
NBA, Sacramento Kings campioni: tutti i verdetti della Summer League di Las Vegas
Sono i Sacramento Kings i campioni 2021 della summer league di Las Vegas grazie a un convincente successo in finale contro i Boston Celtics, demoliti 100-67 grazie soprattutto al grande lavoro difensivo della matricola Davion Mitchell su Payton Pritchard. Mitchell è solo uno dei tantissimi rookie che si sono messi in luce, in un'edizione che ha riservato qualche sorpresa e confermato il talento di alcuni nomi. Ecco tutto il meglio di quanto si è visto sul parquet di Las Vegas

LAS VEGAS SUMMER LEAGUE 2021: LA FINALE SU SKY | Tutte e 30 le squadre NBA impegnate, il via l'8 agosto, la conclusione martedì 17 con il "championship game", la finale, tra Boston Celtics e Sacramento Kings, due delle quattro squadre arrivate imbattute al termine della manifestazione (la gara sarà visibile in differita su Sky Sport NBA nella giornata di oggi)

SACRAMENTO KINGS CAMPIONI SUMMER LEAGUE 2021 | Del rookie dei Kings Davion Mitchell, che ha impressionato soprattutto difensivamente, parleremo più avanti ma a mettersi in luce tra i californiani è stato soprattutto Jahmi'us Ramsey, oltre i 16 a sera in 25 minuti (stesso bottino incassato anche in finale contro i Celtics), e anche Louis Kings, votato miglior giocatore della finale in virtù dei suoi 21 punti conditi anche da 5 recuperi

I COMPLIMENTI DI TYRESE HALIBURTON | Arrivano via Twitter, appena conclusa la gara di finale contro i Boston Celtics: l'anno scorso era in campo a giocare la summer league, impressionando tutti; oggi riconosce il successo dei suoi nuovi compagni

BOSTON CELTICS, UNA FINALE MALEDETTA | Alcuni volti nuovi, già visti nella loro annata da rookie in maglia Celtics la scorsa stagione, hanno fatto benissimo in summer league: tra questi Payton Pritchard (nella foto), che ha viaggiato appena sotto i 17 punti di media con 8.5 assist e 5.8 rimbalzi ma che in finale ha fatto la conoascenza di "Off night" Davion Mitchell, che l'ha tenuto a 6 punti con 0/6 da tre. Bene anche Aaron Nesmith, sopra i 17 a sera e il 36% da tre, mentre Carsen Edward ha chiuso con quasi 14 punti, 5.6 rimbalzi e 4.4 assist di media.

0 VINTE, 5 PERSE | CHARLOTTE HORNETS (nella foto LiAngelo Ball)

1 VINTA, 4 PERSE | MILWAUKEE BUCKS, SAN ANTONIO SPURS (nella foto Tre Jones), L.A. CLIPPERS, DALLAS MAVERICKS

1 VINTA, 3 PERSE | WASHINGTON WIZARDS

2 VINTE, 3 PERSE | ORLANDO MAGIC, DENVER NUGGETS (nella foto: Bol Bol), OKLAHOMA CITY, PORTLAND TRAIL BLAZERS, ATLANTA HAWKS, MIAMI HEAT, CLEVELAND CAVALIERS, CHICAGO BULLS, PHOENIX SUNS, GOLDEN STATE WARRIORS

3 VINTE, 2 PERSE | LOS ANGELES LAKERS, BROOKLYN NETS, MEMPHIS GRIZZLIES, HOUSTON ROCKETS (nella foto Josh Christopher), DETROIT PISTONS, PHILADELPHIA 76ERS, INDIANA PACERS, UTAH JAZZ

4 VINTE, 2 PERSE | NEW YORK KNIKCS (nella foto Miles McBride)

4 VINTE, 1 PERSA | BOSTON CELTICS, TORONTO RAPTORS, MINNESOTA TIMBERWOLVES (nella foto: Jaylen Nowell)

5 VINTE, 0 PERSE | SACRAMENTO KINGS, NEW ORLEANS PELICANS (nella foto Trey Murphy)

OCCHI PUNTATI SULLE PRIMISSIME SCELTE | La summer league serve a ogni giocatore impegnato in campo, che siano veterani alla ricerca di un ultimo contratto o giocatori al secondo anno vogliosi di mettersi ancora in luce agli occhi del proprio coaching staff e guadagnare esperienza, ma è normale che le attenzioni maggiori siano per i debutti delle scelte all'ultimo Draft. Qui di seguito un breve recap di come si sono comportate i giocatori scelti dalla 10 alla 1 sul parquet di Las Vegas

10. ZIAIRE WILLIAMS, MEMPHIS GRIZZLIES | Le percentuali (come al college a Stanford) non depongono in suo favore: in 4 gare a Vegas ha tirato il 38% dal campo e il 20% dall'arco. In più nel suo ruolo di ala Memphis sembra avere tutti i ruoli (da titolari e da riserva) ben coperti, per cui non sarà facile per Williams trovare spazio nell'immediato, a meno che non provi a portare i suoi 205 centimetri più sotto canestro, con tutte le difficoltà del caso. Per lui 12.5 punti di media con altrettanti tiri

9. DAVION MITCHELL, SACRAMENTO KINGS | Ha segnato oltre 11 punti a sera tirando il 50% dall'arco su tre tentativi a sera ma quello che ha impressionato è stata la sua difesa, assolutamente fantastica. Ha fisicità e voglia per marcare (e spesso cancellare) avversari anche più alti o grossi di lui, e il fatto che a Vegas abbia dimostrato di poter colpire anche da fuori non fa che aumentarne le quotazioni. Unico problema: il reparto dietro dei Kings conta già De'Aaron Fox, Tyrese Haliburton e Buddy Hield. Ma troverà spazio

8. FRANZ WAGNER, ORLANDO MAGIC | Il 15% dalla lunga distanza e solo 8 punti di media mandati a referto non depongono a favore del fratellino di Mo, che a Michigan veniva esaltato per le sue doti di 3&D. Percentuali a parte, una meccanica di tiro apparsa lenta e un punto di rilascio non proprio ottimale gettano dubbi sull'efficacia del suo tiro. Las Vegas non ha certo aumentato le quotazioni della scelta n°8 di Orlando

7. JONATHAN KUMINGA, GOLDEN STATE WARRIORS | Rimangono i dubbi sul suo tiro (37% dal campo), ma rimangono anche le certezze sul suo atletismo: sue alcune delle schiacciate più spettacolari viste durante tutta la Summer League e il prodotto in uscita da Team Ignite della G League ha dimostrato di saper attaccare il ferro già a livello NBA. Quanto spazio troverà negli Warriors, che vogliono subito tornare a lottare per il titolo, rimane però difficile da immaginare

6. JOSH GIDDEY, OKLAHOMA CITY THUNDER | Un infortunio alla caviglia ha limitato a 15 minuti l'esperienza dell'australiano a Las Vegas. Impossibile giudicarlo, ma di sicuro a OKC - con la squadra in totale ricostruzione - dovrebbe trovare spazio. I dubbi principali sono sul suo tiro: riuscirà a crearselo? Sarà abbastanza fiducioso da lasciare andare le triple sugli scarichi? Giudizi ovviamente rimandati, almeno alla preseason

5. JALEN SUGGS, ORLANDO MAGIC | Sa segnare, e l'ha dimostrato anche in summer league (oltre i 15 a sera in meno di 22 minuti, appena sotto il 36% da tre). Orlando dovrebbe chiedergli proprio quello, e il prodotto di Gonzaga potrebbe avere carta bianca per mettere in luce il meglio del suo gioco. A Vegas ha aggiunto anche oltre 6 rimbalzi a uscita, ma rimane principalmente un realizzatore

4. SCOTTIE BARNES, TORONTO RAPTORS | Ha impressionato soprattutto per la sua capacità di sapersi creare il tiro, sfruttando il proprio fisico, prendendo vantaggio di ogni contatto cercato e voluto contro il difensore. Tiri che non sempre ha segnato, almeno a Vegas (appena sopra il 41% dal campo, producendo però 15.5 punti a sera, cui ha aggiunto 6.8 rimbalzi). Apparso alcune volte un po' distante dal gioco, per lapsus mentali o forse per fatica fisica

3. EVAN MOBLEY, CLEVELAND CAVALIERS | La cosa che è piaciuta di più del prodotto di USC sono i suoi istinti di passatore e la capacità di orchestrare un attacco NBA trovando alla perfezione i propri compagni, dote rara per un giocatore così giovane al suo primo impatto nella lega. Sa lasciar andare il tiro anche da tre punti (con scarso successo a Las Vegas, solo il 12.5% dall'arco), spesso sopra la testa del proprio difensore, ma è proprio il tiro che deve migliorare se vuole trovare spazio da 4 al fianco di Jarrett Allen, il centro titolare dei Cavs 2021-22

2. JALEN GREEN, HOUSTON ROCKETS | Un infortunio al bicipite femorale lo ha limitato a due partite intere e a un'altra metà gara ma quel che si è visto è stato abbastanza perché i tifosi di Houston possano sperare di aver pescato una futura star. Attaccante spaventoso, sa crearsi il tiro in mille modi, anche complicati: a Las Vegas le percentuali gli hanno dato ragione (51.4% dal campo, addirittura 52.6% da tre e vicino al 93% dalla lunetta) anche se forse contro le difese NBA potrebbe soffrire di più. Ma 20.3 punti a sera sono lì a dimostrare che sa segnare

1. CADE CUNNINGHAM, DETROIT PISTONS | Non c'erano troppi dubbi sulle sue doti di attaccante e realizzatore, e ha confermato quanto si sapeva, segnando 18.7 punti a sera ma soprattutto tirando il 50% da tre su oltre 8 tentativi a partita (anche una gara da 7/10 dall'arco per lui). Ha sorpreso la sua capacità di essere pericoloso e appressivo anche lontano dalla palla, non solo quando l'ha in mano lui e può creare. Unico neo le palle perse, 4 di media: troppo spesso lascia andare il passaggio in volo, con i piedi già lontani dal parquet

L'ATTENZIONE ATTORNO A LIANGELO BALL | Un cognome impegnativo da portare sulle spalle, Ball: come Lonzo e come LaMelo, entrambi ormai affermati in NBA. LiAngelo vorrebbe raggiungerli e a giudicare dalla sua summer league con la maglia di Charlotte è probabile che gli Hornets lo portino al training camp e gli diano una vera chance di far parte del roster. A Vegas ha sfiorato il 42% da tre punti su 6 tentativi a sera e i 10.5 punti prodotti in poco più di 16 minuti confermano la sua pericolosità offensiva

LE SORPRESE | Si possono fare vari nomi, a partire da quello di JALEN JOHNSON (scelta n° 20 al Draft per gli Atlanta Hawks, nella foto), che ha sfiorato la doppia doppia di media con 19 punti e 9.5 rimbalzi, tirando un ottimo 57.4% dal campo; benissimo anche il pick n°36 al Draft dei New York Knicks, MILES McBRIDE: per lui il 50% dal campo e il 46.4 da tre su quasi 6 tentativi a sera. La doppia doppia di media (14.5 punti, 10.8 rimbalzi) del turco ALPEREN SENGUN ha convinto molto che i Rockets abbiano effettuato il miglior Draft di tutta la lega

LE CONFERME | Tra i "veterani", giocatori già visti in NBA con più o meno chilometraggio, in pochi hanno fatto meglio della point guard di Philadelphia TYRESE MAXEY [nella foto], secondo miglior realizzatore a Las Vegas (26.0 di media) dietro solo a Cam Thomas. Bene anche DESMOND BANE di Memphis (terzo top scorer a 24.0 a sera), PATRICK WILLIAMS dei Chicago Bulls, che sembra pronto a esplodere (21 con 9.7 rimbalzi e quasi il 44% da tre su oltre 5 tentativi) e OBI TOPPIN dei New York Knicks (23 con 8.2 rimbalzi)

LE VECCHIE CONOSCENZE | Due su tutte, che hanno attirato parecchie attenzioni: MICHAEL BEASLEY [nella foto], capace di chiudere oltre i 10 punti di media in 21 minuti scarso tirando più del 41% da tre punti, e KENNETH FARIED, che ha dimostrato di saper sempre andare a rimbalzo con i primi della classe (8.3 a sera in meno di 19 minuti di utilizzo). A entrambi Portland ha voluto dare una chance: vedremo se porterà a qualcosa