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NBA, i Lakers perdono i pezzi: anche Kendrick Nunn fuori 2/3 settimane

LAKERS

Dopo aver già perso Trevor Ariza e Talen Horton-Tucker, i Los Angeles Lakers dovranno fare a meno di un altro membro della rotazione come Kendrick Nunn, fuori per almeno 2/3 settimane per una contusione ossea al ginocchio. E anche Wayne Ellington è alle prese con un problema al bicipite femorale

Toccando ferro, i Big Three dei Los Angeles Lakers sono tutti in salute e pronti a giocare. Ma i Los Angeles Lakers sono già alle prese con diverse defezioni all’interno del supporting cast di James, Davis e Westbrook: dopo aver già perso Trevor Ariza per un’operazione alla caviglia e Talen Horton-Tucker per una al pollice della mano, i gialloviola dovranno fare a meno anche di Kendrick Nunn, il cui dolore al ginocchio ha rivelato una contusione ossea che lo costringerà a rimanere fuori per almeno 2/3 settimane, secondo quanto annunciato da coach Frank Vogel. Nunn aveva già saltato il debutto stagionale contro i Golden State Warriors così come Wayne Ellington, anche lui alle prese con un problema al bicipite femorale che lo terrà fuori quantomeno dalla partita di questa notte contro Phoenix. Insomma, la regular season è appena cominciata eppure già molto ricadrà sulle spalle di Kent Bazemore, Malik Monk, Rajon Rondo e Avery Bradley, chiamati a dare minuti di qualità nel reparto esterni a sostegno dei Big Three.

Vogel fa mea culpa: "Le difficoltà di Westbrook? Colpa mia"

Il giorno di pausa tra il debutto stagionale e la sfida ai Suns è servito soprattutto ai membri più importanti dei Lakers per difendere Russell Westbrook. Dopo le parole di LeBron James (“Non deve essere duro con se stesso”) e Anthony Davis (“In allenamento è sempre stato lo stesso, speriamo che in partita sia Russell Westbrook”), anche l’allenatore Frank Vogel ha provato a togliere pressione dalle spalle del numero 0, decisamente deludente nella sua prima in gialloviola. "Westbrook ha giocato abbastanza bene, non lo abbiamo coinvolto abbastanza ed è colpa mia. Ovviamente AD e LeBron erano in ritmo, ma non ho fatto un buon lavoro nel mettere in ritmo anche Russ, ma è facile sistemare la situazione. Dovremo lavorare giorno dopo giorno per fare in modo che accada. Avremo maggiormente bisogno di pazienza rispetto alla maggior parte delle squadre perché abbiamo 11 giocatori nuovi, è molto semplice. È tutto molto nuovo. Perciò ci vorrà del tempo".

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