorrere il Natale chi in famiglia e chi concedendosi magari un brevissimo viaggio di relax. In tanti, conferma Fader, avevano già programmato un break ed effettuato le necessarie prenotazioni. "Oggi non abbiamo messo in campo il giusto sforzo, ma allo stesso tempo Natale è una vacanza importante per le nostre famiglie", la risposta di Pachulia, caduta però nel vuoto alle orecchie di Kidd. "Ci vediamo domani in palestra alle 9 del mattino"

Pur di fronte alla lamentela di un altro giocatore ("Abbiamo già prenotato dei voli!"), Kidd rimase inflessibile: "Non me ne importa nulla: siete dei professionisti pagati per fare il vostro lavoro. Ed è proprio quello che farete domani. I piani cambiano". Quello che ne seguì fu un allenamento durato la bellezza di tre ore condotto in un clima gelido, seguito da una sessione di pesi e dal lavoro in piscina. Kidd in particolare umiliò l'allora centro Larry Sanders, chiamandolo ripetutamente "patetico pezzo di m...a" al punto che - secondo il racconto di Fader - il giocatore finì per passare la nottata in ospedale, scosso psicologicamente dall'accaduto ("Non credo sia una cattiva persona, ma la sua era una guerra psicologica che su di me ha avuto effetti negativi"). Chissà se a Dallas - letto magari l'estratto del libro su Antetokounmpo - Doncic e compagni non stiano cominciando a preoccuparsi...

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