NBA, Barkley attacca Ben Simmons: "Gli si chiedeva solo di tirare la dannata palla"
PAROLEIntervenuto in un programma radiofonico, l’ex leggenda dei Philadelphia 76ers e noto commentatore televisivo ha distrutto la richiesta di scambio di Ben Simmons: "Gli hanno dato 200 milioni e gli chiedevano solo di essere un buon giocatore di pallacanestro. Gli si chiedeva solo di tirare quella dannata palla, ma ora è arrabbiato e vuole andarsene? Sono str…e"
Charles Barkley non è mai stato noto per tenersi per sé le proprie opinioni, anzi. Sin dai tempi in cui giocava è diventato uno dei personaggi più famosi della NBA per le sue dichiarazioni incendiarie, personalità che lo ha reso anche uno dei volti più noti tra i commentatori della lega. Per questo la sua opinione su quanto sta succedendo con Ben Simmons a Philadelphia — la città in cui ha cominciato la sua carriera in NBA e di cui è diventato leggenda, vedendo la sua maglia ritirata nel 2001 e recentemente una sua statua al di fuori della practice facility — è destinata a fare rumore. “Allora, lasciate che parli francamente” ha cominciato durante in un intervento al programma radiofonico The Mike Missanelli Show. “È stato abbastanza apprezzato da prendersi un contratto da 200 milioni di dollari [tecnicamente 177.2 in cinque anni, ndr]. L’unica cosa che gli si chiedeva era di essere un buon giocatore di pallacanestro e di tirare la palla, e adesso è arrabbiato e vuole andarsene? È una stro…a".
Barkley ha poi aggiunto di aver partecipato recentemente a una cena annuale in cui ex giocatori dei Sixers si ritrovano con alcuni membri della franchigia, parlando anche con i dirigenti di Philadelphia. "Ho detto loro: 'Ci parlo io con Ben Simmons' Se vuole essere scambiato, va bene. Ma non verrà scambiato per 25 centesimi contro un dollari [cioè al di sotto del suo valore, ndr] né dove vuole essere mandato lui. Sento tanta gente dire che ha potere in questa negoziazione, ma non ne ha nessuno perché sono i Sixers a pagarlo. E se non trovano lo scambio che vogliono, il suo obbligo contrattuale è quello di tornare a Philadelphia per giocare. Ma non posso credere che gli si chieda solo di tirare la dannata palla e lui si arrabbi. Non è accettabile”.