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NBA, Ben Simmons non incontra i medici dei Sixers: Philadelphia si arrabbia

PHILADELPHIA
©Getty

Ben Simmons non è ancora sceso in campo, sostenendo di non essere pronto mentalmente a giocare di nuovo per i Philadelphia 76ers. All’interno della squadra però cresce la frustrazione nei suoi confronti, dato che non ha mai voluto incontrare i medici della franchigia per discutere la sua situazione, affidandosi solo a quelli dell’associazione giocatori

I Philadelphia 76ers stanno reggendo sorprendentemente bene in questo inizio di stagione, mantenendo un record di 5 vittorie e 2 sconfitte nonostante i problemi al ginocchio di Joel Embiid. La recente positività al Covid-19 di Tobias Harris, però, potrebbe creare più di un problema a coach Doc Rivers, il quale avrebbe estremo bisogno di un altro All-Star al quale affidare minuti e responsabilità. Peccato che quell’All-Star sia Ben Simmons, con il quale i rapporti non sembrano migliorare: dopo un’apparente "tregua" tra le parti, all’interno dei Philadelphia 76ers sta montando sempre più frustrazione per il comportamento dell’australiano, che fino a questo momento si è strenuamente rifiutato di accettare l’aiuto da parte dei medici della squadra. Simmons è attualmente fuori perché non pronto mentalmente a scendere in campo con i Sixers, ma sin dall’estate si sta affidando esclusivamente agli specialisti messi a disposizione dalla NBPA, l’associazione giocatori della lega, e non ha neanche fornito ai dettagli di questi incontri alla squadra. Simmons si sta allenando in maniera individuale al campo di allenamento della franchigia a Camden, nel New Jersey, e ha parlato faccia a faccia con alcuni compagni di squadra e membri dello staff, ma non è chiaro quando — e soprattutto se — abbia intenzione di prendere parte alle attività con il resto del gruppo. L’obiettivo dei Sixers è quello di progredire in modo tale da poterlo rimettere in campo, ma — per usare le parole di ESPN — "c’è incertezza se si stia progredendo verso lo stesso obiettivo", e non sono previsti aggiornamenti da parte di Simmons "fino a quando non si sentirà a suo agio nel darli". L’australiano ha già perso circa due milioni di dollari per le partite perse fino a questo momento, anche se la squadra ha smesso di multarlo dopo il 22 ottobre, quando ha comunicato di non essere mentalmente pronto a giocare. Se dovesse continuare con il suo atteggiamento non collaborativo, però, la situazione potrebbe per l'ennesima volta cambiare.