NBA, i Philadelphia 76ers provano a recuperare Simmons: "È ancora nostro fratello"
il casoL’All-Star australiano si è confrontato con i compagni, spiegando di avere problemi psicologici da risolvere prima di tornare in campo. Philadelphia lo protegge, ma continua a cercare uno scambio, mentre Embiid in campo davanti al pubblico del Wells Fargo Center prende le sue difese: “Dovete essere dalla nostra parte e anche dalla sua, è un nostro compagno”
Una giornata di svolta a Philadelphia nel caso Ben Simmons che ormai sta tormentando da mesi i Sixers. Nelle scorse ore, prima della sfida poi persa dalla squadra allenata da Doc Rivers contro i Nets, l’All-Star australiano ha partecipato a un incontro con tutto il resto del gruppo per la prima volta dopo settimane di incomprensioni, di assenze, di multe. Simmons ha spiegato ai compagni di non essere “mentalmente pronto” per tornare in campo: ha bisogno di tempo per ritrovare la giusta serenità. Per tutte queste ragioni, ha deciso di affidarsi a un gruppo di medici, di professionisti, per capire come risolvere questo blocco - come raccontato anche in un secondo meeting tenuto soltanto con lo staff tecnico. Stando a quanto riportato da ESPN, i Sixers si sono detti disponibili ad aspettare il suo rientro, ma nel frattempo continuano a proporre e inserire Simmons in ogni potenziale trade che il mercato mette a disposizione. L’assenza nel match contro Brooklyn è stata riportata come dovuta a “ragioni personali”.
La gara d’esordio in casa contro Brooklyn e le parole di Embiid
Il match contro Brooklyn però poneva delle questioni e degli interrogativi ambientali già prima della palla a due: il pubblico di Philadelphia è da sempre uno dei più caldi in NBA e la paura era che Simmons potesse essere sommerso di fischi. Per evitare che ciò accadesse, a differenza di quanto fatto in passato, i Sixers hanno annunciato solo quintetto titolare della partita e non l’intero roster (come sempre successo nella prima sfida stagionale al Wells Fargo Center nella gara d’avvio di ogni regular season), affidando poi il microfono e la patata bollente a Joel Embiid - inondato dall’affetto dei fan al grido di M-V-P. “Siamo felici di avervi di nuovo qui con noi all’arena! Voglio dirvi grazie a nome di tutti per il vostro supporto nel corso di questi anni. Sono successe un bel po’ di cose in queste ultime settimane e spero che voi continuerete a essere dalla nostra parte e dare una mano a tutto il gruppo e al nostro compagno di squadra Ben, perché è ancora un nostro fratello”. Poi, di corsa, verso la panchina per evitare le reazioni e i mugugni del pubblico. Si sono viste dimostrazioni d’affetto certamente più sentite, ma quello di Embiid è un gesto che sembra andare nella giusta direzione.